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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 15643 del 27 aprile 2005
«In tema di diffamazione a mezzo stampa, il giudice può ravvisare a carico del direttore responsabile di un giornale il reato di omissione di controllo, ex art. 57 c.p., pur essendo stata la querela proposta esclusivamente per la diffamazione a...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 17343 del 16 aprile 2013
«Ai fini della sussistenza del delitto di malversazione ai danni dello Stato, l'ente pubblico erogatore dei fondi distratti dalla loro destinazione si identifica con l'organismo pubblico di cui all'art. 3, comma 26, d.l.vo 12 aprile 2006, n.163,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 40830 del 18 novembre 2010
«Ai fini della sussistenza del delitto di malversazione ai danni dello Stato, l'ente pubblico erogatore dei fondi distratti dalla loro destinazione si identifica con l'organismo pubblico di cui all'art. 3, 26, D.L.vo 12 aprile 2006, n. 163, per cui...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 36357 del 15 settembre 2004
«Ne consegue che il tecnico dipendente di una società di esercizio telefonico, deputato al controllo degli apparati informatici di registrazione del traffico di comunicazioni effettuate mediante impianti fissi, deve considerarsi, anche alla stregua...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 21163 del 20 maggio 2009
«Integra il reato di omissione di atti d'ufficio (art. 328, comma secondo c.p.) la condotta del segretario comunale che, a fronte della richiesta di un consigliere comunale di accesso agli atti, ometta di fornirgli e di rispondere nei termini di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6685 del 4 giugno 1992
«La funzione probatoria del registro delle lezioni non può essere limitata all'anno accademico al quale il registro si riferisce, ma ha (in carenza di dati normativi che ne restringono la portata) la ben più ampia estensione anche temporale di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 35868 del 4 ottobre 2011
«L'ausiliario dei servizi assistenziali di un ente di diritto pubblico che presti funzione vicaria nell'ambito di finalità di assistenza, cura e riabilitazione dei soggetti disabili è incaricato di pubblico servizio, ove gli spettino, oltre ad...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 24075 del 30 maggio 2003
«All'operatore obitoriale deve essere riconosciuta la qualità di incaricato di pubblico servizio, in quanto, seppur privo di poteri autoritativi, svolge un'attività regolata da norme di diritto pubblico, non limitata a semplici mansioni d'ordine o...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 33994 del 21 settembre 2010
«Non integra il delitto di diffamazione (art. 595 c.p.), la condotta di colui che invii un esposto al Consiglio dell'Ordine degli Avvocati contenente dubbi e perplessità sulla correttezza professionale del proprio legale, considerato che, in tal...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 37435 del 23 settembre 2004
«In tema di diffamazione a mezzo stampa, integra l'esimente putativa dell'esercizio del diritto di cronaca (art. 51 c.p.) il controllo della notizia attraverso il riferimento a fonti di sicura qualità ed affidabilità, che trova attuazione allorché...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5941 del 22 maggio 2000
«Ai fini della configurabilità dell'esimente di cui all'art. 51 c.p. per il reato di diffamazione a mezzo stampa, l'esercizio del diritto di cronaca e di critica, per avere efficacia scriminante, postula: l'interesse che i fatti narrati rivestano...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9627 del 8 ottobre 1992
«Esso ricorre quando la condotta lesiva, quale quella del diretto controllo del tiro del pallone, del tentativo di impossessarsene o di contenderlo all'avversario ovvero di introdursi nell'azione di gioco, sia finalisticamente inserita nel contesto...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 25138 del 2 luglio 2007
«In tema di diffamazione a mezzo stampa, i limiti della critica alle istituzioni giudiziarie sono preordinati a garantirne la difesa da attacchi sprovvisti di fondamento e non suscettibili di smentita in virtù del dovere di riservatezza che...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 11662 del 20 marzo 2007
«L'esimente del diritto di critica è configurabile quando il discorso giornalistico abbia un contenuto prevalentemente valutativo e si sviluppi nell'alveo di una polemica intensa e dichiarata su temi di rilevanza sociale, senza trascendere in...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 15986 del 28 aprile 2005
«Pertanto, non sussiste l'esimente del diritto di cronaca, sotto il profilo putativo, allorché sia impossibile per il giornalista attualizzare la verifica della notizia risalente in ragione della inaccessibilità delle nuove fonti informative,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2113 del 6 marzo 1997
