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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 22661 del 14 giugno 2010
«È legittimo il diniego della sospensione condizionale della pena all'imputato che, pur esattamente identificato nelle generalità, in passato ne abbia fornito di diverse, trattandosi di condotta sintomatica della volontà di sottrarsi ai dovuti...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 23979 del 23 giugno 2010
«Integra il delitto di ingiuria l'utilizzo di espressioni lesive dell'autorevolezza nell'espletamento del ruolo genitoriale. (Fattispecie relativa ad un rimprovero di scarsa attenzione nell'esercizio delle responsabilità genitoriali, rivolto...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 27272 del 14 luglio 2010
«Gli elementi soggettivi di cui all'art. 133, comma secondo, c.p., non rilevano ai fini della configurabilità dell'ipotesi di minore gravità del reato di violenza sessuale, non rispondendo la mitigazione della pena all'esigenza di adeguamento alla...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8227 del 2 marzo 2010
«Non è abnorme l'ordinanza con la quale il giudice del dibattimento, investito della richiesta di giudizio immediato formulata con riferimento a reato per il quale l'azione penale doveva essere esercitata mediante citazione diretta a giudizio,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 25242 del 23 giugno 2011
«Il dipendente ospedaliero che avverta sollecitamente gli impresari di pompe funebri del decesso imminente o già avvenuto dei ricoverati, pone in essere un atto contrario ai doveri d'ufficio, suscettibile di assumere rilievo come elemento di una...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 30564 del 2 agosto 2011
«L'invio, tramite posta elettronica, ad un gruppo di discussione o "newsgroup", di "files" contenenti immagini pedopornografiche, resi disponibili ai partecipanti alla discussione solo dopo la loro visione da parte del "moderatore" del gruppo,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 14802 del 18 aprile 2012
«In tema di sequestro di persona a scopo di estorsione, la deroga, prevista dal comma sesto dell'art. 630 c.p., alla regola generale della comparazione di circostanze, disciplinata dall'art. 69 c.p., riguarda le sole fattispecie criminose regolate...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 16381 del 10 aprile 2013
«Integra il delitto di peculato, e non quello di abuso di ufficio, la condotta del pubblico ufficiale che, comportandosi "uti dominus" rispetto alla cosa di cui abbia il possesso per ragioni di ufficio, la ceda, anche provvisoriamente, a terzi...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 18662 del 26 aprile 2013
«In tema di violenza sessuale, la circostanza attenuante prevista dall'art.609 quater c.p. per i casi di minore gravità deve considerarsi applicabile, al pari dell'omologa prevista dall'art. 609 bis, comma terzo stesso codice, in tutte quelle...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 36365 del 5 settembre 2013
«In tema di estorsione, la minaccia di adire le vie legali, pur avendo un'esteriore apparenza di legalità, può integrare l'elemento costitutivo del delitto di cui all'art 629 c.p. quando sia formulata non con l'intenzione di esercitare un diritto,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 39010 del 20 settembre 2013
«L'elemento distintivo tra il delitto di peculato e quello di truffa aggravata, ai sensi dell'art. 61 n.9, c.p., va individuato con riferimento alle modalità del possesso del denaro o d'altra cosa mobile altrui oggetto di appropriazione, ricorrendo...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 51195 del 18 dicembre 2013
«È configurabile l'aggravante prevista dall'art. 625 n. 7 c.p. se il fatto sia stato commesso su cosa esistente in ufficio o stabilimento pubblico, anche nel caso in cui la cosa sottratta non appartenga al detto ufficio o stabilimento o ad alcuna...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 20188 del 15 maggio 2015
«In tema di misure cautelari l'accertamento del reato di riciclaggio non richiede l'individuazione dell'esatta tipologia del delitto presupposto, né la precisa indicazione delle persone offese, essendo sufficiente che venga raggiunta la prova...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 24342 del 8 giugno 2015
«La condizione di affidamento per ragioni di educazione ed istruzione prevista per il reato di atti sessuali con minorenne (art. 609-quater, comma primo, n. 2, cod. pen.) attiene a qualunque rapporto fiduciario, anche temporaneo o occasionale, che...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2511 del 21 gennaio 2015
«I delitti contro la fede pubblica, per la loro natura plurioffensiva, tutelano direttamente non solo l'interesse pubblico alla genuinità materiale e alla veridicità ideologica di determinati atti, ma anche quello dei soggetti privati sulla cui...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 27823 del 1 luglio 2015
