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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9644 del 29 dicembre 1987
«Nel condominio di edifici — in mancanza di una specifica contraria previsione del titolo costitutivo — la destinazione all'uso e al godimento comune, nella quale si sostanzia la presunzione legale di proprietà comune di talune parti dell'edificio...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13883 del 9 giugno 2010
«Nel caso di pluralità di edifici, costituiti in distinti condomini, ma compresi in una più ampia organizzazione condominiale (c.d. "supercondominio"), trovano applicazione le norme sul condominio negli edifici e non già quelle sulla comunione in...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15357 del 22 luglio 2005
«Qualora un complesso residenziale composto da più palazzine, ciascuna con un proprio distinto condominio, abbia spazi e manufatti di godimento comune, questi debbono ritenersi soggetti al regime della comunione e non a quello del condominio, con...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 14559 del 30 luglio 2004
«In tema di condominio negli edifici, la presunzione legale di comunione di talune parti, stabilita dall'art. 1117 c.c., senz'altro applicabile quando si tratti di parti dello stesso edificio, può ritenersi applicabile in via analogica anche quando...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1568 del 24 febbraio 1999
«La presunzione di proprietà condominiale sulle strutture essenziali all'esistenza dell'edificio, elencate nell'art. 1117 n. 1 c.c. — nella specie scale — può essere superata soltanto da un titolo, proveniente da colui che ha costituito il...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11268 del 9 novembre 1998
«Il regolamento di condominio, anche se contrattuale, approvato cioè da tutti i condomini, non può derogare alle disposizioni richiamate dall'art. 1138, comma quarto, c.c. e non può menomare i diritti che ai condomini derivano dalla legge, dagli...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4237 del 15 novembre 1976
«In tema di condominio di edificio, il titolo contrario, idoneo ad escludere dalla comunione un bene oggettivamente destinato all'uso comune (art. 1117 c.c.), è soltanto l'atto costitutivo del condominio medesimo, ovvero un successivo atto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 145 del 19 gennaio 1985
«Il limite della legittimazione processuale passiva dell'amministratore del condominio (nonché dei cosiddetti complessi residenziali ad esso assimilabili per la destinazione all'uso e servizio comune dei beni di edifici contigui), costituito, a...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2475 del 19 maggio 1978
«I muri perimetrali di un edificio condominiale sono oggetto di proprietà comune anche nelle parti in cui delimitano un piano ottenuto con la sopraelevazione dello stabile, perché anche in quelle parti essi adempiono strutturalmente a una funzione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 839 del 21 febbraio 1978
«I muri perimetrali dell'edificio in condominio — i quali, anche se non hanno natura e funzioni di muri maestri portanti, delimitano la superficie coperta, determinando la consistenza volumetrica dell'edificio unitariamente considerato,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11109 del 15 maggio 2007
«La gronda del tetto di uno stabile condominiale costituisce bene comune, in quanto, essendo parte integrante del tetto e svolgendo una funzione necessaria all'uso comune, ricade tra i beni che l'art. 1117 n. 1 c.c. include espressamente tra le...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15444 del 10 luglio 2007
«Le scale, essendo elementi strutturali necessari alla edificazione di uno stabile condominiale e mezzo indispensabile per accedere al tetto e al terrazzo di copertura, conservano la qualità di parti comuni, così come indicato nell'art. 1117 c.c.,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3968 del 7 maggio 1997
«In un edificio in condominio, le scale — oggetto di proprietà comune a norma dell'art. 1117 n. 1 c.c., se il contrario non risulta dal titolo — comprendono l'intera relativa «cassa», di cui costituiscono componenti essenziali ed inscindibili le...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1357 del 22 febbraio 1996
«A norma dell'art. 1117, n. 1, c.c., le scale di un edificio condominiale, anche se più di una e poste concretamente al servizio di parti diverse dell'edificio stesso, vanno sempre considerate, in assenza di un contrario titolo negoziale, di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4299 del 16 dicembre 1974
«I pianerottoli, quali componenti essenziali delle scale comuni, sono per presunzione di legge — salvo diverso titolo — comuni tra tutti i condomini. Essi non possono essere, quindi, incorporati nell'appartamento di proprietà esclusiva del singolo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 14128 del 26 ottobre 2000
