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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 39619 del 26 ottobre 2007
«In tema di colpa omissiva, l'obbligo giuridico di attivarsi gravante sull'agente può originare anche dall'esercizio di un'attività pericolosa, dovendosi intendere per tali non solo quelle così identificate dalle leggi di pubblica sicurezza o da...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 9986 del 26 settembre 1991
«Non può invocare lo stato di necessità quale scriminante del reato di inquinamento il gestore di un pubblico impianto di depurazione che non possa esser chiuso senza pregiudicare gravemente la vita della collettività, ove l'irregolare...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3589 del 13 aprile 1996
«Nel settore ambientale, l'autorizzazione svolge non solo una funzione abilitativa cioè di rimozione di un ostacolo all'esercizio di alcune facoltà, ma assume anche un ruolo di controllo del rispetto della normativa e dei correlati standards e...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 12261 del 4 novembre 1986
«In tema di oblazione nelle contravvenzioni punite con pena alternativa, le «conseguenze dannose o pericolose del reato eliminabili da parte del contravventore» la cui permanenza non rende ammissibile l'oblazione stessa, sono quelle attinenti al...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 31477 del 22 luglio 2013
«In tema di getto pericoloso di cose e di disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone, l'emissione di rumori e polveri sottili da parte di un impianto industriale, comporta un danno morale risarcibile per i soggetti abitanti nelle zone...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 41582 del 12 novembre 2007
«In tema di inquinamento atmosferico, va esclusa la configurabilità del reato di cui all'art. 674 c.p. qualora le emissioni siano contenute nei limiti previsti dai valori contemplati nell'autorizzazione, residuando tuttavia doveri di attenzione e...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 6419 del 11 febbraio 2008
«In tema di getto pericoloso di cose, poiché è configurabile il concorso formale tra il reato di cui all'art. 674 c.p. e le norme speciali in materia ambientale, non sussiste rapporto di specialità tra la predetta fattispecie penale e la norma di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2475 del 17 gennaio 2008
«È configurabile il reato di cui all'art. 674 c.p. (emissione di gas, vapori o fumi atti ad offendere o molestare le persone) in presenza di «molestie olfattive» promananti da impianto munito di autorizzazione per le emissioni in atmosfera, in...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 40191 del 30 ottobre 2007
«In tema di inquinamento atmosferico, la necessità di accertare il superamento dei limiti di tollerabilità delle emissioni ai fini della configurabilità del reato previsto dall'art. 674 c.p. si pone soltanto per le attività autorizzate in quanto le...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 38073 del 16 ottobre 2007
«In tema di getto pericoloso di cose, nel caso di emissioni di fumi, gas o vapori atti ad offendere o molestare le persone, la prova del superamento del limite di tollerabilità deve essere determinato di volta in volta dal giudice, anche mediante...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 42924 del 19 dicembre 2002
«Nel concetto di «gettare o versare» di cui all'art. 674 c.p., che punisce il getto pericoloso di cose, rientra anche quello di diffondere polveri nell'atmosfera. (Fattispecie relativa a emissione di polveri in dipendenza del carico e scarico di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 138 del 10 gennaio 1995
«La contravvenzione di cui all'art. 674 c.p. può essere integrata anche da esalazioni maleodoranti provocate da un impianto di depurazione, costituenti emissioni di gas, quando sono idonee a cagionare molestia alle persone o gli effetti dalla norma...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6207 del 27 maggio 1994
«La gestione di un impianto di depurazione dei fumi che, per una carenza progettuale ab origine la quale lo renda funzionante con una resa più bassa del previsto, provochi emissione di fumi e di vapori nell'atmosfera, atti a molestare le persone...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 447 del 19 gennaio 1994
«Nel concetto di «gettare» o «versare» di cui all'art. 674 c.p., che punisce il getto pericoloso di cose, rientra anche quello di diffondere, comunque, polveri nelle aree circostanti; integra pertanto il reato suddetto l'immissione nell'atmosfera...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 36905 del 14 settembre 2015
«È configurabile il reato di getto pericoloso di cose in caso di produzione di "molestie olfattive" mediante un impianto munito di autorizzazione per le emissioni in atmosfera, in quanto non esiste una normativa statale che prevede disposizioni...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 18422 del 25 maggio 2006