«Ai fini della configurabilità del delitto di abuso d'ufficio, deve escludersi che possa costituire violazione di norme di legge o di regolamento l'inosservanza delle disposizioni inserite in un bando di concorso, trattandosi di atto amministrativo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3137 del 22 gennaio 2015
«In materia di intercettazioni, l'art. 268, comma terzo cod.proc.pen., richiede che le operazioni si svolgano sotto il diretto controllo degli inquirenti, ma non vieta l'utilizzazione di impianti e mezzi appartenenti a privati, nè il ricorso...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 35593 del 25 agosto 2015
«La gravità della minaccia va accertata avendo riguardo, in particolare, al tenore delle eventuali espressioni verbali ed al contesto nel quale esse si collocano, onde verificare se, ed in quale grado, la condotta minatoria abbia ingenerato timore...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 965 del 13 gennaio 2015
«In tema di atti sessuali con minorenne, ai fini del riconoscimento dell'attenuante speciale prevista dall'art. 609- quater, quarto comma, c.p., deve farsi riferimento al fatto nella sua globalità e non può essere esclusa sulla scorta della...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 51576 del 2 dicembre 2016
«Il delitto di rapina impropria concorre con quello di resistenza a pubblico ufficiale, qualora la violenza è strumentale al conseguimento dell'impunità e la qualità del destinatario della violenza è nota al soggetto agente. (Fattispecie in cui gli...»
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Consiglio di Stato, Sez. Ad. Plen., sentenza n. 1 del 3 marzo 2008
«Questi principi sono sanciti nel Trattato dell'Unione Europea e trovano diretta applicazione a prescindere dalla ricorrenza di specifiche norme comunitarie o di diritti interno ed in maniera prevalente su eventuali disposizioni interne di segno...»
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Consiglio di Stato, Sez. Ad. Plen., sentenza n. 7 del 20 settembre 2017
«Va ribadito, con riferimento alla disciplina previgente alla legge 31 dicembre 2012, n. 247 (riforma dell'ordinamento della professione forense), il tradizionale insegnamento secondo il quale i provvedimenti della commissione esaminatrice degli...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 4014 del 28 settembre 2016
«E' nulla la clausola statutaria che ha previsto un indifferenziato diritto di prelazione (anche) in favore dei soci privati, in assenza del previo, necessario esperimento di una procedura ad evidenza pubblica, (nonché gli ulteriori atti che vi...»
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Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 1491 del 4 marzo 2019
«La scelta della stazione appaltante circa la sud- divisione in lotti di un appalto pubblico, deve costituire una decisione che deve essere funzionalmente coerente con il complesso degli interessi pubblici e privati coinvolti dal procedimento di...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 3667 del 27 luglio 2015
«La omissione dell'invio del cd. "preavviso di rigetto" non comporta l'illegittimità del provvedimento finale nel caso in cui il contenuto dispositivo dell'atto non avrebbe potuto essere diverso da quello in concreto adottato; infatti, l'articolo...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 712 del 31 gennaio 2011
«L'istituto della conferenza di servizi è caratterizzato da una struttura dicotomica, articolata in una fase che si conclude con la determinazione della Conferenza (anche se di tipo decisorio), di valenza endoprocedimentale, e in una successiva...»
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Cassazione civile, sentenza n. 1930 del 10 febbraio 2001
«In applicazione del principio, è stata cassata la sentenza di merito che aveva respinto la domanda dei contribuenti senza considerare che gli stessi non si erano limitati a sostenere che l'amministrazione aveva ricevuto le loro istanze di...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5097 del 5 aprile 2018
«Con l'art. 21 septies, L. 7 agosto 1990, n. 241 il legislatore, nell'introdurre in via generale la categoria normativa della nullità del provvedimento amministrativo, ha ricondotto a tale radicale patologia il solo difetto assoluto di...»
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Consiglio di Stato, Sez. Ad. Plen., sentenza n. 2 del 15 gennaio 2013
«La conversione dell'azione ex art. 32, comma 2, primo periodo, c.p.a. può essere disposta dal giudice dell'ottemperanza e non viceversa, perché solo questo giudice, per effetto degli artt. 21 septies L. 7 agosto 1990, n. 241 e 114, comma 4, lett....»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 4821 del 26 settembre 2013
«Deve ritenersi sussistente il diritto di accedere agli atti di un procedimento tributario ormai concluso. Invero, sebbene l'art. 24, L. n. 241 del 1990 escluda il diritto d'accesso, tra l'altro, nei procedimenti tributari, è da ritenere che la...»