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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 34382 del 23 settembre 2010
«In tema di reato continuato, per la determinazione della violazione più grave il giudice deve fare riferimento alla pena edittale prevista per ciascuno dei reati, con la conseguenza che più grave deve essere considerata la violazione punita più...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 34850 del 27 settembre 2010
«Ricorre la circostanza aggravante del reato di furto, consistente nell'essere le cose che ne sono oggetto esposte per consuetudine alla pubblica fede, quando le condotte di sottrazione e impossessamento afferiscono a prodotti alimentari che siano...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 35419 del 1 ottobre 2010
«La permanenza è interrotta dalla sentenza di condanna, anche se non irrevocabile, onde dal giorno della pronuncia è configurabile un nuovo reato. (Fattispecie relativa alla contravvenzione di abusiva occupazione del demanio marittimo).»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 35696 del 5 ottobre 2010
«Il reato di violenza sessuale resta procedibile a querela di parte nel caso in cui sia stato commesso violando il domicilio della vittima ed esercitando sulla stessa violenza, non per entrare o intrattenersi nell'abitazione ma unicamente per...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 39336 del 9 novembre 2010
«Integra il reato di estorsione non già l'esercizio di una generica pressione alla persuasione o la formulazione di proposte esose o ingiustificate, ma il ricorso a modalità tali da forzare la controparte a scelte in qualche modo obbligate, facendo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 39830 del 11 novembre 2010
«In tema di reato di cui all'art. 650 c.p., l'ordinanza contingibile ed urgente che il sindaco può emanare, ai sensi dell'art. 50 D.L.vo n. 267 del 2000, in caso di emergenze sanitarie o di igiene pubblica o a tutela dell'ambiente, a carattere...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 41359 del 23 novembre 2010
«In tema di estorsione, la circostanza aggravante delle "più persone riunite" non si identifica con una generica ipotesi di concorso di persone nel reato, ma richiede la simultanea presenza di non meno di due persone nel luogo e nel momento in cui...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 41391 del 23 novembre 2010
«Il diritto di querela per il reato di danneggiamento spetta anche al legittimo detentore del bene danneggiato.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 41401 del 23 novembre 2010
«È da ritenersi tempestiva la querela per il reato di invasione di terreni che sia stata proposta durante il periodo in cui si è protratta l'occupazione, dal momento che il reato permanente è flagrante per tutto il tempo in cui se ne protrae la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 43771 del 11 dicembre 2010
«In tema di prescrizione del reato, quando il giudice abbia escluso la circostanza aggravante facoltativa della recidiva qualificata (art. 99, comma quarto, c.p.), non ritenendola in concreto espressione di una maggiore colpevolezza o pericolosità...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 44347 del 16 dicembre 2010
«La minaccia costitutiva del reato di rapina, oltre che essere palese, esplicita e determinata, può essere manifestata in modi e forme differenti, ovvero in maniera implicita, larvata, indiretta ed indeterminata, essendo solo necessario che sia...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 44366 del 16 dicembre 2010
«In tema di continuazione tra reati commessi da soggetti cui sia stata applicata la recidiva di cui all'art. 99, comma quarto, c.p., per pena stabilita per il reato più grave, sulla quale deve essere applicato l'aumento di pena non inferiore ad un...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 44803 del 21 dicembre 2010
«Integra il reato di violenza privata, aggravato dall'abuso della relazione di prestazione d'opera, e non il reato di maltrattamenti in famiglia o quello di atti persecutori ex art. 612 bis, c.p., la condotta violenta e minacciosa reiteratamente...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6306 del 16 febbraio 2010
«La prescrizione del reato maturata anteriormente alla rinuncia all'appello proposto dal solo P.M. avverso sentenza di condanna dell'imputato va dichiarata dalla Corte di cassazione, qualora non vi abbia provveduto il giudice di secondo grado che...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8227 del 2 marzo 2010
