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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 26300 del 10 giugno 2004
«Il reato di truffa non è assorbito da quello di indebita utilizzazione, a fine di profitto proprio o altrui, da parte di chi non ne sia titolare, di carte di credito o analoghi strumenti di prelievo o pagamento (art. 12 D.L. 12 maggio 1991 n. 143,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 610 del 4 aprile 1995
«Le norme di cui all'art. 640 c.p. (truffa) e 12 della L. 5 luglio 1991, n. 197 (indebita utilizzazione o falsificazione di carte di credito o di pagamento) non costituiscono un'ipotesi di concorso apparente, né di reato complesso, bensì di...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 39314 del 9 ottobre 2009
«La condotta di chi, inducendo in errore il giudice in un processo civile o amministrativo mediante artifici o raggiri, ottenga una decisione favorevole non integra il reato di truffa, per difetto dell'elemento costitutivo dell'atto di disposizione...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3135 del 22 gennaio 2003
«La cosiddetta truffa processuale consistente nel fatto di chi, inducendo in errore il giudice in un processo civile o amministrativo mediante artifici o raggiri, ottenga una decisione favorevole non integra il reato di cui all'art. 640 c.p., in...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 41405 del 23 novembre 2010
«Integra il delitto di tentata truffa la condotta posta in essere dal soggetto che abbia formulato sotto falso nome una proposta contrattuale di acquisto di un bene, accompagnandola con una conferma scritta dell'ordinativo trasmessa via fax al...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 39077 del 15 ottobre 2003
«Integra gli estremi del delitto tentato di truffa (articoli 56 e 640 c.p.), la condotta del pubblico dipendente che attesti falsamente la propria presenza nel luogo di lavoro facendo timbrare da altri il proprio cartellino elettronico nel sistema...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 37409 del 17 ottobre 2001
«Non integra il delitto di tentata truffa la condotta costituita dalla produzione di falsa documentazione a sostegno di un ricorso al prefetto avverso l'ordinanza-ingiunzione di pagamento di una sanzione amministrativa per violazione delle norme...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 12604 del 18 marzo 2013
«Non integra il reato di truffa la condotta di chi consegni alcuni assegni postdatati in pagamento di lavorazioni su alcuni gioielli e, successivamente, presenti denuncia di furto dei titoli, dal momento che la condotta fraudolenta, consistita...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 36891 del 13 ottobre 2011
«Integra il reato di truffa la condotta dell'avvocato che, approfittando del rapporto fiduciario e dell'estraneità alle questioni giuridiche della persona offesa, proponga e faccia sottoscrivere al proprio assistito - nella specie all'esito di un...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 17106 del 3 maggio 2011
«Non integra il reato di patrocinio infedele l'avvocato che assuma l'incarico di dare inizio ad una controversia giudiziale e, ricevuta l'anticipazione sui compensi, non dia corso al contenzioso contravvenendo al dovere assunto con l'accettazione...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 35608 del 26 settembre 2007
«Non integra il delitto di truffa, per carenza degli elementi tipici degli artifici o raggiri, la condotta del creditore che richieda ed ottenga l'emissione di un decreto ingiuntivo sulla base di un diritto di credito già soddisfatto.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 26289 del 6 luglio 2007
«Integra il delitto di truffa, per la presenza di raggiri finalizzati ad evitare il pagamento del pedaggio, la condotta di chi transita con l'autovettura attraverso il varco autostradale riservato ai possessori di tessera Viacard pur essendo...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 34179 del 12 ottobre 2006
«Non integra il tentativo di truffa, per difetto dell'elemento del danno patrimoniale, l'apposizione sul parabrezza dell'automezzo di un certificato assicurativo falso, posto che tale condotta è limitata ad eludere l'accertamento di infrazioni...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 38549 del 20 ottobre 2005
«Non integra il delitto di truffa, per mancanza di artifici o raggiri, la condotta del debitore che adempia consegnando, con la contestuale promessa di risarcire eventuali danni in caso di insolvibilità del traente, per girata al creditore, al...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1910 del 21 gennaio 2005
«Integra il reato di truffa aggravata (art. 640, comma secondo, n. 2 c.p.) la condotta del soggetto che, sfruttando la notorietà creatasi di mago o guaritore, ingeneri nelle persone offese il pericolo immaginario dell'avveramento di gravi malattie...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 38333 del 24 ottobre 2001
