-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4367 del 16 maggio 1997
«La locazione finanziaria (cosiddetto leasing ) si svolge come un rapporto trilaterale in cui l'acquisto ad opera del concedente va effettuato per conto dell'utilizzatore, con la previsione, quale elemento naturale del negozio dell'esonero del...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4195 del 6 maggio 1996
«Nel contratto di leasing il concedente è tenuto a garantire all'utilizzatore il pacifico godimento del bene ed, a sua volta, l'utilizzatore è tenuto ad avere cura del bene, ad usarlo in modo ragionevole ed a conservarlo nello stato in cui gli è...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8179 del 6 giugno 2002
«Il contratto di locazione immobiliare ultranovennale è valido anche se il bene che ne costituisce l'oggetto sia individuato con riferimento a criteri ed elementi estrinseci obiettivamente identificabili, risultanti anch'essi da atto scritto, i...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2137 del 31 gennaio 2006
«In tema di durata della locazione, il limite massimo previsto dall'art. 1573 c.c. deve intendersi applicabile non solo quando sia stata pattuita sin dall'inizio una durata eccedente i trenta anni ma anche quando, pur pattuita una durata inferiore,...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 434 del 30 gennaio 1978
«Nella disciplina del codice civile non esistono vere e proprie locazioni a tempo indeterminato, poiché tutte le locazioni hanno una durata: o quella fissata dai contraenti, o, in difetto, quella stabilita dall'art. 1574 c.c. Pertanto, quando il...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7347 del 26 marzo 2009
«L'art. 1575 cod. civ. non impone al locatore alcun obbligo di apportare alla cosa da locare le modifiche necessarie per renderla idonea allo scopo cui intende destinarlo il conduttore, nemmeno nel caso in cui tale scopo sia espressamente indicato...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10897 del 6 dicembre 1996
«L'art. 1575 n. 1 c.c., a norma del quale il locatore è obbligato a consegnare al conduttore la cosa locata, non si applica se le parti di un contratto di leasing stabiliscono invece che il fornitore, scelto dall'utilizzatore, deve consegnargli...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 189 del 12 gennaio 1996
«La locazione di un immobile comprende ogni componente dello stesso che, menzionata o non nel contratto, essendo effettivamente e materialmente connessa con le altre componenti in quanto parte necessaria al completamento dell'immobile per le...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4021 del 11 giugno 1983
«Il contratto di locazione impone al locatore l'obbligazione di consegnare il bene al conduttore (art. 1575 n. 1 c.c.), con un corrispondente diritto di credito di quest'ultimo, che deve essere fatto valere nelle normali vie di legge, e non può...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 766 del 21 marzo 1970
«La locazione è contratto consensuale che si perfeziona con l'accordo delle parti, sì che la consegna della cosa non rientra nella fase formativa del rapporto, ma costituisce il primo ed ineliminabile obbligo del locatore, che condiziona la nascita...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13761 del 27 maggio 2008
«L'inidoneità dell'immobile all'esercizio di una determinata attività commerciale o industriale, per il quale è stato locato, non comporta per il locatore l'obbligo di operare modificazioni o trasformazioni che non siano poste a suo carico né dalla...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3563 del 7 aprile 1998
«L'obbligo del locatore, assunto verso il conduttore al momento della stipula del contratto di locazione, di eseguire o far eseguire lavori, anche di modifica strutturale sull'immobile, non scaturisce da un autonomo contratto di appalto, se essi...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13841 del 9 giugno 2010
«In tema di locazione, non può ravvisarsi la responsabilità del locatore, in relazione agli obblighi sullo stesso incombenti ai sensi dell'art. 1576 c.c. ed avuto riguardo al successivo art. 1578, qualora il conduttore invochi la risoluzione del...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6896 del 18 giugno 1991
«La responsabilità del conduttore, prevista all'art. 1590 c.c., per il deterioramento della cosa locata, ripete la propria disciplina dall'art. 1588 c.c., che pone a carico del conduttore la colpa presunta. Tale responsabilità trova limite solo ove...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 880 del 8 febbraio 1990
«La norma dettata dagli arti. 1576, comma primo, e 1609 c.c., secondo la quale le riparazioni di piccola manutenzione devono essere eseguite nel corso del rapporto, dal conduttore a sue spese, non comporta che il conduttore sia tenuto, al momento...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3063 del 18 maggio 1984
