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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 287 del 13 gennaio 2015
«In tema di danno da insidia stradale, quanto più la situazione di pericolo connessa alla struttura o alle pertinenze della strada pubblica è suscettibile di essere prevista e superata dall'utente-danneggiato con l'adozione di normali cautele,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7685 del 16 aprile 2015
«In tema di sinistro stradale con pluralità di danneggiati, l'art. 140, comma 4, del D.L.vo 7 settembre 2005, n. 209, ha natura di norma processuale poiché introduce una ipotesi di litisconsorzio necessario, sicché, in difetto di espressa...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9320 del 8 maggio 2015
«In materia di responsabilità civile, il principio della "omnicomprensività" della liquidazione del danno non patrimoniale comporta l'impossibilità di duplicazioni risarcitorie del medesimo pregiudizio, ma non esclude, in caso di illecito...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18770 del 26 settembre 2016
«In tema di consulenza tecnica d'ufficio, anche quando questa sia percipiente, ossia disposta per l'acquisizione di dati la cui valutazione sia poi rimessa all'ausiliario, quest'ultimo non può avvalersi, per la formazione del suo parere, di...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 19053 del 28 settembre 2016
«In tema di danni da circolazione stradale, ove due soggetti, rimasti danneggiati nello stesso sinistro, introducano distinte domande risarcitorie, l'una davanti al giudice di pace (in quanto rientrante nella sua competenza per materia con limite...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 24234 del 29 novembre 2016
«In tema di compensazione delle spese processuali, ricorrono gravi ed eccezionali ragioni, ai sensi dell'art. 92, comma 2, c.p.c. (nella formulazione introdotta dalla L. n. 69 del 2009, "ratione temporis" applicabile), quando la decisione sia stata...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8647 del 3 maggio 2016
«Il principio di non contestazione opera, indifferentemente, nei confronti del convenuto, come dell'attore. (In applicazione di tale principio, la S.C. ha confermato la decisione con cui il giudice di merito, preso atto che - in un giudizio...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4093 del 5 maggio 1981
«Il carattere sussidiario della figura criminosa prevista dall'art. 610 c.p. non implica che sia escluso in ogni caso il concorso della violenza privata con altri reati ma solo che il concorso non opera quando la violenza privata sia assorbita da...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 11997 del 17 dicembre 1982
«La caduta di un fulmine, mentre un temporale è in atto, è un fatto del tutto prevedibile e pertanto non costituisce caso fortuito. (Fattispecie in tema di omicidio colposo e lesioni da incidente stradale causato da abbagliamento da fulmine di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6151 del 24 giugno 1982
«I reati di violenza privata e sequestro di persona, pur avendo in comune l'evento materiale della costrizione, si differenziano tra loro per la diversa incidenza della violenza o minaccia sulla libertà del soggetto passivo. Nella violenza privata...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7062 del 5 luglio 1986
«Per configurarsi il tentativo di rapina, non è sufficiente che l'attività dell'agente sia virtualmente idonea a produrre l'impossessamento della cosa mobile altrui mediante violenza o minaccia e che la direzione degli atti sia univoca, ma è...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7860 del 30 giugno 1987
«Sussiste il delitto consumato, e non tentato, di violenza privata nel caso in cui i soggetti agenti, nel corso di una manifestazione pacifista, ostacolino — sdraiandosi con i loro corpi sulla sede stradale — l'accesso ad uno stabilimento militare,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 13035 del 2 ottobre 1989
«In tema di disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone, il concetto di rumore ha un valore naturalistico e non giuridico: non possono, insomma, considerarsi rumorosi un atto ovvero un'azione soltanto perché producono vibrazioni sonore,...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 13078 del 3 ottobre 1989
«In tema di circolazione stradale, risponde del delitto di violenza privata il conducente che compie deliberati atti emulativi tali da interferire (consistentemente) nella condotta di guida di altro utente della strada, costringendolo a...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 11908 del 22 novembre 1991
«L'attenuante di cui all'art. 114 c.p. può essere concessa nei delitti colposi solo nel caso di cooperazione colposa ex art. 113 c.p., e non anche nella fattispecie del tutto diversa del concorso causale di condotte colpose ipotizzabili...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2787 del 7 luglio 1992
