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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 5574 del 8 marzo 2018
«La retrocessione dei beni espropriati attua, nel concorso delle condizioni previste dalla legge, un nuovo trasferimento di proprietà, con efficacia "ex nunc" del bene espropriato e non utilizzato dall'espropriante, in conseguenza dell'esercizio...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 16087 del 18 giugno 2018
«L'art. 1304, comma 1, c.c. si riferisce unicamente alla transazione che abbia ad oggetto l'intero debito, e non la sola quota del debitore con cui è stipulata, poiché è la comunanza dell'oggetto della transazione che comporta, in deroga al...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6558 del 18 marzo 2010
«...o di risoluzione per inadempimento, il giudice deve limitarsi a prendere atto dell'avvenuto esercizio di tale diritto potestativo da parte del recedente e condannarlo al pagamento del corrispettivo richiesto dalla controparte. (Rigetta, App.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 14515 del 28 maggio 2019
«La dichiarazione unilaterale recettizia di carattere negoziale che esprime la volontà di esercitare il diritto potestativo di riscatto nei confronti dell'acquirente di quota ereditaria, previsto dall'art. 732 c.c. a favore dei coeredi, può essere...»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 17463 del 17 giugno 2021
«L'eccezione di risoluzione del contratto per avveramento della condizione risolutiva, corrispondendo all'esercizio di un diritto potestativo, è un'eccezione in senso stretto, che il giudice non può rilevare d'ufficio, né la parte sollevare per la...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 28518 del 6 novembre 2019
«Nell'azione di disconoscimento della paternità, il mantenimento da parte del figlio disconosciuto del cognome paterno è espressione di un diritto potestativo e personalissimo che deve tradursi in una espressa domanda di accertamento da proporsi in...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 27088 del 6 ottobre 2021
«...di un'obbligazione. In tale caso, infatti, l'obbligo restitutorio ex art. 1458 c.c., nascente dalla risoluzione del contratto, è incompatibile con il diritto potestativo del proprietario di ritenere la costruzione avvalendosi dell'accessione.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2299 del 26 gennaio 2022
«In tema di comunione "pro indiviso" di beni immobili, sono irrilevanti i principi elaborati in materia di assemblea condominiale, sia in ragione della diversità delle regole afferenti alla convocazione e allo svolgimento dell'assemblea, sia della...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 6024 del 25 marzo 2016
«Il prezzo di vendita, con le variabili che lo determinano (quali quella della natura di pregio o meno dell'immobile), è un elemento esterno al diritto potestativo di accettazione, sia in relazione al diritto di opzione che di prelazione, e...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9550 del 18 aprile 2018
«...senza che rilevi il mero interesse della parte alla sua realizzazione, implicando il riconoscimento, in capo al contraente, di un diritto potestativo il cui mancato esercizio, successivamente al verificarsi dell'evento, dà vita a un nuovo negozio.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 23667 del 21 novembre 2016
«...opera in funzione meramente difensiva a fronte della contrapposta eccezione di risoluzione per avveramento della condizione stessa, la quale, invece, corrispondendo all'esercizio di un diritto potestativo, integra un' eccezione in senso stretto.»
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Cassazione civile, Sez. V, ordinanza n. 29485 del 21 ottobre 2021
«In materia di imposte sui redditi, all'esercizio del diritto potestativo di recesso dal contratto di appalto da parte del committente, ai sensi dell'art. 1671 c.c., consegue non solo lo scioglimento di tale contratto, ma anche quello del contratto...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 9810 del 13 aprile 2023
«Poiché nel nostro ordinamento le eccezioni in senso stretto, cioè quelle rilevabili soltanto ad istanza di parte, si identificano o in quelle per le quali la legge espressamente riservi il potere di rilevazione alla parte o in quelle in cui il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12370 del 3 giugno 2014
«Ne deriva che la violazione della clausola statutaria contenente un patto di prelazione comporta l'inopponibilità, nei confronti della società e dei soci titolari del diritto di prelazione, della cessione della partecipazione sociale, nonché...»