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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 14436 del 6 novembre 2000
«Nell'ambito del rapporto di agenzia, all'autonomia delle parti è dato di derogare convenzionalmente alla disciplina legale del recesso, anche riguardo al preavviso, come può avvenire in generale per i rapporti contrattuali a durata indeterminata...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10566 del 27 ottobre 1997
«Nel rapporto di agenzia, nel caso in cui, a seguito del recesso dell'impresa mandante, il periodo di preavviso sia in parte lavorato e in parte sostituito dalla relativa indennità, è fornita di motivazione conforme alla legge (art. 1750, comma...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4708 del 25 febbraio 2011
«In tema di opposizione allo stato passivo del fallimento, anche nella disciplina prevista dal d.l.vo n. 169 del 2007 (come nel regime intermedio, successivo al d.l.vo n. 5 del 2006), per la produzione di documenti a sostegno dell'istanza di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 16772 del 17 luglio 2009
«In tema di rapporto di agenzia, non integra gli estremi del vizio di motivazione la decisione del giudice di merito che, nel valutare la gravità dell'inadempimento contestato all'agente, ai sensi dell'art. 1751, secondo comma, c.c., con...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6481 del 17 marzo 2009
«L'indennità di fine rapporto accordata all'agente dall'art. 1751 cod. civ. (nel testo anteriore alle modifiche apportate dal d.lgs. 10 settembre 1991, n. 303) è dovuta anche nel caso di rapporto a tempo determinato contenente una clausola di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3196 del 14 febbraio 2006
«Allo scioglimento del contratto, la relativa indennità prevista in favore dell'agente dall'art. 1751 c.c. spetta anche al subagente, in virtù dei sostanziali vantaggi che il preponente-agente continua a ricevere dagli affari procuratigli anche...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12223 del 29 dicembre 1990
«In caso di risoluzione del rapporto di agenzia, mentre non spetta all'agente l'indennità sostitutiva di clientela ove il rapporto sia cessato per volontà ed iniziativa dell'agente, invece compete in ogni caso all'agente, a norma dell'art. 1751...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 23966 del 22 settembre 2008
«In tema di cessazione del rapporto di agenzia, l'articolo 17 della direttiva n.86/653/ CEE, relativa al coordinamento dei diritti degli Stati membri concernenti gli agenti commerciali indipendenti, deve essere interpretato, alla luce della...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4056 del 19 febbraio 2008
«A seguito della sentenza, della Corte di Giustizia delle Comunità Europee, 23 marzo 2006, in causa C465/04, interpretativa degli artt. 17 e 19 della direttiva 86/653, ai fini della quantificazione dell'indennità di cessazione del rapporto...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 20725 del 3 ottobre 2007
«In tema di rapporto di agenzia, in relazione alla indennità sostitutiva di preavviso cui può aver diritto l'agente in caso di recesso del preponente, le somme aggiuntive di cui all'art. 12 bis dell'A.E.C. del 1994 si determinano, in...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11003 del 8 novembre 1997
«È nulla - per indeterminatezza dell'oggetto (ex artt. 1346 e 1418 c.c.) - la clausola di un contratto di agenzia che preveda che il preponente possa unilateralmente, con il solo onere del preavviso, modificare le tariffe provvigionali, salva la...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 16347 del 24 luglio 2007
«In relazione ai criteri di quantificazione dell'indennità in caso di cessazione del rapporto di agenzia, l'art. 17 della direttiva 86/653/CEE del Consiglio del 18 dicembre 1986, relativa al coordinamento del diritto degli Stati membri concernenti...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 21301 del 3 ottobre 2006
«In tema di determinazione dell'indennità dovuta all'agente commerciale alla cessazione del rapporto, la disciplina dettata dall'art. 1751, c.c. può essere derogata soltanto in meglio dalla contrattazione collettiva e, nel caso in cui l'agente...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11189 del 29 luglio 2002
«La disciplina legale dell'indennità dovuta all'agente, in caso di. cessazione del rapporto, a norma dell'art. 1751 c.c. (nel testo introdotto dal D.L.vo n. 303 del 1991 e dal D.L.vo n. 65 del 1999, per dare attuazione alle direttive comunitarie in...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5827 del 22 aprile 2002
«In tema di rapporto di agenzia, anche per il sub-agente — la cui posizione soggettiva si differenzia da quella dell'agente esclusivamente perché nei suoi confronti è un agente ad assumere il ruolo di preponente — vale la regola secondo cui, anche...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 22859 del 30 ottobre 2007
