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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4633 del 28 febbraio 2007
«In tema di azioni nunciatorie nei confronti della P.A., sussiste la giurisdizione del giudice ordinario ogni qual volta si denuncino mere attività materiali della p.a., che possano recare pregiudizio a beni di cui il privato assume essere...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10403 del 30 luglio 2001
«La denuncia di danno temuto ex art. 1172 c.c., prevista nel titolo IX del libro III del codice civile, proponibile dal proprietario, dal titolare di altro diritto reale di godimento o dal possessore, il quale abbia ragione di temere che da...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 625 del 26 febbraio 1976
«A rendere proponibile l'azione per regolamento di confini non è necessario uno stato di incertezza oggettivo costituito dalla promiscuità di possesso di una zona intermedia tra i fondi, ma basta uno stato di incertezza soggettiva, costituito dalla...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 24791 del 8 ottobre 2008
«Il paziente che alleghi di aver patito un danno alla salute in conseguenza dell'attività professionale del medico, ovvero di non avere conseguito alcun miglioramento delle proprie condizioni di salute nonostante l'intervento del medico, deve...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2485 del 5 febbraio 2007
«Non è nullo il contratto di compravendita con cui viene trasferito il diritto di proprietà di un immobile sul quale il venditore abbia esercitato il possesso per un tempo sufficiente al compimento dell'usucapione, ancorché l'acquisto della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9645 del 16 novembre 1994
«In tema di inadempimento di obbligazioni pecuniarie, pur se è ammissibile, ai fini del risarcimento del maggior danno da svalutazione monetaria, rispetto a quello coperto dagli interessi legali, il ricorso alla prova presuntiva in correlazione a...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 26079 del 30 novembre 2005
«Infatti, la mera dichiarazione di voler esercitare il riscatto non fa acquistare al retraente il diritto di entrare nel godimento del fondo oggetto della dichiarazione stessa o di farne propri i frutti, prima del pagamento del prezzo, con la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3974 del 2 aprile 1993
«Nell'enunciare il principio surriportato, ha annullato la sentenza di merito la quale aveva ritenuto sufficiente a costituire in colpa il terzo, la circostanza che il termine di scadenza della procura risultasse da questa, non tenendo conto del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1990 del 30 marzo 1982
«Il sequestro giudiziario di un immobile, ai sensi dell'art. 670 n. 1 c.p.c., può essere chiesto ed ottenuto anche in base al pericolo che il medesimo, acquistato dall'istante con atto non trascritto, venga nuovamente trasferito dal venditore ad un...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17558 del 2 agosto 2006
«Il bilancio ai cui valori l'art. 2529 c.c. (nel testo anteriore alla modifica introdotta dal D.L.vo 17 gennaio 2006, n. 6) àncora la liquidazione della quota in favore del socio uscente di società cooperativa è unicamente quello indicato dall'art....»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10506 del 7 dicembre 1994
«Al fine del relativo accertamento assume rilevante importanza la circostanza che la giustificazione del rifiuto sia resa nota alla controparte solo in occasione del giudizio e non in occasione dell'attività posta in essere allo scopo di conseguire...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 20165 del 18 ottobre 2005
«Gli effetti della garanzia per evizione, che sanziona l'inadempimento da parte del venditore dell'obbligazione di cui all'art. 1476 c.c., conseguono al mero fatto obiettivo della perdita del diritto acquistato e, quindi, indipendentemente dalla...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 21390 del 8 ottobre 2009
«Nel caso di vendita con patto di riservato dominio di beni assicurati contro il furto, l'individuazione del soggetto legittimato a chiedere il pagamento dell'indennizzo assicurativo (che può essere anche il semplice possessore o utilizzatore del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2040 del 22 giugno 1972
«La norma dell'art. 1524 c.c., nel rendere inopponibile ai terzi creditori del compratore il patto di riserva di proprietà che acceda ad un contratto di vendita, non trova la sua ratio nell'intento di salvaguardare i creditori da un atto che...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 399 del 21 gennaio 1982
«Poiché, per assumere la qualità di locatore, non è necessario essere titolare di un diritto reale sul bene locato, bastando invece la semplice disonibilità di esso in virtù di un titolo non contrario a norme imperative e la possibilità materiale...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19678 del 17 luglio 2008