«Integra il reato di cui all'art. 674, parte seconda, c.p. l'emissione, oltre il limite della normale tollerabilità, di gas, vapori, fumo provenienti dalla cucina annessa a un ristorante, non rientrante nella nozione di impianto o stabilimento...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 35489 del 25 settembre 2007
«In tema di getto pericoloso di cose, l'evento di molestia provocato dalle emissioni di gas, fumi o vapori non si ha solo nei casi di emissioni inquinanti in violazione dei limiti di legge, in quanto non è necessario che le stesse siano vietate da...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9356 del 19 ottobre 1985
«Il reato di getto pericoloso di cose, di cui all'art. 674 c.p., ha, di regola, carattere istantaneo. Esso, però, può assumere la figura di reato permanente quando la materia atta ad offendere, imbrattare o molestare venga versata ininterrottamente...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8156 del 22 luglio 1992
«Il cosiddetto peculato d'uso previsto dal secondo comma dell'art. 314 c.p. costituisce una figura del tutto autonoma per impianto strutturale rispetto al reato di peculato di cui al primo comma dello stesso articolo e non, quindi, una semplice...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 17214 del 24 aprile 2008
«Nel reato di rimozione od omissione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro, il dolo è correlato alla consapevolezza dell'esistenza di una situazione di pericolo discendente dal funzionamento di un'apparecchiatura, segnale o impianto...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 34371 del 11 agosto 2004
«In tema di incendio colposo, la posizione di garanzia dell'installatore di un impianto di qualsiasi genere non è limitata al mero accertamento della sua funzionalità ma si estende ad una verifica complessiva della struttura in cui l'impianto è...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7636 del 23 febbraio 2007
«Integra il delitto di falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atto pubblico — e non quello di falsità ideologica commessa dal P.U. in certificati o in autorizzazioni amministrative — la condotta di colui che, nella qualità di...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 24165 del 4 giugno 2013
«In tema di omicidio colposo, rispondono della morte per annegamento di un minore sia l'educatrice addetta all'accompagnamento dello stesso, la quale, in violazione del dovere di costante vigilanza, si sia allontanata dalla piscina per attendere...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 45006 del 3 dicembre 2008
«Il legale rappresentante della società che gestisce un complesso turistico in cui è presente una piscina è titolare di una posizione di garanzia in ordine all'incolumità degli utilizzatori della medesima e pertanto risponde del reato di omicidio...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 32298 del 29 settembre 2006
«Configura il delitto di omicidio colposo la condotta dei proprietari di un appartamento che l'abbiano locato con una caldaia per il riscaldamento in pessimo stato di manutenzione, cosicché, durante il funzionamento, si era determinata la...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 6496 del 26 giugno 1996
«L'art. 182 del D.P.R. 27 aprile 1955, n. 547, impone la predisposizione del servizio di segnalazione da terra del movimento della gru, qualora per particolari condizioni di impianto o di ambiente non sia possibile controllare dal posto di manovra...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 852 del 26 gennaio 2000
«L'amministratore del condominio è legittimato, senza necessità della partecipazione al giudizio dei condomini, a resistere alla domanda concernente la legittimità dei distacchi dall'impianto comune centralizzato di riscaldamento, effettuati dai...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7115 del 21 marzo 2013
«Quando le allegazioni poste a fondamento di una domanda giudiziale - nella specie, di risarcimento del danno da attività provvedimentale illegittima della P.A. - non consentono di includere alcuni fatti tra quelli costitutivi del diritto azionato...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 321 del 14 gennaio 1999
«La consulenza tecnica, pur avendo, di regola, la funzione di fornire al giudice una valutazione relativa a fatti già probatoriamente acquisiti al processo, può legittimamente costituire, ex se, fonte oggettiva di prova qualora si risolva non...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1209 del 22 gennaio 2016
«L'atto emulativo vietato ex art. 833 c.c. presuppone lo scopo esclusivo di nuocere o di recare pregiudizio ad altri, in assenza di una qualsiasi utilità per il proprietario, sicché non è riconducibile a tale categoria un atto comunque rispondente...»