«Ai sensi dell'art. 9, comma 2, legge 3 febbraio 1989, chi poteva esercitare l'attività di mediazione prima dell'entrata in vigore della stessa legge, perché iscritto nei ruoli di cui all'art. 2 della legge n. 253 del 1958, doveva, essere iscritto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8374 del 7 aprile 2009
«In tema di mediazione, il mediatore deve comportarsi in modo da non ingenerare equivoci sulla veridicità delle notizie rilevanti per la conclusione dell'affare, non potendo limitarsi a riferirle senza averne controllato la rispondenza a realtà,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 25260 del 16 ottobre 2008
«È configurabile il diritto alla provvigione del mediatore per l'attività di mediazione prestata in favore di una delle parti contraenti quando egli sia stato contemporaneamente procacciatore d'affari dell'altro contraente. Infatti, se è vero che,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17628 del 11 dicembre 2002
«Accanto al rapporto di mediazione «tipico» è configurabile un rapporto di mediazione «atipico» a favore di un terzo, che ricorre allorché l'attività intermediatrice sia svolta in favore di un soggetto diverso da colui il quale ha conferito il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 23842 del 18 settembre 2008
«Il diritto del mediatore alla provvigione, ai sensi dell'art. 1754 cod. civ., nasce sulla sola base della conclusione di un affare e a condizione che quest'ultimo risulti in rapporto causale con l'attività svolta dal mediatore, il quale potrà...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6959 del 26 maggio 2000
«Ai sensi dell'art. 1754 c.c., carattere essenziale della figura giuridica del mediatore è la sua imparzialità, intesa come assenza di ogni vincolo di mandato, di prestazione d'opera, di preposizione institoria e di qualsiasi altro rapporto che...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1231 del 4 febbraio 2000
«Colui che agisce in rappresentanza di una delle parti nella conclusione di un negozio non può pretendere la provvigione, assumendo di avere svolto anche attività di mediazione, né dalla parte rappresentata, perché ad essa legato da un rapporto di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5766 del 17 marzo 2005
«In caso di pluralità di mediatori, che abbiano operato simultaneamente e di comune intesa alla conclusione dell'affare, ovvero abbiano agito successivamente in modo autonomo ma giovandosi l'uno dell'utile apporto degli altri con contributo di tipo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9350 del 3 settembre 1991
«In assenza di un divieto della legge, è ammissibile con riguardo all'autonomia negoziale la submediazione, cioè un rapporto di mediazione corrente tra il mediatore già incaricato ed un terzo, cui sia deferito dal primo l'incarico afferente alla...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14582 del 22 giugno 2007
«È configurabile il diritto alla provvigione del mediatore per l'attività di mediazione prestata in favore di una delle parti contraenti quando egli sia stato contemporaneamente procacciatore d'affari dell'altro contraente. Infatti, se è vero che,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6814 del 21 luglio 1994
«La mediazione presuppone la volontà delle parti di avvalersi dell'opera del mediatore con la conseguenza che il rapporto, ed il diritto alla provvigione, non sorge nei confronti della parte che non è stata posta in grado di conoscere l'opera di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 21836 del 25 ottobre 2010
«In tema di mediazione, costituisce affare, ai sensi dell'art. 1754 c.c., al fine del riconoscimento del diritto del mediatore alla provvigione, qualsiasi operazione di natura economica generatrice di un rapporto obbligatorio tra due parti. Tale...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11467 del 6 settembre 2001
«L'affare, la cui conclusione per effetto dell'intervento del mediatore genera il diritto di quest'ultimo alla provvigione, deve intendersi in senso generico ed empirico, come qualsiasi operazione di natura economica generatrice di un rapporto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4111 del 22 marzo 2001
«In tema di contratto di mediazione, il diritto del mediatore alla provvigione resta insensibile alle vicende successive alla stipula, riguardanti sia lo stesso contratto, sia il rapporto da esso generato, salvo che le parti, nell'ambito della loro...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7400 del 16 giugno 1992
«Per «conclusione dell'affare», dalla quale a norma dell'art. 1755 c.c. sorge il diritto alla provvigione del mediatore e con la quale coincide ex art. 2935 il dies a quo della relativa prescrizione, deve intendersi il compimento di...»