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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 1399 del 22 gennaio 2021
«In tema di infortuni e sicurezza sul lavoro, opera una nozione di datore di lavoro in senso prevenzionale che, per espressa previsione normativa, comprende non solo il datore di lavoro formale ma anche il titolare dei poteri di decisione e di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2930 del 31 gennaio 2019
«In tema di licenziamento per giustificato motivo oggettivo, ai fini dell'applicazione della tutela reintegratoria prevista dall'art. 18, comma 4, st. lav., come novellato dalla l. n. 92 del 2012, il giudice è tenuto ad accertare che vi sia una...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8911 del 29 marzo 2019
«La responsabilità del datore di lavoro per inadempimento dell'obbligo di prevenzione di cui all'art. 2087 c.c. non è una responsabilità oggettiva, ma colposa, dovendosi valutare il difetto di diligenza nella predisposizione delle misure idonee a...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 21297 del 3 ottobre 2006
«Nel rapporto di lavoro del personale dipendente dell'ente Ferrovie dello Stato", la materia della selezione per l'accesso alla dirigenza è disciplinata dalle regole fissate nell'Accordo sindacale del 21 giugno 1986, in forza del quale la nomina è...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 23739 del 16 novembre 2007
«Nel rapporto di lavoro del personale dipendente dell'ente Ferrovie dello Stato", la materia della selezione per l'accesso alla dirigenza è disciplinata dalle regole fissate nell'Accordo sindacale del 21 giugno 1986, in forza del quale la nomina è...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5045 del 26 febbraio 2008
«Con riferimento al rapporto di lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche, l'art. 6, comma 1, del contratto collettivo nazionale quadro in materia di procedure di conciliazione e arbitrato del 23 gennaio 2001, che fa riferimento...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 28252 del 6 novembre 2018
«La ripetizione del patto di prova in successivi contratti di lavoro tra le medesime parti è ammissibile se, in base all'apprezzamento del giudice di merito, vi sia la necessità per il datore di lavoro di verificare, oltre alle qualità...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 944 del 20 gennaio 2021
«In tema di adeguamento della retribuzione ai sensi dell'art. 36 Cost., il giudice, per i rapporti non tutelati da contratto collettivo, può utilizzare, quale parametro di raffronto, la retribuzione tabellare prevista dal contratto nazionale del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 19798 del 24 dicembre 2003
«Con riguardo ai dipendenti delle Ferrovie dello Stato retribuiti col sistema del cottimo misto, il diritto all'adeguamento del corrispettivo del compenso per il cottimo alle variazioni stabilite dalla legge per il lavoro straordinario -...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5013 del 11 marzo 2004
«In tema di licenziamento disposto per motivi disciplinari, l'accertamento dei fatti contestati al lavoratore, il giudizio in ordine alla loro gravità e alla proporzione del licenziamento rispetto ad essi, nonché la riconducibilità di detti fatti...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7009 del 13 aprile 2004
«Nell'ipotesi di Cassazione della sentenza in tema di licenziamento disciplinare per vizi di motivazione relativi alla valutazione complessiva della proporzionalità tra il licenziamento e la condotta del lavoratore, il giudice del rinvio ha il...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7691 del 22 aprile 2004
«La permanenza presso il proprio domicilio durante le fasce orarie previste per le visite mediche domiciliari di controllo costituisce non già un onere bensì un obbligo per il lavoratore ammalato, in quanto l'assenza, rendendo di fatto impossibile...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10201 del 27 maggio 2004
«In tema di sanzioni disciplinari di cui all'art. 7 della legge n. 300 del 1970, deve distinguersi tra illeciti relativi alla violazione di prescrizioni attinenti all'organizzazione aziendale e ai modi di produzione, conoscibili solamente in quanto...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8679 del 13 aprile 2006
«In tema di sanzioni disciplinari il fondamentale principio di proporzionalità della sanzione rispetto alla gravità della infrazione deve essere rispettato sia in sede di irrogazione della sanzione da parte del datore di lavoro nell'esercizio del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6501 del 14 marzo 2013
«In materia disciplinare, poiché gli artt. 240 e 333 cod. proc. pen. riguardano esclusivamente la materia penale, nessuna norma di legge vieta che l'esercizio del potere disciplinare del datore di lavoro possa essere sollecitato a seguito di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11868 del 9 giugno 2016
