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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 17092 del 8 ottobre 2012
«In tema di sicurezza sul lavoro, le prestazioni del Fondo vittime dell'amianto di cui all'art. 1, comma 241 e seguenti, della legge n. 244 del 2007, ai sensi del comma 242, non escludono e si cumulano alle prestazioni diverse dovute in favore dei...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 17328 del 11 ottobre 2012
«Poiché la novazione oggettiva si configura come un contratto estintivo e costitutivo di obbligazioni, caratterizzato dalla volontà di far sorgere un nuovo rapporto obbligatorio in sostituzione di quello precedente con nuove ed autonome situazioni...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 20301 del 20 novembre 2012
«Il contratto di appalto avente ad oggetto la costruzione di un'opera senza la prescritta concessione edilizia è nullo per illiceità dell'oggetto e la nullità impedisce al contratto di produrre i suoi effetti sin dall'origine, senza che rilevi...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8172 del 4 aprile 2013
«La norma dell'art. 1359 cod. civ., secondo cui la condizione si considera avverata qualora sia mancata per causa imputabile alla parte che aveva interesse contrario all'avveramento di essa, trova applicazione nella sola ipotesi di condizione...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12781 del 23 luglio 2012
«Per il principio di relatività dell'efficacia del contratto, accolto dall'art. 1372 c.c., la conciliazione giudiziale di una controversia attinente al rapporto di lavoro vincola solo gli stipulanti. (Nella specie, in applicazione dell'enunciato...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6009 del 17 aprile 2012
«In tema di appalto, qualora il committente, rilevata l'esistenza di vizi nell'opera, non ne pretenda l'eliminazione diretta da parte dell'esecutore del lavoro, chiedendo, invece, il risarcimento del danno per l'inesatto adempimento, il credito...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8016 del 21 maggio 2012
«L'appaltatore, dovendo assolvere al proprio dovere di osservare i criteri generali della tecnica relativi al particolare lavoro affidatogli, è obbligato a controllare, nei limiti delle sue cognizioni, la bontà del progetto o delle istruzioni...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10439 del 22 giugno 2012
«La disposizione dell'art. 1676 c.c. - in base alla quale i dipendenti dell'appaltatore hanno azione diretta verso il committente, fino a concorrenza del debito del committente verso l'appaltatore, per conseguire quanto loro dovuto per l'attività...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10649 del 26 giugno 2012
«In materia di infortuni sul lavoro, il diritto di surrogazione dell'ente gestore dell'assicurazione sociale, in linea generale, è regolato esclusivamente dall'art. 1916 c.c., a norma del quale solo l'assicuratore che abbia pagato l'indennità è...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 22898 del 13 dicembre 2012
«La responsabilità del custode di cui all'art. 2051 cod. civ,. è esclusa dal comportamento imprudente della vittima che, pur potendo prevedere con l'ordinaria diligenza una situazione di pericolo dipendente dalla cosa altrui, vi si esponga...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3704 del 9 marzo 2012
«In tema di azione di regresso dell'INAIL nei confronti del datore di lavoro responsabile dell'infortunio sul lavoro subito dal dipendente assicurato, le variazioni di ammontare del credito dell'INAIL conseguenti alle variazioni quantitative della...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7471 del 14 maggio 2012
«Il danno non patrimoniale, anche nel caso di lesione di diritti inviolabili, quale il diritto alla libera manifestazione del pensiero, non può mai ritenersi "in re ipsa", ma va debitamente allegato e provato da chi lo invoca, anche attraverso il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3718 del 9 marzo 2012
«Quando la risarcibilità del danno non patrimoniale è espressamente prevista dalla legge (come nel caso di illecito costituente reato), essa prescinde dal rilievo, costituzionale o meno, del diritto leso (nella specie, la S.C. ha ritenuto corretta...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 908 del 16 gennaio 2013
«La lesione della capacità lavorativa generica, consistente nella idoneità a svolgere un lavoro anche diverso dal proprio, ma confacente alle proprie attitudini, costituisce un danno patrimoniale, che non è affatto necessariamente ricompreso nel...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10819 del 8 maggio 2013
«In tema di responsabilità datoriale per infortunio sul lavoro, l'art. 2087 cod. civ. impone all'imprenditore di adottare non soltanto le misure tassativamente prescritte dalla legge in relazione al tipo di attività esercitata, le quali...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1994 del 13 febbraio 2012
