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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18948 del 1 settembre 2006
«La sentenza è costituita essenzialmente dal dispositivo e dalla motivazione che, nella loro intima compenetrazione, concorrono a formare la forza imperativa della decisione, con la conseguenza che, mancando l'uno o l'altra, la sentenza è affetta...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12292 del 5 ottobre 2001
«Oltre all'ipotesi espressamente prevista dall'art. 161, secondo comma, c.p.c. (mancanza della sottoscrizione del giudice), è possibile configurare altri casi di inesistenza della sentenza, tutte le volte che la stessa manchi di quel minimo di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 260 del 10 gennaio 2001
«In forza del principio della prevalenza della sostanza sulla forma, l'ordinanza che abbia il contenuto decisorio di una sentenza va qualificata come tale anche quando proprio una siffatta qualificazione comporti la sussistenza del vizio di cui...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 16045 del 21 dicembre 2000
«Il motivo di nullità della sentenza, costituito dal fatto che la decisione risulta pronunciata da un collegio giudicante diverso da quello dinanzi al quale si è svolta la discussione, è assimilabile a quello della mancata sottoscrizione della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1816 del 4 marzo 1999
«L'inesistenza giuridica della sentenza può esser fatta valere, oltreché (ed in ogni tempo) attraverso il rimedio dell'“actio nullitatis”, anche mediante gli ordinari mezzi di impugnazione, con la conseguenza che, in tale ultima ipotesi (e...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 272 del 15 gennaio 1996
«È nulla e non giuridicamente inesistente, a differenza della sentenza emessa a non iudice e di quella priva di sottoscrizione del giudice, la sentenza emessa dal giudice della controversia in violazione del fondamentale principio del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15746 del 13 dicembre 2001
«Il provvedimento collegiale con cui la Corte d'appello decida sul gravame proposto, ai sensi dell'art. 17 della legge 4 maggio 1983, n. 184, nei confronti della sentenza del tribunale per i minorenni resa sull'opposizione avverso il provvedimento...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14966 del 2 luglio 2007
«Sussiste un contrasto insanabile tra dispositivo e motivazione, che determina la nullità della sentenza, ai sensi degli artt. 156 e 360 n. 4 c.p.c., nel caso in cui il provvedimento risulti inidoneo a consentire l'individuazione del concreto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 17392 del 30 agosto 2004
«Il contrasto tra motivazione e dispositivo che dà luogo alla nullità della sentenza si deve ritenere configurabile solo se ed in quanto esso incida sulla idoneità del provvedimento, considerato complessivamente nella totalità delle sue componenti...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 300 del 11 gennaio 2001
«Nel rito del lavoro solo il contrasto insanabile tra dispositivo e motivazione determina la nullità della sentenza, da far valere mediante impugnazione, in difetto della quale prevale il dispositivo che, acquistando pubblicità con la lettura in...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14788 del 15 novembre 2000
«Non ricorre un'ipotesi di insanabile contrasto tra motivazione e dispositivo — e pertanto non si ha nullità della sentenza — nel caso in cui il giudice di secondo grado, rilevata una nullità che non dà luogo a rimessione al primo giudice e...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8946 del 4 luglio 2000
«Il contrasto tra motivazione e dispositivo il quale non consenta di individuare il concreto comando del giudice attraverso la valutazione di prevalenza di una delle contrastanti affermazioni contenute nella sentenza e neppure offre la possibilità...»
