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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6502 del 3 luglio 1998
«L'obbligo dell'avente diritto alla somministrazione di corrispondere il corrispettivo delle prestazioni ricevute, non viene meno, trattandosi dell'approvvigionamento di acqua in favore di un immobile, per la circostanza che durante un certo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5144 del 9 giugno 1997
«Nell'ambito di un rapporto contrattuale scaturente da un negozio di somministrazione continuata di energia elettrica, incombe sull'ente erogatore, convenuto per il risarcimento del danno (e tenuto alla esecuzione della propria prestazione secondo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9624 del 2 ottobre 1997
«Il contratto di utenza telefonica è inquadrabile nello schema del contratto di somministrazione e pertanto la clausola contrattuale che prevede la facoltà del somministrante di sospendere la fornitura nel caso di ritardato pagamento anche di una...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10620 del 5 novembre 1990
«Con riguardo a contratto di somministrazione (nella specie, di energia elettrica), la facoltà del somministrante di sospendere le proprie prestazioni, in caso di mancato pagamento dei corrispettivi alle previste scadenze, ai sensi degli artt. 1460...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2269 del 26 luglio 1974
«In ipotesi di patto di prelazione relativo a prestazioni continuative di trasporto, sono applicabili, in quanto compatibili, le norme relative al contratto di somministrazione, giusta il disposto dell'art. 1570 c.c., e quindi anche la norma...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1238 del 4 febbraio 2000
«Nel contratto di somministrazione, alla clausola di esclusiva, di cui all'art. 1567 c.c., che non assuma una posizione prevalente nell'economia del contratto stesso, sino a staccarsi casualmente da esso e da far emergere un'autonoma funzione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2717 del 29 maggio 1978
«Sebbene nel contratto di somministrazione la clausola di esclusiva a favore del somministrante, costituendo un mezzo di lotta all'altrui concorrenza e di assicurazione di una riserva di mercato, abbia un fondamento economico giuridico diverso da...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1696 del 13 maggio 1976
«A differenza del contratto di agenzia con rappresentanza, rientrante nello schema del mandato ed estrinsecantesi in una locatio operis , il contratto di somministrazione con esclusiva costituisce una specie differenziata di vendita, in cui...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 300 del 15 gennaio 1991
«Il conduttore di immobile destinato ad uso diverso da quello di abitazione, il quale, a seguito della violazione del diritto di prelazione di cui è titolare abbia esercitato il riscatto, è tenuto a corrispondere il canone di locazione al terzo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1952 del 24 marzo 1980
«L'obbligo del locatore di depositare in un conto bancario vincolato la cauzione versata dal conduttore, con accreditamento a quest'ultimo degli interessi maturati, previsto dall'art. 9 della L. 26 novembre 1969, n. 833, ha carattere imperativo, in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8191 del 27 luglio 1995
«In tema di locazione di immobili urbani, allorquando le parti non invochino, ai sensi del secondo comma dell'art. 1609 c.c., né clausole contrattuali, né usi locali, la definizione delle piccole riparazioni è rimessa all'apprezzamento del giudice,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 271 del 19 gennaio 1989
«Non rientrano tra le riparazioni di piccola manutenzione a carico dell'inquilino a norma dell'art. 1609 c.c. quelle relative agli impianti interni alla struttura del fabbricato (elettrico, idrico, termico) per l'erogazione dei servizi...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3074 del 16 marzo 1995
«L' art. 6 della L. 27 luglio 1978, n. 392 ha compiutamente disciplinato la materia della successione nel contratto di locazione per uso abitativo nel caso di morte del conduttore, escludendo l'applicabilità dell'art. 1614 c.c. ai rapporti...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11328 del 23 novembre 1990
«A differenza della legislazione vincolistica la L. 27 luglio 1978, n. 392, con l'art. 6 per gli immobili ad uso abitativo e con l'art. 37 per gli immobili ad uso non abitativo, ha compiutamente e direttamente disciplinato la materia della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10106 del 2 agosto 2000
«Il criterio discretivo tra locazione di immobile ad uso non abitativo e affitto d'azienda è fondato, rispettivamente, sulla valenza assorbente ed esclusiva dell'immobile nel primo caso e, viceversa, sulla sua considerazione funzionalmente...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2612 del 20 settembre 1971
