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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2475 del 17 gennaio 2008
«È configurabile il reato di cui all'art. 674 c.p. (emissione di gas, vapori o fumi atti ad offendere o molestare le persone) in presenza di «molestie olfattive» promananti da impianto munito di autorizzazione per le emissioni in atmosfera, in...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 40191 del 30 ottobre 2007
«In tema di inquinamento atmosferico, la necessità di accertare il superamento dei limiti di tollerabilità delle emissioni ai fini della configurabilità del reato previsto dall'art. 674 c.p. si pone soltanto per le attività autorizzate in quanto le...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 38073 del 16 ottobre 2007
«In tema di getto pericoloso di cose, nel caso di emissioni di fumi, gas o vapori atti ad offendere o molestare le persone, la prova del superamento del limite di tollerabilità deve essere determinato di volta in volta dal giudice, anche mediante...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 25175 del 3 luglio 2007
«Ai fini della sussistenza del reato di cui all'art. 674 c.p. è necessario che le condotte consistenti nel gettare o versare abbiano attitudine concreta a molestare persone, non essendo sufficiente una attitudine potenzialmente idonea alla...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 35885 del 26 ottobre 2006
«Il reato di cui all'art. 674 c.p. - getto pericoloso di cose - è configurabile anche nel caso in cui la condotta abbia come oggetto diretto le cose e indiretto le persone.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 38936 del 24 ottobre 2005
«La contravvenzione di cui all'art. 674 c.p. è integrabile indipendentemente dal superamento dei valori limite di emissione eventualmente stabiliti dalla legge, in quanto anche un'attività produttiva di carattere industriale autorizzata può...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 25660 del 8 giugno 2004
«Ai fini della configurabilità del reato previsto dalla seconda parte dell'art. 674 c.p. (emissione di gas, vapori o fumi atti a molestare le persone), è necessario che l'emissione avvenga in violazione delle norme che regolano l'inquinamento...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 138 del 10 gennaio 1995
«La contravvenzione di cui all'art. 674 c.p. può essere integrata anche da esalazioni maleodoranti provocate da un impianto di depurazione, costituenti emissioni di gas, quando sono idonee a cagionare molestia alle persone o gli effetti dalla norma...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 6598 del 3 giugno 1994
«Ai fini della sussistenza del reato di cui all'art. 674 c.p. (getto pericoloso di cose) non è richiesta la prova di un concreto pericolo per la salute delle persone in quanto tale norma fa riferimento al concetto più attenuato di «molestia».»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6207 del 27 maggio 1994
«La gestione di un impianto di depurazione dei fumi che, per una carenza progettuale ab origine la quale lo renda funzionante con una resa più bassa del previsto, provochi emissione di fumi e di vapori nell'atmosfera, atti a molestare le persone...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10336 del 15 novembre 1993
«Pur non essendovi l'obbligo (giuridico e penalmente sanzionato) di tenere pulita la propria abitazione, tuttavia l'art. 674 c.p. vieta di tenerla talmente sporca da arrecare molestia o disturbo, mediante esalazioni maleodoranti, alle persone che...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8386 del 24 luglio 1992
«Con riferimento alla contravvenzione di getto pericoloso di cose, previsto dall'art. 674 c.p., il «versamento» concerne materie liquide e può avvenire per mano dell'agente o in qualsiasi altro modo da lui posto in essere o lasciato dolosamente o...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2377 del 20 gennaio 2012
«Tra le emissioni di gas, vapori o fumo atte ad offendere o imbrattare o molestare persone rientrano tutte le sostanze volatili che emanano odori provocanti disturbo, disagio o fastidio alle persone. (Fattispecie nella quale l'imputato, nella sua...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 23796 del 19 giugno 2007
«Il reato di cui all'art. 674 c.p. (emissione di gas, di vapori o di fumo atti a molestare le persone) è configurabile indipendentemente dal superamento dei valori limite di emissione stabiliti dalla legge qualora le emissioni moleste non siano una...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 11556 del 31 marzo 2006
«Ai fini della configurabilità del reato di cui all'art. 674 c.p., emissione di gas, vapori e fumi atti a molestare le persone, nei casi in cui non sia stata richiesta l'autorizzazione, la cui assenza non determina automaticamente la integrazione...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8299 del 9 marzo 2006