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Cassazione civile, sentenza n. 446 del 28 febbraio 1964
«La mancanza, nell'atto di citazione, della indicazione del giudice davanti al quale il convenuto deve comparire costituisce un caso di nullità assoluta rilevabile anche di ufficio e determinante la nullità di tutto il successivo procedimento...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10223 del 29 novembre 1994
«Non pregiudica la validità di un atto di citazione l'inesatta indicazione del nome del soggetto convenuto nella parte dell'atto relativa alla vocatio in iudicium, se il complessivo contenuto dell'atto e la sua notificazione all'effettivo convenuto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5157 del 1 giugno 1990
«La domanda formalmente proposta contro la ditta individuale deve ritenersi intentata contro la persona del suo titolare, in quanto la ditta non ha una soggettività giuridica diversa da quella di quest'ultimo, con il quale si identifica sotto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13328 del 30 giugno 2015
«Nei giudizi risarcitori la domanda deve descrivere in modo concreto i pregiudizi dei quali si chiede il ristoro, senza limitarsi a formule generiche, come la richiesta di risarcimento dei "danni subiti e subendi", perché tali domande, quando non...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17023 del 12 novembre 2003
«La declaratoria di nullità della citazione — nullità che si produce, ex art. 164, comma 4 c.p.c., solo quando il petitum sia stato del tutto omesso o sia assolutamente incerto — postula una valutazione da compiersi caso per caso, nel rispetto di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3911 del 19 marzo 2001
«La nullità della citazione (o del ricorso introduttivo di controversie di lavoro) per omessa determinazione dell'oggetto della domanda postula la totale omissione o la assoluta incertezza del petitum, inteso sotto il profilo formale del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12059 del 10 giugno 2015
«Qualora siano giudizialmente proposte più domande (nella specie, alcune alternative tra loro ed altre subordinate al mancato accoglimento delle prime), l'omessa indicazione della "causa petendi" per ciascuna di esse, anche in relazione alla...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4880 del 15 luglio 1983
«La parte può non indicare o indicare erroneamente la ragione giuridica che legittima la sua domanda, essendo riservato al giudice adito il potere-dovere di identificare la norma che giustifica l'accoglimento o il rigetto della domanda stessa,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1008 del 17 febbraio 1982
«L'art. 163, n. 5, c.p.c. nel disporre che l'atto di citazione deve contenere l'indicazione specifica dei mezzi di prova dei quali l'attore intende servirsi e, in particolare, dei documenti che offre in comunicazione, concerne i documenti attinenti...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15498 del 11 agosto 2004
«In tema di vizi dell'atto di citazione, affinché ricorra la causa di nullità prevista dall'art. 164, primo comma, c.p.c., deve aversi totale mancanza della data dell'udienza di comparizione davanti al giudice istruttore, a cui è equiparabile...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13652 del 22 luglio 2004
«In tema di nullità della citazione, la mancata, completa indicazione, da parte dell'attore, del giorno dell'udienza di comparizione con il contestuale invito al convenuto a costituirsi nel termine di 20 giorni prima dell'udienza ed a comparire...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7037 del 7 luglio 1999
«In caso di discordanza tra la copia e l'originale dell'atto di citazione, la prima prevale sul secondo, senza che sia necessario impugnare di falso la relata di notifica apposta su quest'ultimo, dovendosi garantire l'affidamento del destinatario...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7999 del 18 luglio 1991
«La mancante indicazione o l'assoluta incertezza della data della udienza di comparizione nelle copie notificate dell'atto di citazione (al quale va parificato l'atto con il quale, nel caso di mancata costituzione di entrambe le parti, dopo la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10741 del 25 maggio 2015
«Il giudice che accerti che una parte ha ritualmente ritirato, ex art. 169 cod. proc. civ., il proprio fascicolo, senza che poi risulti, al momento della decisione, nuovamente depositato o reperibile, non è tenuto, in difetto di annotazioni della...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1893 del 9 febbraio 2001
«In tema di notificazione di atti al difensore che eserciti fuori distretto, non può dichiararsi la nullità della notifica al procuratore costituito effettuata nel suo domicilio, ancorché non a mani proprie, invece che nel domicilio eletto nel...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9863 del 27 luglio 2000
«Il procuratore costituito è, ai sensi dell'articolo 170 c.p.c., il destinatario di tutte le comunicazioni e notificazioni dirette alla parte rappresentata; le stesse devono eseguirsi al domicilio eletto anche quando la relativa elezione sia...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12064 del 22 novembre 1995
«L'art. 82, comma 2, R.D. 22 gennaio 1934, n. 37 (applicabile anche dopo l'entrata in vigore dell'attuale codice di rito) stabilendo che se il procuratore che esercita il proprio ufficio in un giudizio svolgentesi fuori della circoscrizione del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4549 del 26 agosto 1985
«Per il principio della translatio iudici, con la declinatoria di competenza il rapporto processuale sorto dinanzi al giudice incompetente resta in vita nella pienezza dei suoi effetti e continua, in forza della domanda originaria, dinanzi a quello...»