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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 45818 del 23 novembre 2012
«La mancata sottoscrizione del decreto di citazione a giudizio da parte dell'ausiliario del pubblico ministero costituisce mera irregolarità e non comporta alcuna nullità, in quanto non é espressamente prevista dall'art. 552, comma secondo, c.p.p....»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 26630 del 12 luglio 2002
«Non è causa di nullità la mancata indicazione, nel decreto di citazione a giudizio emesso ai sensi dell'art. 552 c.p.p., della sezione dell'organo giudicante davanti alla quale il giudizio dev'essere tenuto.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1378 del 7 aprile 1995
«È da considerarsi abnorme la decisione con la quale il Gip presso la pretura, a fronte della richiesta del P.M. di emettere decreto di archiviazione per essere ignoti gli autori del reato, invece di adottare alcuno dei provvedimenti che il codice...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 25227 del 21 giugno 2001
«In tema di successione di leggi penali nel tempo, la disciplina applicabile all'opposizione al decreto penale di condanna e al conseguente giudizio deve essere individuata con riferimento alla legge vigente al momento della presentazione...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3136 del 10 luglio 1997
«Il momento attributivo della competenza in relazione agli atti urgenti tra il Gip della pretura e il pretore deve essere stabilito con riferimento alla trasmissione materiale del fascicolo e del decreto nella cancelleria del pretore.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5303 del 16 novembre 1996
«Una volta emesso dal P.M., a norma dell'art. 560 c.p.p., il decreto di citazione per il giudizio abbreviato, non è più ammissibile la regressione del processo con la restituzione degli atti al P.M., tranne che siano riscontrate dal giudice che...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4530 del 9 aprile 1999
«In caso di trasformazione del rito abbreviato, se il giudice ritiene di non poter decidere allo stato degli atti, non è necessaria l'emanazione di un nuovo decreto di citazione a giudizio se la data dell'udienza fissata nel decreto di citazione...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 12576 del 19 dicembre 1994
«A norma dell'art. 71 R.D. 30 gennaio 1941, n. 12 sull'ordinamento giudiziario, ai vice procuratori onorari addetti alle Procure della Repubblica presso le Preture circondariali sono attribuite non già le funzioni di carattere generale che...»
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Cassazione penale, Sez. VI, ordinanza n. 889 del 28 maggio 1996
«Non può proporsi, da parte dei soggetti indicati nell'art. 572 comma 1 c.p.p. (richiesta della parte civile o della persona offesa), ricorso per cassazione avverso il decreto motivato emesso dal pubblico ministero di non proposizione di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 22038 del 20 maggio 2003
«In tema di confisca obbligatoria di opere d'arte ai sensi dell'art. 127, ultimo comma, del decreto legislativo 29 ottobre 1999, n. 490, la clausola di esclusione relativa alle «cose appartenenti a persone estranee al reato» non copre i diritti...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1762 del 23 febbraio 1993
«Colui che installa uno scaldaacqua alimentato a gas metano ha il dovere di predisporre tutte le opere e i presidi suggeriti dalla buona tecnica, dalla prudenza e dall'esperienza, al fine di rendere pienamente efficiente il sistema di smaltimento...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 429 del 20 maggio 1993
«L'opposizione a decreto penale di condanna è una forma di impugnazione, sia pure speciale, e può, quindi, essere proposta a norma dell'art. 583 c.p.p., trovando applicazione la disciplina generale sulle impugnazioni e riguardando la disposizione...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2542 del 3 luglio 1992
«Poiché l'opposizione a decreto penale di condanna è inquadrabile nella categoria dei mezzi di impugnazione e ad essa devono ritenersi applicabili le norme generali sulle impugnazioni, è legittima la sua proposizione con le forme di cui all'art....»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 30347 del 26 luglio 2007
«In tema di esecuzione delle operazioni di intercettazione di conversazioni o comunicazioni, alla carenza o insufficienza della motivazione del decreto del pubblico ministero che dispone l'utilizzazione di impianti diversi da quelli in dotazione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 356 del 14 gennaio 2000
«In caso di abolitio criminis, poiché tale evento fa venire meno, ancor più che la validità e la efficacia della norma penale incriminatrice, la sua stessa esistenza nell'ordinamento, ogni giudice che sia formalmente investito della cognizione...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5854 del 7 novembre 1997
«Attesa la presenza, nel sistema processuale penale, del principio di carattere generale fissato dall'art. 588, comma 1, c.p.p., secondo cui, salva diversa disposizione di legge, la proposizione di impugnazione sospende l'esecuzione del...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 40121 del 27 novembre 2002
«Avverso le sentenze penali di proscioglimento pronunciate dal giudice di pace per reati punibili con sola ammenda o con pena alternativa commessi prima dell'entrata in vigore del D.L.vo 28 agosto 2000 n. 274, non potendo trovare applicazione, ai...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 24 del 16 dicembre 1999
«L'indagine di legittimità sul discorso giustificativo della decisione ha un orizzonte circoscritto, dovendo il sindacato demandato alla Corte di cassazione essere limitato - per espressa volontà del legislatore - a riscontrare l'esistenza di un...»
