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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4260 del 8 maggio 1996
«Il promittente venditore di una cosa altrui è obbligato a procurare nel termine fissato l'acquisto della proprietà della cosa medesima al promittente compratore anche quando questo era a conoscenza dell'altruità della cosa ed è, pertanto,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7054 del 5 luglio 1990
«Nel caso di vendita di cosa altrui avente effetti meramente obbligatori, l'obbligazione del venditore di far acquistare al compratore la proprietà della cosa può essere adempiuta non solo mediante l'acquisto della cosa da parte del soggetto...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1676 del 15 marzo 1982
«Nella vendita di cosa altrui, la quale non integra una promessa del fatto del terzo, in quanto con essa il venditore assume in proprio l'obbligazione del trasferimento del bene, il diritto alla risoluzione del contratto ed all'eventuale...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 925 del 30 gennaio 1997
«L'art. 1479 primo comma c.c. non è applicabile al contratto preliminare di vendita perché, indipendentemente dalla conoscenza del promissario compratore dell'altruità del bene, fino alla scadenza del termine per stipulare il contratto definitivo,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 387 del 12 gennaio 2005
«La disciplina di cui all'art. 1480 c.c. comprende sia la vendita per intero di una parte materiale della cosa di cui l'alienante assuma di essere proprietario ( communio pro diviso ), sia l'ipotesi di vendita da parte di un comproprietario, di una...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9543 del 1 luglio 2002
«La vendita di un bene, facente parte di una comunione ereditaria, da parte di uno solo dei coeredi, ha solo effetto obbligatorio, essendo la sua efficacia subordinata all'assegnazione del bene al coerede-venditore attraverso la divisione;...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11986 del 26 novembre 1998
«È ammissibile la permuta di cosa presente con cosa futura sempreché la esistenza della cosa futura non sia soltanto eventuale, perché altrimenti si avrebbe la cessione di un diritto senza corrispettivo, cioè a titolo gratuito, in contrasto con la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4902 del 15 maggio 1998
«La compravendita di un bene predisposta per la partecipazione di tutti i comproprietari, ma stipulata da uno solo di essi, deve considerarsi inefficace con riferimento all'intera res empta , ma, trattandosi di inefficacia soltanto relativa,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3677 del 18 aprile 1996
«È valido ed efficace il preliminare di compravendita di cosa parzialmente propria, atteso che il prominente venditore resta obbligato a procurarsi la proprietà del bene o almeno il consenso alla vendita del comproprietario, con la conseguenza che,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2892 del 29 marzo 1996
«Nel caso di vendita di cosa parzialmente altrui, il compratore può chiedere la risoluzione del contratto solo se, quando lo ha concluso, ignorava che la cosa non era di proprietà del venditore e possa ritenersi, secondo le circostanze, che non...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2575 del 12 aprile 1983
«L'art. 1538 c.c. — che, per le vendite a corpo, prevede il rimedio della diminuzione o del supplemento di prezzo in ipotesi di difformità tra la misura reale dell'immobile e quella indicata in contratto (purché la prima sia inferiore o superiore...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2541 del 17 marzo 1994
«Il diritto previsto dall'art. 1481 c.c., per cui il compratore può sospendere il pagamento del prezzo o pretendere idonea garanzia quando abbia ragione di temere che la cosa possa essere rivendicata da terzi, presuppone che il pericolo di evizione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2463 del 13 aprile 1985
«Il promissario acquirente di un fondo, in relazione alla pendenza di un procedimento di affrancazione che l'affittuario del fondo medesimo abbia promosso secondo la disciplina delle leggi 22 luglio 1966, n. 607 e 18 dicembre 1970, n. 1138, non può...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 14424 del 29 maggio 2008
«In tema di preliminare di compravendita immobiliare, l'inadempimento del promittente venditore all'obbligo di provvedere alla cancellazione di una ipoteca iscritta sul bene oggetto del contratto, anche agli effetti del regolamento della caparra...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 976 del 19 gennaio 2006
«L'espressa dichiarazione del venditore che il bene compravenduto è libero da oneri o diritti reali o personali di godimento esonera l'acquirente dall'onere di qualsiasi indagine, operando a suo favore il principio dell'affidamento nell'altrui...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7471 del 5 giugno 2000