«Ne consegue che nei confronti del conduttore di un immobile, che ne abbia acquistato la proprietà per una quota parte, non può essere conseguita dal locatore la risoluzione della locazione, non potendo l'acquirente essere privato del compossesso...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5609 del 17 aprile 2001
«La distinzione tra appalto d'opera e appalto di servizi riguarda l'oggetto del contratto che può consistere sia in opere che in servizi, intendendosi per opera qualsiasi modificazione dello stato materiale di cose preesistenti e per servizio...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19066 del 5 settembre 2006
«In virtù della testuale previsione contenuta nell'art. 33, comma quinto, della Costituzione secondo la quale è prescritto un esame di Stato per l'abilitazione all'esercizio professionale, è legittima, costituendo diretta attuazione di tale regola,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4389 del 3 maggio 1999
«Alla luce del generale obbligo di particolare correttezza e diligenza che grava sulla banca nella esecuzione dei contratti con i clienti, l'art. 1836 c.c. impone che, in caso di presentazione di libretto di deposito a risparmio pagabile al...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4706 del 25 febbraio 2011
«Il libretto di deposito a risparmio (nella specie, libretto formato nell'ambito del credito cooperativo) è un documento di legittimazione, ai sensi dell'art. 1836 c.c., la cui intestazione ha la funzione di impedire che le somme depositate possano...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12460 del 16 maggio 2008
«In applicazione di tale principio, la S.C. ha cassato la sentenza impugnata, la quale aveva escluso la responsabilità della banca, pur essendo stato provato che quest'ultima aveva provveduto al pagamento dell'importo di un titolo caduto in...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 16556 del 14 luglio 2010
«Il possessore di un assegno bancario, in cui non figuri l'indicazione del prenditore oppure cui l'assegno sia stato girato dal primo prenditore o da ulteriori giratari, sia con girata piena che con girata in bianco, ha diritto al pagamento dello...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1607 del 14 febbraio 2000
«Il pagamento del titolo di credito in favore del possessore non legittimato sortisce effetto liberatorio solo in assenza di dolo o colpa grave, senza che si possa attribuire diversa portata alla negoziazione del titolo stesso attraverso collegate...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6081 del 3 luglio 1996
«La banca, pur non potendo rifiutare il pagamento al possessore del titolo che sia legittimato da una serie continua di girate, non è, tuttavia, liberata se adempie la prestazione nei confronti di chi non sia titolare del diritto, osservando un...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1058 del 25 gennaio 2001
«L'eccezione attinente alla sottoscrizione cambiaria, perché non conforme all'art. 8 della legge cambiaria, costituisce una tipica eccezione di forma per difetto di uno dei requisiti essenziali di contenuto — forma elencati nell'art. 1 della stessa...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7122 del 29 marzo 2006
«Il possesso del titolo cambiario da parte del debitore vale a stabilire una presunzione iuris tantum di pagamento del titolo stesso; sicché, trattandosi di una presunzione non assoluta, rientra nella valutazione di competenza del giudice del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5282 del 28 febbraio 2008
«In tema di liquidazione del danno morale derivante da omicidio colposo del medico, incorre in un vizio logico, rilevante ex art. 360 n. 5 c.p.c., la motivazione del giudice del merito che riduce l'entità del risarcimento in favore dei genitori...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16234 del 29 ottobre 2003
«Nel contratto di colonia parziaria, come anche nella mezzadria, l'impresa di coltivazione del fondo viene esercitata in forma associativa dal concedente e dal concessionario (così che, mentre il primo conferisce il godimento del fondo e delle...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 14297 del 30 ottobre 2000
«La regola, dettata dall'art. 2705, primo comma, c.c., secondo cui il telegramma ha l'efficacia probatoria di una scrittura privata se l'originale, che sia privo di sottoscrizione, sia stato consegnato o fatto consegnare all'ufficio postale dal...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11673 del 5 settembre 2000
«Richiedendo un'annotazione in calce, in margine o a tergo di un documento rimasto in possesso del creditore la norma ex art. 2708 c.c. ha inteso attribuire valore di prova liberatoria ad una nota o appunto che non faccia parte integrante del...»