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Cassazione penale, Sez. Feriale, sentenza n. 45002 del 19 novembre 2012
«Non viola i diritti difensivi dell'imputato la fissazione dell'udienza del giudizio di rinvio sulla base del solo estratto del dispositivo della sentenza di annullamento letto e depositato nella cancelleria della Corte di cassazione e trasmesso al...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1012 del 29 marzo 2000
«Nell'ipotesi in cui il fatto per il quale è intervenuta condanna irrevocabile venga depenalizzato, l'interessato può chiedere al giudice dell'esecuzione la revoca della relativa sentenza o decreto ai sensi dell'art. 673 c.p.p.: di conseguenza...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2417 del 20 gennaio 2003
«In tema di revisione, la competenza attribuita alla Corte d'appello, nel cui distretto si trova il giudice che ha pronunciato la sentenza di primo grado o il decreto penale di condanna, ha natura funzionale; deve quindi ritenersi affetto da...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2455 del 25 settembre 1999
«La sentenza con cui il Gip dichiara l'estinzione del reato per oblazione non è una decisione di non luogo a procedere, ma va considerata come sentenza di proscioglimento dell'imputato e, come tale, deve essere eseguita in luogo della sentenza di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3675 del 15 dicembre 1992
«In materia di estradizione, il termine per la notifica della richiesta del procuratore generale, previsto dall'art. 703, quinto comma, c.p.p., ha natura ordinatoria ed è finalizzato a disciplinare la sequenza degli atti ed il regolare svolgimento...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 33397 del 7 ottobre 2002
«In tema di estradizione, la richiesta del Ministro della giustizia di applicazione della custodia cautelare all'estradando, proposta a seguito di decreto di concessione dell'estradizione su consenso dell'interessato, soggiace alla disciplina di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 40097 del 12 novembre 2001
«In materia di estradizione, qualora il procedimento penale in Italia per lo stesso fatto sia stato archiviato, non ricorrono le preclusioni alla sentenza favorevole all'estradizione, ai sensi dell'art. 705, comma 1, c.p.p. in quanto non vi è più...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10110 del 22 marzo 2006
«In tema di estradizione per l'estero, qualora la consegna dell'estradando allo Stato richiedente sia sospesa non per la ritenuta necessità, da parte del Ministro della Giustizia, del previo soddisfacimento delle esigenze di giustizia italiane, ma...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 922 del 8 maggio 1998
«In tema di estradizione per l'estero, il vano decorso del termine di quindici giorni previsto dall'art. 708, comma 5, c.p.p. per la consegna dell'estradando produce la perdita di efficacia del decreto ministeriale di estradizione solo nell'ipotesi...»
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Cassazione penale, Sez. V, ordinanza n. 3812 del 7 dicembre 1993
«A norma dell'art. 714, terzo comma, c.p.p., le misure coercitive ed il sequestro nel corso del procedimento di estradizione non possono essere disposti se vi sono ragioni per ritenere che non sussistono le condizioni per una sentenza favorevole...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1732 del 27 gennaio 2006
«In materia di integrazione salariale, le posizioni di diritto soggettivo nascenti, a favore dei privati, dal provvedimento di ammissione dell'impresa alla cassa integrazione guadagni degradano, di nuovo, a posizioni di interesse legittimo — con...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 2415 del 19 febbraio 2002
«L'irrilevanza, ai fini della giurisdizione, dei mutamenti legislativi successivi alla proposizione della domanda, sancita dall'art. 5 c.p.c., opera nel caso in cui il sopravvenuto mutamento dello stato di diritto privi il giudice della...»