«Non può dirsi emanato per ragioni di giustizia, ma rientra fra quelli emanati per ragione di sicurezza pubblica, con conseguente configurabilità comunque, in caso di inosservanza, della contravvenzione di cui all'art. 650 c.p., il provvedimento...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2850 del 16 marzo 1992
«Il reato di violenza privata non necessariamente è assorbito in quello di sequestro di persona, dal quale, invece, si può differenziare per la diversità della condotta tenuta dagli imputati con riferimento alla diversità dei beni tutelati dalle...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7955 del 10 luglio 1992
«Deve considerarsi come provvedimento legalmente dato per ragioni, lato sensu, di giustizia (con conseguente configurabilità, in caso di inosservanza, della contravvenzione di cui all'art. 650 c.p.), quello con il quale, in sede di notifica,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1349 del 19 maggio 1993
«A seguito dell'entrata in vigore del nuovo codice della strada, l'inottemperanza all'ordine, impartito al conducente di autovettura sorpreso alla guida senza la patente, di esibirla entro cinque giorni all'autorità di polizia — già considerata...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1311 del 4 febbraio 1994
«Le norme di comportamento dettate dal codice stradale tutelano in generale oltre che il traffico in atto, la possibilità di utilizzo della rete viaria da parte di tutti i cittadini, e così anche dei singoli proprietari frontisti, che,...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 100 del 5 gennaio 1996
«Per la cooperazione colposa non è necessario un preventivo accordo tra i soggetti. (Nella fattispecie, in cui i due imputati avevano gareggiato in velocità, la Suprema Corte ha precisato che la gara poteva essere nata anche estemporaneamente sulla...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2482 del 27 agosto 1999
«Poiché le pronunce sulle istanze di revoca o modifica della misura cautelare applicata all'estradando fanno parte del procedimento finalizzato all'estradizione e sono espressione della «competenza accessoria» del giudice che su questa deve...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 12341 del 29 novembre 2000
«In tema di rapina impropria, il requisito dell'immediatezza della violenza o della minaccia indicato nell'art. 628, comma 2, c.p. non deve essere inteso in senso rigorosamente letterale, e cioè, nel senso che la violenza o la minaccia debbano...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 21228 del 24 maggio 2001
«È ravvisabile il delitto di violenza privata, pur dopo la parziale depenalizzazione del reato di cui all'art. 1 D.L.vo 22 gennaio 1948, n. 66, disposta dal decreto legislativo 30 dicembre 1999, n. 507 (che ha trasformato in illecito amministrativo...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 35135 del 27 settembre 2001
«In tema di risarcimento del danno cagionato dal reato, gli affidatari di un minore rimasto vittima di un incidente stradale sono legittimati a costituirsi parte civile nel procedimento penale allorché il rapporto di affidamento, al momento del...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 32001 del 26 settembre 2002
«Integra il reato di violenza privata la condotta del conducente di autoveicolo il quale compia deliberatamente manovre insidiose al fine di interferire con la condotta di guida di altro utente della strada, realizzando così una privazione della...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 33300 del 4 ottobre 2002
«Tra il reato di lesioni colpose a seguito di incidente stradale e quelli di omissione dell'obbligo di fermata e di soccorso alle persone rimaste (art. 189, commi 6 e 7, c.s.), non è possibile ritenere sussistente la continuazione, giacché la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 23824 del 29 maggio 2003
«L'inottemperanza del conducente di un veicolo all'invito a fermarsi da parte di un agente in servizio di polizia stradale integra gli estremi dell'illecito amministrativo previsto dall'art. 192 comma 1 c.s., dovendo escludersi l'applicabilità...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 17664 del 16 aprile 2004
«In tema di delitti contro l'onore, non integra il reato di ingiuria (art. 594 c.p.) l'espressione «sei un ladro di strade» pronunciata nel contesto di una controversia sorta per l'uso di una strada e volta a sottolineare lo ius excludendi...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3969 del 2 febbraio 2004
«L'inottemperanza all'ordine dato da un agente della polizia municipale di rimuovere l'autovettura parcheggiata che intralcia la circolazione stradale, determinando una situazione di pericolo, configura la contravvenzione di cui all'art. 650 c.p.»