«La condotta di emissione di gas, vapori o fumi atti a molestare le persone non configura il reato di cui alla parte seconda dell'art. 674 c.p. nel caso in cui le emissioni provengano da una attività regolarmente autorizzata e siano inferiori ai...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 38297 del 29 settembre 2004
«Ai fini della configurabilità dell'art. 674 c.p., seconda parte, l'espressione «nei casi non consentiti dalla legge» impone la necessità che l'emissione di gas, vapori o fumi atta a molestare le persone avvenga in violazione degli standards...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 19898 del 26 maggio 2005
«Ai fini della configurabilità del reato di cui all'art. 674 c.p., emissioni di gas, vapore o fumo atti a cagionare offesa o molestia alle persone nei casi non consentiti dalla legge, il parametro di legalità deve individuarsi nel contenuto del...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 9757 del 3 marzo 2004
«Non è configurabile il reato di cui all'art. 674 c.p. (emissione di gas, vapori e fumi atti a molestare le persone), nel caso le emissioni provengano da una attività regolarmente autorizzata e siano inferiori ai limiti previsti dalle leggi in...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8094 del 7 luglio 2000
«Ai fini della configurabilità del reato previsto dalla seconda parte dell'art. 674 c.p. (emissione di gas, vapori o fumi atti a molestare le persone), l'espressione «nei casi non consentiti dalla legge» costituisce una precisa indicazione circa la...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 11295 del 1 ottobre 1999
«Il fatto di avere chiesto l'autorizzazione ad emettere nell'atmosfera gas provenienti da un insediamento produttivo — ex D.P.R. 203 del 1988 — non pregiudica i diritti dei terzi, vale a dire non discrimina l'operatore se i vapori o gas immessi...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2544 del 26 febbraio 1994
«La seconda ipotesi prevista dall'art. 674 c.p., «chiunque. . . provoca emissioni. . . di fumo. . . atte a molestare le persone nei casi non consentiti dalla legge», richiama espressamente i limiti legali posti dalla legge civile a tutela del...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5348 del 26 maggio 1993
«L'esistenza di una autorizzazione amministrativa all'esercizio di una determinata attività, come pure l'avvenuta messa in opera dei dispositivi anti inquinamento previsti dalla legge, non escludono, di per sé, la configurabilità della...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1272 del 10 febbraio 1993
«La sussistenza di una regolare autorizzazione amministrativa all'esercizio di una attività non esclude affatto per sé stessa la configurabilità della contravvenzione di cui all'art. 674 c.p. ove da tale esercizio derivi la emissione di gas,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9826 del 19 novembre 1983
«L'esistenza di un'autorizzazione amministrativa per l'esercizio di una industria non esime il titolare dalla responsabilità penale ex art. 674 c.p. nel caso di emissione di fumi, vapori o gas ad offendere e molestare le persone. Infatti, la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 13667 del 24 dicembre 1998
«L'intervenuta abrogazione, ai sensi dell'art. 231 nuovo c.s., dell'art. 22 della legge 13 luglio 1966, n. 615 — che sanzionava penalmente la circolazione con veicoli a motore diesel i cui fumi presentassero opacità superiore ai valori stabiliti...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9460 del 2 settembre 1994
«L'intervenuta abrogazione, ai sensi dell'art. 231 del D.L.vo n. 285/1992 (nuovo codice della strada), a far tempo dall'1 gennaio 1993, dell'art. 22 della L. n. 615/1966 (che sanzionava penalmente la circolazione con veicoli a motore diesel i cui...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6932 del 11 giugno 1992
«L'apprestamento di impianti e dispositivi contro l'inquinamento atmosferico può essere idoneo ad escludere la violazione delle prescrizioni della L. 13 luglio 1966, n. 615, ma non sufficiente ad impedire le emissioni di gas, vapori e fumo atti ad...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7191 del 7 luglio 1986
«In tema di abbattimento di fumi, polveri, gas ed odori di qualsiasi tipo ad opera di impianti termici o di imprese industriali o mezzi motorizzati, l'art. 20, L. 13 luglio 1966, n. 615, al quarto comma, prevede l'obbligo per chi gestisce tali...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4870 del 9 aprile 1977
«L'art. 20 della L. 13 luglio 1966, n. 615, che dispone che tutti gli stabilimenti industriali devono possedere impianti tali da contenere, entro i più ristretti limiti che il progresso della tecnica consente, l'emissione di fumi e polveri,...»