«In tema di licenziamento disciplinare, il principio della immutabilità della contestazione non impedisce al datore di lavoro, nei casi di sospensione del procedimento disciplinare per la contestuale pendenza del processo penale relativo ai...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 15986 del 1 agosto 2016
«In caso di licenziamento disciplinare, il datore di lavoro non è obbligato ad indicare i motivi di cui all'art. 2 della l. n. 604 del 1966, "ratione temporis" vigente, ove i fatti siano stati già portati a conoscenza del dipendente in occasione...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10688 del 3 maggio 2017
«In tema di licenziamenti per motivi disciplinari, non lede il principio di immediatezza, di cui all'art. 7 della l. n. 300 del 1970, il datore di lavoro che, prima di procedere alla contestazione disciplinare nei confronti del lavoratore disponga...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11540 del 15 giugno 2020
«In tema di licenziamento disciplinare, il principio di immutabilità della contestazione attiene al complesso degli elementi materiali connessi all'azione del dipendente e può dirsi violato solo ove venga adottato un provvedimento sanzionatorio che...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 22020 del 17 ottobre 2014
«In tema di divieto d'intermediazione di manodopera, ai sensi dell'art. 1, ultimo comma, della legge 23 ottobre 1960, n. 1369, nel testo vigente "ratione temporis", i lavoratori occupati in violazione sono alle dipendenze dell'appaltante o...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 12538 del 10 maggio 2019
«In tema di orario di lavoro, la prestazione lavorativa "eccedente", che supera di gran lunga i limiti previsti dalla legge e dalla contrattazione collettiva e si protrae per diversi anni, cagiona al lavoratore un danno da usura psico-fisica,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 8958 del 31 marzo 2021
«Il diritto soggettivo di astenersi dalla prestazione in occasione delle festività infrasettimanali è disponibile da parte del lavoratore, il quale può rinunciarvi in virtù di un accordo individuale con il datore di lavoro, il cui contenuto deve...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 29907 del 25 ottobre 2021
«Il diritto soggettivo di astenersi dalla prestazione in occasione delle festività infrasettimanali è disponibile da parte del lavoratore, il quale può rinunciarvi in virtù di un accordo individuale con il datore di lavoro, o di accordi sindacali...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 11697 del 17 giugno 2020
«In tema di licenziamento per giusta causa, le disposizioni dell'art. 5 st.lav., che vietano al datore di lavoro di svolgere accertamenti sulle infermità per malattia o infortunio del lavoratore dipendente e lo autorizzano a effettuare il controllo...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 438 del 13 gennaio 2021
«In caso di trasferimento di azienda o di un suo ramo, nel giudizio promosso dal lavoratore per affermare l'esistenza del rapporto lavorativo con il datore di lavoro cedente, e negare quello con il cessionario, non sussiste litisconsorzio...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 28368 del 15 ottobre 2021
«La condotta illecita extralavorativa è suscettibile di rilievo disciplinare poiché il lavoratore è tenuto non solo a fornire la prestazione richiesta ma anche, quale obbligo accessorio, a non porre in essere, fuori dall'ambito lavorativo,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 10475 del 15 aprile 2019
«Il Fondo di Garanzia istituito presso l'INPS per la corresponsione del t.f.r., nei casi di insolvenza del datore di lavoro fallito, è obbligato - nell'ipotesi di mutamento dell'inquadramento previdenziale da un settore (nella specie, quello...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 9790 del 26 maggio 2020
«Al fine di valutare la validità del patto di non concorrenza previsto dall'art. 2125 c.c., occorre osservare i seguenti criteri: a) il patto non deve necessariamente limitarsi alle mansioni espletate dal lavoratore nel corso del rapporto, ma può...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 23723 del 1 settembre 2021
«La previsione della risoluzione del patto di non concorrenza rimessa all'arbitrio del datore di lavoro concreta una clausola nulla per contrasto con norme imperative, atteso che la limitazione allo scioglimento dell'attività lavorativa deve essere...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 27578 del 14 dicembre 2005
«Alla stregua dell'art. 1 della legge 2 aprile 1958, n.339, l'elemento caratterizzante il rapporto di lavoro domestico è la prestazione finalizzata al funzionamento della vita familiare per soddisfare un bisogno personale del datore e non...»