«L'art. 1622 c.c. stabilisce che nel caso in cui l'esecuzione delle opere di riparazione che sono a carico del locatore, e cioè quelle straordinarie, comporti per l'affittuario una perdita superiore al quinto del reddito annuale, l'affittuario può,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4496 del 20 ottobre 1977
«Nel caso in cui l'estensione di un fondo rustico concesso in affitto venga a ridursi per parziale destinazione del fondo stesso ad uso non agricolo da parte del concedente, il canone deve considerarsi indeterminato per causa sopravvenuta ed il suo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1125 del 21 febbraio 1979
«Il contratto di appalto, che non richiede per la stipulazione la forma scritta né ad substantiam , né ad probationem , può essere concluso con la sottoscrizione del solo elenco dei lavori da eseguirsi, con i relativi prezzi, non essendo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9684 del 24 luglio 2000
«Il carattere derivato del subappalto non implica che patti e condizioni del contratto di appalto si trasfondano nello stesso, che conserva la sua autonomia, con la conseguenza che le parti di esso ben possono regolare il rapporto in modo difforme...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4656 del 23 maggio 1990
«Le obbligazioni costituite con il contratto di subappalto, ancorché dipendenti dal contratto d'appalto, hanno propria autonomia ed individualità, e, in particolare, non si sottraggono alla regola secondo cui l'impossibilità sopravvenuta è ragione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1364 del 5 marzo 1979
«La norma dell'art. 1660 c.c., che disciplina le variazioni necessarie al progetto dell'appalto, riguarda un'ipotesi di impossibilità dell'oggetto e costituisce espressione della volontà del legislatore di non attribuire uguale efficacia a...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3205 del 28 ottobre 1974
«A mente dell'art. 1570 c.c., anche al contratto di somministrazione è applicabile la norma di cui all'art. 1510, secondo comma c.c., secondo cui, nella vendita di cose mobili da piazza a piazza, l'obbligo della consegna è adempiuto mediante la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9491 del 11 novembre 1994
«Sebbene il contratto di locazione abbia natura personale e prescinda dall'esistenza e titolarità, in capo al locatore, di un diritto reale sulla cosa, essendo sufficiente che egli ne abbia la disponibilità, è tuttavia necessario che tale...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2973 del 29 aprile 1983
«Poiché, nel rapporto di locazione, si prescinde dalla titolarità del diritto di proprietà o di usufrutto del locatore sull'immobile — essendo sufficiente, in relazione all'obbligazione principale da lui assunta di consentire al conduttore l'uso ed...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19678 del 17 luglio 2008
«Il conduttore, cui è concesso il godimento della cosa comune nei limiti della quota della sua proprietà, ha la, detenzione di questa insieme agli altri condomini, perché il suo uso parziale e concorrente con quello degli altri lascia il rapporto...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 14472 del 7 novembre 2000
«Poiché la normale entità è incompatibile con la nozione generale della locazione a norma dell'art. 1571 c.c., non si può presumere il carattere gratuito dell'uso di un immobile di proprietà del datore di lavoro accordato al lavoratore e...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2091 del 25 marzo 1985
«Qualora un'associazione, con finalità di assistenza morale e materiale in favore di coloro che si trovino in determinate condizioni di bisogno (nella specie, Associazione Cattolica Internazionale al servizio della giovane), conferisca ad una di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 87 del 15 gennaio 1970
«Qualora insieme alla merce il venditore consegni al compratore recipienti che son destinati ad essere restituiti ad uso avvenuto, sorge, accanto al rapporto di vendita, un rapporto accessorio, ma autonomo, che può considerarsi una locazione,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17145 del 27 luglio 2006
«Il leasing finanziario non dà luogo ad un unico contratto trilaterale o plurilaterale ma realizza un'ipotesi di collegamento negoziale tra il contratto di leasing ed il contratto di fornitura, dalla società di leasing concluso allo scopo noto al...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19657 del 1 ottobre 2004
«Nell'operazione di leasing finanziario, che non dà luogo ad un unico contratto plurilaterale, ma realizza una figura di collegamento negoziale tra contratto di leasing e contratto di fornitura, se il concedente imputa all'utilizzatore...»