«L'esercizio del diritto di informazione garantito nel nostro ordinamento deve, ove leda l'altrui reputazione, sopportare i limiti seguenti: a) l'interesse che i fatti narrati rivestano per l'opinione pubblica, secondo il principio della...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7393 del 23 gennaio 1997
«La prova dell'errore scriminante in materia di esercizio putativo del diritto di cronaca deve vertere sul fatto, e cioè sulla verità della notizia e non sull'attendibilità della fonte di informazione, dal momento che il giornalista può essere...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 274 del 17 aprile 1991
«Ai fini dell'applicabilità dell'esimente del diritto di cronaca, anche sotto l'aspetto putativo, al reato di diffamazione a mezzo stampa, la necessaria correlazione tra l'oggettivamente narrato e il realmente accaduto importa l'inderogabile...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 43264 del 22 novembre 2011
«In tema di diffamazione a mezzo di giornale televisivo, l'immediatezza della notizia non legittima il sacrificio dell'accuratezza del controllo in ordine alla verità della notizia e all'affidabilità della fonte, in quanto il sacrificio della...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3597 del 23 gennaio 2008
«L'intervista televisiva «in diretta» presuppone che siano comunicate notizie provenienti da una fonte «non filtrata» con la conseguenza che, in tal caso, non si può esigere dal giornalista l'esecuzione di un sia pur rapido controllo prima della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13086 del 24 giugno 2015
«Nel caso in cui si discuta della corretta interpretazione di norme di diritto, il controllo del giudice di legittimità investe direttamente anche la decisione e non è limitato solo alla plausibilità della giustificazione, sicché, come desumibile...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9884 del 28 febbraio 2014
«Quando procede a perquisizione nei casi previsti dall'art. 103 d.P.R. 9 ottobre 1990 n. 309, la polizia giudiziaria non ha l'obbligo di avvertire la persona sottoposta a controllo del diritto all'assistenza di un difensore perché tale tipologia di...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 40254 del 29 settembre 2014
«L'inammissibilità dell'impugnazione per l'inosservanza delle formalità prescritte dall'art. 582 cod. proc. pen. sussiste solamente se vi sia concreta incertezza sulla legittima provenienza dell'atto dal soggetto titolare del relativo diritto, e...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14052 del 7 luglio 2015
«La legittimazione all'azione di responsabilità contro il liquidatore giudiziale revocato di un concordato preventivo con cessione dei beni ai sensi del combinato disposto di cui agli artt. 182 e 38 legge fall. appartiene, nella previgente come...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 42576 del 7 ottobre 2016
«Non integra il delitto di diffamazione (art. 595 cod. pen.) la condotta di chi invii un esposto al Consiglio dell'Ordine degli Avvocati contenente dubbi e perplessità sulla correttezza professionale di un legale, considerato che, in tal caso,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8911 del 6 aprile 2017
«In tema di reintegrazione nel possesso, il requisito della clandestinità dello spoglio sussiste ogni qual volta lo spossessamento avviene mediante atti che non possano venire a conoscenza di colui che è stato privato del possesso o della...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 16 del 30 giugno 2000
«E invero, anche se manca la previsione di un immediato controllo giurisdizionale di detto decreto motivato, tuttavia il recupero di tale controllo, che attiene a un mezzo di ricerca della prova, avviene attraverso la rilevabilità, anche di...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 2527 del 10 febbraio 2004
«La messa in liquidazione coatta amministrativa di una società configura l'evento della perdita della capacità di stare in giudizio, ai sensi dell'art. 299 c.p.c., atteso che, a norma dell'art. 200 del R.D. 16 marzo 1942, n. 267, detto stato...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 12 del 23 giugno 2000
«In tema di controllo sulla motivazione, alla Corte di cassazione è normativamente preclusa la possibilità non solo di sovrapporre la propria valutazione delle risultanze processuali a quella compiuta nei precedenti gradi, ma anche di saggiare la...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 6387 del 15 marzo 2018
«Ne consegue che, anche se il giudizio valutativo svolto dal giudice del merito sugli indizi è insindacabile, essendo il controllo di legittimità circoscritto alla verifica della correttezza logico giuridica del ragionamento seguito, tuttavia, in...»