«Non integra il reato di truffa la condotta del medico il quale effettui visite mediche ovvero rilasci certificazioni o prescrizioni sanitarie su ricettari intestati ad altro medico convenzionato con il servizio sanitario nazionale, se non risulta...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 35197 del 21 agosto 2013
«La condotta del reato di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche può essere integrata anche da fatti consistenti in una "immutatio veri" di per sé non costituente il reato di falso. (Nel caso di specie la Corte ha reputato...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 11831 del 15 ottobre 1999
«In materia di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche (art. 640 bis c.p.), l'elemento specializzante rispetto al reato di truffa è costituito dall'oggetto materiale della frode, cioè da ogni attribuzione economica agevolata...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4731 del 31 gennaio 2000
«In tema di condizioni per la riabilitazione, mentre, da un lato, la impossibilità di adempiere le obbligazioni civili derivanti dal reato non va intesa in senso restrittivo e cioè come conseguenza della sola impossidenza economica (ma ricomprende...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5656 del 8 febbraio 2007
«Il reato di truffa aggravata ed il reato di frode fiscale (emissione e utilizzazione di fatture per operazioni inesistenti) sono in rapporto di specialità, perché l'uno si connota per l'evento di danno, consistente nel conseguimento di un indebito...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 26919 del 20 luglio 2005
«Non è configurabile il reato di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato (art. 316 ter c.p.), né quello di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche (art. 640 bis c.p.), nella condotta dell'agente che renda...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 41480 del 31 ottobre 2003
«Il reato di cui all'art. 316 ter c.p. si configura nell'ipotesi di indebita percezione di erogazioni pubbliche conseguita dal mero utilizzatore o presentatore di documenti o dichiarazioni falsi o contenenti attestazioni contra verum circa la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 39761 del 21 ottobre 2003
«Integra il reato di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, di altri Enti pubblici o delle Comunità europee, previsto dall'art. 316 ter c.p., e non quello di cui all'art. 640 bis c.p. (truffa aggravata per il conseguimento di...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 14817 del 28 marzo 2003
«Sussiste rapporto di specialità tra l'ipotesi di reato di cui all'art. 316 ter (indebita percezione di erogazioni in danno dello Stato, introdotto dall'art. 4 della L. 29 settembre 2000, n. 300) e il delitto di truffa aggravata per il...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 23083 del 14 giugno 2002
«Il reato di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, di altri enti pubblici o delle Comunità europee, previsto dall'art. 316 ter c.p., con l'espressa salvezza dell'eventualità che il fatto costituisca il più grave reato di cui...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 21083 del 5 maggio 2004
«In tema di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche (art. 640 bis c.p.), integrano gli artifici e raggiri, idonei ad indurre in inganno l'ente erogatore, le false dichiarazioni del privato - che richieda alla Regione un...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 13475 del 22 marzo 2013
«Integra il reato di frode informatica, nelle forme dell'intervento senza diritto su dati e informazioni contenuti in un sistema informatico, oltre che quello di accesso abusivo ad un sistema informatico, la condotta del dipendente dell'Agenzia...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 46903 del 20 dicembre 2011
«Non integra il reato di insolvenza fraudolenta la condotta di colui che assume un'obbligazione con la riserva mentale di non adempiere per causa diversa dallo stato di insolvenza. (Nella specie l'imputato non pagava le cambiali, tranne la prima,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 34192 del 12 ottobre 2006
«Ai fini della sussistenza del reato di insolvenza fraudolenta, la condotta di chi tiene il creditore all'oscuro del proprio stato di insolvenza al momento di contrarre l'obbligazione assume rilievo quando sia legata al preordinato proposito di non...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 14674 del 16 aprile 2010
«Non integra il delitto di insolvenza fraudolenta la condotta di colui che, trattenendo la caparra ricevuta dall'acquirente, non adempie l'obbligo di vendere assunto sulla base di un contratto preliminare di compravendita, la cui stipula può...»