«Il datore di lavoro, in caso di violazione delle norme poste a tutela dell'integrità fisica del lavoratore, è interamente responsabile dell'infortunio che ne sia conseguito e non può invocare il concorso di colpa del danneggiato, avendo egli il...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2038 del 29 gennaio 2013
«L'art. 2087 c.c. non configura un'ipotesi di responsabilità oggettiva, in quanto la responsabilità del datore di lavoro va collegata alla violazione degli obblighi di comportamento imposti da norme di legge o suggeriti dalle conoscenze...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13956 del 3 agosto 2012
«La responsabilità dell'imprenditore ex art. 2087 c.c. non configura un'ipotesi di responsabilità oggettiva, ma non è circoscritta alla violazione di regole d'esperienza o di regole tecniche preesistenti e collaudate, sanzionando anche, alla luce...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 14375 del 10 agosto 2012
«Nel caso in cui il datore di lavoro non adotti, a norma dell'art. 2087 c.c., tutte le misure necessarie a tutelare l'integrità fisica e le condizioni di salute dei prestatori di lavoro, il lavoratore ha - in linea di principio - la facoltà di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5886 del 13 aprile 2012
«In caso di prestazioni che, per la loro natura intellettuale, mal si adattano ad essere eseguite sotto la direzione del datore di lavoro e con una continuità regolare, anche negli orari, ai fini della qualificazione del rapporto come subordinato...»
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Cassazione civile, Sez. VI-1, ordinanza n. 10396 del 3 maggio 2013
«Non è configurabile un rapporto di lavoro subordinato del componente del consiglio di amministrazione di una società a responsabilità limitata quando - secondo l'accertamento del giudice di merito, insindacabile in cassazione se sorretto da...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 15100 del 10 settembre 2012
«In tema di lavoro con patto di prova, l'art. 2096 c.c. - secondo il quale, scaduto il termine di durata della prova, ciascuna parte può recedere dal rapporto, divenendo in caso contrario definitiva l'assunzione - si riferisce al caso in cui, alla...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4573 del 22 marzo 2012
«Il decorso di un periodo di prova determinato nella misura di un complessivo arco temporale, mentre non è sospeso dalla mancata prestazione lavorativa inerente al normale svolgimento del rapporto, quali i riposi settimanali e le festività, deve...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10440 del 22 giugno 2012
«Nel lavoro subordinato, il patto di prova tutela l'interesse di entrambe le parti del rapporto a sperimentarne la convenienza, dovendosi ritenere l'illegittimità del fatto ove la suddetta verifica sia già intervenuta, con esito positivo, per le...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 17353 del 11 ottobre 2012
«Dal mancato godimento delle ferie - una volta divenuto impossibile per il datore di lavoro, anche senza sua colpa, adempiere l'obbligo di consentirne la fruizione - deriva il diritto del lavoratore al pagamento dell'indennità sostitutiva, che ha...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1415 del 31 gennaio 2012
«In tema di determinazione della giusta retribuzione, i contratti collettivi di lavoro costituiscono solo possibili parametri orientativi, e, poiché non esiste nell'ordinamento un criterio legale di scelta in ipotesi di plurime fonti collettive, il...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 16636 del 1 ottobre 2012
«Nella nozione di retribuzione deve farsi rientrare qualsiasi utilità corrisposta al lavoratore dipendente che proviene dal datore di lavoro se causalmente collegata al rapporto di lavoro, anche ove si tratti di somme materialmente erogate da un...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5595 del 6 aprile 2012
«In tema di retribuzione nel lavoro subordinato, ai fini della determinazione della base di calcolo degli istituti indiretti (mensilità aggiuntive, ferie, malattia e infortunio), non vige nell'ordinamento un principio di onnicomprensività, sicché...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5780 del 12 aprile 2012
«Il rifiuto preventivo espresso dal lavoratore contro un eventuale trasferimento, pur in presenza delle ragioni tecniche, organizzative e produttive, che ne avrebbero giustificato l'adozione, non autorizza il datore di lavoro a privare il...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 7963 del 18 maggio 2012
«In tema di mansioni, il comportamento del datore di lavoro che lascia in condizione di inattività il dipendente non solo viola l'art. 2103 c.c., ma è al tempo stesso lesivo del fondamentale diritto al lavoro, inteso soprattutto come mezzo di...»