«Il destinatario di una promessa di vendita immobiliare, ove la cosa sia gravata da vincoli reali (nella specie pignoramento) della cui esistenza egli non sia stato edotto, può esercitare, in luogo dell'azione di risoluzione del contratto per...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11839 del 26 novembre 1997
«L'art. 1482 comma primo c.c., che prevede la facoltà del compratore di sospendere il pagamento del prezzo se la cosa venduta risulti gravata da vincoli o garanzie reali non dichiarati dal venditore e da lui ignorati, è applicabile anche nel caso...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 881 del 30 gennaio 1987
«A norma dell'art. 1489 cod. civ., i pesi gravanti sul fondo venduto, se non dichiarati in contratto, non costituiscono causa di risoluzione, o di riduzione del prezzo, a favore del compratore, soltanto nel caso in cui siano «apparenti» o comunque...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1119 del 23 febbraio 1982
«L'esistenza di garanzie reali o di vincoli da pignoramento o sequestro sull'immobile promesso in vendita — non dichiarate dal promesso venditore e ignorate dal promesso compratore — comporta per quest'ultimo sia la facoltà di sottrarsi...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8536 del 14 aprile 2011
«In tema di vendita, poiché la garanzia per evizione ha la funzione di eliminare lo squilibrio delle prestazioni determinato dall'inadempimento del venditore, tale rimedio opera nei limiti del ripristino della situazione anteriore alla conclusione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 20165 del 18 ottobre 2005
«Gli effetti della garanzia per evizione, che sanziona l'inadempimento da parte del venditore dell'obbligazione di cui all'art. 1476 c.c., conseguono al mero fatto obiettivo della perdita del diritto acquistato e, quindi, indipendentemente dalla...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9642 del 16 luglio 2001
«Il compratore evitto ha diritto ad essere risarcito dal venditore dal danno subito sia per la lesione dell'interesse negativo che per la lesione dell'interesse positivo. Nella prima ipotesi, poiché il diritto al risarcimento sorge in conseguenza...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7678 del 7 giugno 2001
«Per aversi evizione occorre che il diritto trasmesso al compratore venga definitivamente meno o risulti inefficacemente acquistato per incompatibilità col diritto certo del terzo, con la conseguenza che non da luogo ad evizione il fatto che il...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12947 del 22 novembre 1999
«L'operatività della garanzia per evizione presuppone l'esperimento positivo da parte di un terzo dell'azione di rivendica, e cioè la privazione del compratore, dopo la stipula del contratto, in tutto in parte della proprietà del bene acquistato;...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 945 del 26 gennaio 1995
«Per l'ipotizzabilità dell'evizione è necessario che l'evento che l'ha determinata, anche se verificatosi in concreto successivamente, debba attribuirsi ad una causa preesistente alla conclusione del contratto. Non costituisce, pertanto, ipotesi di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3249 del 16 maggio 1981
«Ai sensi dell'art. 1483 c.c., la garanzia per evizione — che sanziona l'inadempimento del venditore all'obbligazione di cui all'art. 1476 n. 2 c.c. — impone al venditore medesimo di risarcire il danno nei limiti del cosiddetto interesse negativo,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2541 del 19 marzo 1999
«Il diritto alla restituzione del prezzo pagato per l'evizione parziale del bene costituisce un credito di valuta, e poiché prescinde dalla colpa, anche solo presunta, del venditore, se il giudice esclude la sussistenza del diritto al risarcimento...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4786 del 28 febbraio 2007
«In ipotesi di compravendita di costruzione realizzata in difformità della licenza edilizia, non è ravvisabile un vizio della cosa, non vertendosi in tema di anomalie strutturali del bene, ma trova applicazione l'art. 1489 c.c., in materia di oneri...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 19812 del 4 ottobre 2004
«La garanzia, prevista dall'art. 1489 c.c., per gli oneri reali o personali gravanti sulla cosa venduta, è in via analogica applicabile anche al contratto preliminare di compravendita.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 14226 del 17 dicembre 1999
«Se nel contratto definitivo di compravendita il venditore abbia espressamente garantito la destinazione edificatoria del suolo compravenduto, specificando l'indice di edificabilità, il compratore, appresa l'esistenza di un vincolo urbanistico di...»