«Non è abnorme l'ordinanza con la quale il giudice del dibattimento, investito della richiesta di giudizio immediato formulata con riferimento a reato per il quale l'azione penale doveva essere esercitata mediante citazione diretta a giudizio,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9091 del 8 marzo 2010
«Rispondono del reato di partecipazione ad associazione di tipo mafioso i soggetti che abbiano assunto il ruolo di "avvicinati", e cioè che, pur non compartecipando ancora al patrimonio di conoscenze dell'organizzazione e non disponendo di potere...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 10725 del 16 marzo 2011
«La disciplina della prescrizione del reato introdotta con la novella codicistica apportata con la L. n. 251 del 2005 non trova applicazione, seppure i termini di prescrizione risultino per i reati per cui si procede più brevi, nei processi in cui...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10740 del 16 marzo 2011
«La circostanza attenuante speciale per la dissociazione di cui all'art. 8 L. n. 203 del 1991 si fonda sul mero presupposto dell'utilità obiettiva della collaborazione prestata dal partecipe all'associazione di tipo mafioso e non può pertanto...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 11997 del 25 marzo 2011
«La responsabilità per il reato di detenzione di materiale pedopornografico è esclusa in capo al soggetto che detto materiale abbia prodotto, sempre che questi sia concretamente punibile per la condotta di produzione. (Fattispecie di ritenuta...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 12414 del 28 marzo 2011
«In tema di reato continuato, se il giudice non ha espressamente indicato le imputazioni in relazione alle quali sono state riconosciute le circostanze attenuanti (nella specie, le attenuanti generiche ed il vizio parziale di mente), queste devono...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 12752 del 29 marzo 2011
«L'occupazione "sine titulo" di un alloggio in proprietà dell'istituto autonomo case popolari integra il reato di invasione arbitraria di edifici anche nell'ipotesi in cui l'occupante abbia presentato una regolare istanza di assegnazione...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 13451 del 4 aprile 2011
«Integra il reato di furto la condotta del dipendente che usi indebitamente l'utenza telefonica della società, presso cui presti la propria attività, per chiamare utenze mobili altrui al fine di consentirne la ricarica.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 13609 del 5 aprile 2011
«Non è configurabile la continuazione tra il reato associativo e quei reati fine che, pur rientrando nell'ambito delle attività del sodalizio criminoso ed essendo finalizzati al rafforzamento del medesimo, non erano programmabili "ab origine"...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 14248 del 11 aprile 2011
«Non deve tenersi conto, ai fini del calcolo dei termini di prescrizione del reato, dell'aumento di pena collegato alla recidiva che non sia stata contestata.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 14408 del 11 aprile 2011
«Integra il reato di esercizio abusivo della professione lo svolgimento, senza la necessaria abilitazione, dell'attività di psicanalista.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 15062 del 13 aprile 2011
«I fatti di falso in bilancio seguiti dal fallimento della società non costituiscono un'ipotesi aggravata del reato di false comunicazioni sociali, ma integrano l'autonomo reato di bancarotta fraudolenta impropria da reato societario, con la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 15086 del 13 aprile 2011
«La circostanza attenuante della minima partecipazione al fatto non è compatibile con i reati associativi. (Fattispecie relativa al reato di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti).»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 16606 del 29 aprile 2011
«Ai fini della configurabilità del reato di partecipazione ad associazione per delinquere (comune o di tipo mafioso), non è sempre necessario che il vincolo si instauri nella prospettiva di una permanenza a tempo indeterminato, e per fini di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1810 del 20 gennaio 2011
«Il giudizio circa la sussistenza delle circostanze attenuanti generiche va operato, in caso di reato continuativo, avendo riferimento ai singoli episodi criminosi e non globalmente, in quanto dev'essere effettuato considerando le caratteristiche...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 19637 del 18 maggio 2011
«In tema di furto, la circostanza aggravante di cui all'art. 625, comma primo, n. 2 c.p. (violenza sulle cose), ha natura oggettiva e, pertanto, in applicazione dell'art. 59, comma secondo, c.p., si comunica anche agli altri compartecipi del reato,...»