«Anche se il contratto di locazione comporta il trasferimento al conduttore dell'uso e del godimento del bene, tale detenzione non fa venir meno i poteri di controllo, ingerenza e, in genere, di custodia spettanti al proprietario-locatore, il quale...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16089 del 27 ottobre 2003
«In tema di locazioni di immobili urbani ad uso abitativo, il diritto al rimborso per le riparazioni urgenti effettuate dal conduttore riconosciutogli dalla norma di cui all'art. 1577 c.c. non è escluso in caso di mancato previo avviso al locatore.»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10742 del 23 luglio 2002
«Il conduttore ha diritto al risarcimento del danno in caso di mancata riparazione della cosa locata, stante l'obbligo del locatore di provvedere alle riparazioni eccedenti la normale manutenzione. Quando, poi, dette riparazioni hanno il carattere...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8303 del 31 marzo 2008
«In tema di locazione di immobile adibito ad uso diverso, nel caso in cui il conduttore abbia in contratto riconosciuto il bene locato idoneo all'uso pattuito e abbia esonerato il locatore da ogni inadempienza, è irrilevante la sussistenza di vizi...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11198 del 15 maggio 2007
«Costituiscono vizi della cosa locata, agli effetti dell'art. 1578 c.c. (la cui presenza non configura un inadempimento del locatore alle obbligazioni assunte ai sensi dell'art. 1575 c.c., ma altera l'equilibrio delle prestazioni corrispettive,...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10298 del 7 maggio 2007
«In caso di subentro nel contratto di locazione di immobile adibito ad uso non locativo, conseguente alla cessione d'azienda, al cessionario non è consentito l'esercizio dell'azione di risoluzione ovvero di riduzione del canone, previsti dall'art....»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14737 del 13 luglio 2005
«Allorquando in un contratto di locazione le parti si siano date atto dell'esistenza di vizi del bene locato ed il locatore si sia impegnato ad eliminarli e frattanto si sia fatto luogo comunque alla consegna del bene ed al suo godimento nelle...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3341 del 7 marzo 2001
«Allorquando il conduttore, allatto della stipulazione del contratto di locazione, non abbia denunziato i difetti della cosa da lui conosciuti o facilmente riconoscibili, deve ritenersi che abbia implicitamente rinunziato a farli valere, accettando...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7260 del 4 agosto 1994
«In tema di vizi della cosa locata, ove vengano in rilievo alterazioni non attinenti allo stato di conservazione e manutenzione, bensì incidenti sulla composizione, costruzione o funzionalità strutturale della cosa medesima (nella specie,...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3901 del 20 novembre 1975
«La riconoscibilità, da parte del conducente, dei vizi della cosa locata, prevista dall'art. 1578 primo comma c.c. come ostativa alla domanda di risoluzione del contratto di locazione o di riduzione del corrispettivo in conseguenza dei vizi...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12286 del 7 giugno 2011
«Nel contratto di locazione di un immobile per uso diverso da quello di abitazione, la mancanza delle autorizzazioni o concessioni amministrative che condizionano la regolarità del bene sotto il profilo edilizio - e, in particolare, la sua...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1735 del 25 gennaio 2011
«Nei contratti di locazione relativi ad immobili destinati ad uso non abitativo, grava sul conduttore l'onere di verificare che le caratteristiche del bene siano adeguate a quanto tecnicamente necessario per lo svolgimento dell'attività che egli...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1398 del 21 gennaio 2011
«In tema di rapporto locatizio, non sussistono i requisiti per la risoluzione del contratto ai sensi dell'art. 1578 c.c. quando il conduttore, essendo a conoscenza della destinazione d'uso dell'immobile locato (nella specie, commerciale e non...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13395 del 8 giugno 2007
«Salvo patto contrario, non è onere del locatore ottenere le eventuali autorizzazioni amministrative necessarie per l'uso del bene locato; pertanto, nel caso in cui il conduttore non ottenga la suddetta autorizzazione, non è configurabile alcuna...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13076 del 5 giugno 2007
«In tema di locazione, la mancata autorizzazione ai lavori necessari per destinare l'immobile all'uso previsto nel contratto non rende di per sé invalido quest'ultimo, con la conseguenza che è dovuto il pagamento del canone da parte del conduttore,...»