«In tema di condominio negli edifici, l'art. 1117 c.c. individua beni, tra i quali ricomprende i cortili, che sono oggetto di proprietà comune per loro natura o destinazione, salvi la vindicatio ex titulo, ovvero l'accertamento della...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11435 del 19 novembre 1993
«In un edificio in condominio le chiostrine, vale a dire i cortili interni destinati a dare aria e luce a determinati piani o porzioni di piano, attribuite per titolo in proprietà esclusiva ai proprietari dei piani superiori, raffigurano beni...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 730 del 16 gennaio 2008
«La speciale normativa urbanistica, dettata dall'art. 41 sexies della legge n. 1150 del 1942, introdotto dall'art. 18 della legge n. 765 del 1967, si limita a prescrivere, per i fabbricati di nuova costruzione, la destinazione obbligatoria di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3422 del 3 aprile 1998
«L'art. 41 sexies della legge 17 agosto 1942, n. 1150, nel testo introdotto dall'art. 18 legge 6 agosto 1967, n. 765, ha istituito tra costruzioni e spazio per parcheggio ad essi progettualmente annessi una relazione che ha connotazioni di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7730 del 17 giugno 2000
«I proprietari delle unità immobiliari (nella specie, mansarde) che, per ragioni di conformazione dell'edificio, non siano servite dall'impianto di riscaldamento centralizzato non possono legittimamente vantare un diritto di condominio...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4392 del 10 maggio 1996
«Il vincolo pertinenziale non può dipendere solo dalla relazione di servizio esistente di fatto tra i due beni, essendo necessario anche che vi sia un valido atto di destinazione del soggetto legittimato (art. 817 c.c.); ne consegue che il...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7148 del 23 giugno 1995
«I balconi, essendo elementi accidentali rispetto alla struttura del fabbricato e non avendo funzione portante (assolta da pilastri ed architravi), non costituiscono parti comuni dell'edificio (ai sensi dell'art. 1117 c.c.), anche se inseriti nella...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 176 del 15 gennaio 1986
«Gli elementi decorativi del balcone di un edificio in condominio (nella specie, aggiunte sovrapposte con malta cementizia, viti di ottone e piombi ai pilastrini della balaustrata) svolgendo una funzione decorativa estesa all'intero edificio, del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3840 del 1 aprile 1995
«L'opera nuova può dare luogo ad una innovazione anche quando, oltre che la cosa comune o sue singole parti, interessi beni o parti a questa estranei ma ad essa funzionalmente collegati. Anche in tal caso, quindi, se l'opera, pur essendo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4592 del 13 ottobre 1978
«Costituisce innovazione qualsiasi opera nuova che alteri, in tutto o in parte, nella materia o nella forma ovvero nella destinazione di fatto o di diritto, la cosa comune, eccedendo il limite della conservazione, dell'ordinaria amministrazione e...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 20254 del 18 settembre 2009
«A norma dell'art. 9, comma 3, della L. 24 marzo 1989, n. 122, i condomini possono deliberare - con la maggioranza di cui all'art. 1136, secondo comma, c.c. - la realizzazione di parcheggi pertinenziali nel sottosuolo di edifici condominiali, anche...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5117 del 26 maggio 1999
«È illegittima la deliberazione dell'assemblea del condominio di un edificio adottata a maggioranza delle quote millesimali (anziché con il consenso unanime di tutti i condomini richiesto dall'art. 1120, secondo comma c.c.) con la quale si prevede...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 27822 del 21 novembre 2008
«In tema di condominio, nel caso in cui i condomini abbiano deciso a maggioranza, ai sensi dell'articolo 26 della legge 9 gennaio 1991 n. 10 e del relativo regolamento di esecuzione approvato con d.P.R. 26 agosto 1993 n. 412, la dismissione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2696 del 9 luglio 1975
«La installazione in un edificio in condominio (o in una parte di esso) di un ascensore di cui prima esso era sprovvisto costituisce, ai sensi dell'art. 1120, primo comma, c.c., una innovazione, con la conseguenza che la relativa deliberazione deve...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3508 del 10 aprile 1999
«La norma di cui all'art. 1120 c.c., nel prescrivere che le innovazioni della cosa comune siano approvate dai condomini con determinate maggioranze, tende a disciplinare l'approvazione di quelle innovazioni che comportano oneri di spesa per tutti i...»