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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7141 del 9 maggio 2003
«...sociale, tant'è che esso è alternativo rispetto alla pretesa risarcitoria volta ad ottenere l'integrale risarcimento dei danni sofferti in conseguenza del contagio, ove sussista una colpa delle strutture del Servizio sanitario nazionale.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5885 del 17 giugno 1997
«...lata di quello «malattia») di natura ed intensità tali da compromettere i processi conoscitivi, valutativi e volitivi della persona, eliminando o scemando la capacità di percepire il disvalore sociale del fatto e di autodeterminarsi autonomamente.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11344 del 10 maggio 1993
«L'attenuante di cui all'art. 62, n. 1 c.p. (l'avere agito per motivi di particolare valore morale o sociale) non può essere riconosciuta se non quando il fatto criminoso risulti motivato da pulsioni suscettibili di riscuotere, per la loro valenza...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10107 del 20 dicembre 1974
«...essere commessi dal soggetto in esecuzione di un impegno assunto, anche dietro compenso, ovvero per l'impulso di un convincimento politico morale o sociale, ovvero a seguito di persuasione o incitamenti ricevuti, o per qualsiasi ragione.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18076 del 20 agosto 2014
«...ingiustificata l'assegnazione della casa coniugale, di proprietà del marito, alla moglie sul mero presupposto, pur inserito in un contesto di crisi economica e sociale, dello stato di disoccupazione dei loro due figli, entrambi ultraquarantenni).»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11412 del 22 maggio 2014
«...(Nella specie, la S.C. ha confermato la sentenza di merito che aveva disposto l'affidamento del minore al servizio sociale, in ragione della consumata violazione del suo diritto alla bigenitorialità e della conflittualità in atto tra i genitori).»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 12488 del 17 settembre 1990
«Nella determinazione del trattamento sanzionatorio il giudice gode di una discrezionalità vincolata, per cui deve dar ragione dei criteri legali che sono sintetizzabili nella retribuzione (gravità complessiva del fatto) e nella prevenzione sociale...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1765 del 14 maggio 1991
«...a temperamento di tale principio, la possibilità di una prova contraria relativa all'esistenza di un comportamento sociale che, nonostante la tossicodipendenza, rientri nei canoni di quella che è comunemente definita come «buona condotta».»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 14856 del 15 novembre 1990
«...riprovevolezza del fatto delittuoso con la riprovevolezza dei motivi, ritenendo che «nella coscienza sociale non è considerata morale l'uccisione di un uomo neppure quando si agisce per una ragione iraconda determinata da fatto ingiusto altrui»).»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3402 del 24 marzo 1992
«Pertanto, tenuta presente la struttura dei due istituti del concorso di persone nel reato e del reato continuato, criterio distintivo del delitto di associazione per delinquere, rispetto al concorso di persone nel reato continuato consiste...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 36602 del 13 ottobre 2010
«In tema di delitti contro l'onore, il requisito della continenza, quale elemento costitutivo della causa di giustificazione del diritto di critica, riguarda le espressioni utilizzate, mentre la continenza non può essere evocata come argomento a...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 935 del 25 gennaio 1999
«In tema di diffamazione, perché vi sia offesa alla reputazione, non è sufficiente l'astratta idoneità delle parole a offendere, ma è necessario che esse siano a ciò destinate, in quanto adoperate appunto nel loro significato sociale, oggettivo,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 11928 del 17 novembre 1998
«Le critiche rivolte ad un magistrato, cui si addebiti un atteggiamento di parzialità e di «reggenza o supplenza politica», nonché una concezione del procedimento penale come strumento di difesa sociale possono avere una diversa valenza a seconda...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 26522 del 17 dicembre 2014
«È valida ed esistente la notificazione indirizzata ad una società ove il plico, pur recando solo il nominativo di chi la rappresenta senza riportare alcun riferimento alla qualità di rappresentante legale del destinatario, né alla ragione sociale...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6803 del 4 maggio 2012
«La partecipazione al giudizio di società erroneamente o inesattamente indicata nella ragione sociale che ne specifichi erroneamente la forma (nella specie, di s.n.c. anziché di s.a.s.) non comporta la nullità né della citazione (tanto in primo...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 15745 del 15 aprile 2015
«15745In tema di riparazione per l'ingiusta detenzione, la colpa grave, ostativa al riconoscimento dell'indennità, può ravvisarsi anche in relazione ad un atteggiamento di connivenza passiva quando, alternativamente, detto atteggiamento: 1) sia...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 8896 del 4 maggio 2016
«...incapacità lavorativa, patito in conseguenza di un sinistro stradale da un soggetto percettore di reddito da lavoro, deve avvenire ponendo a base del calcolo il reddito effettivamente perduto dalla vittima, e non il triplo della pensione sociale.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 16827 del 9 agosto 2016
«In tema di fideiussione per obbligazioni future, la persistente erogazione di finanziamenti da parte della banca creditrice a favore di una società, debitore principale, senza chiedere al garante (nella specie, né socio, né amministratore della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2536 del 9 febbraio 2016
«...riposto nel conferimento in natura, soprattutto se riguardi un bene essenziale all'attività sociale la cui eventuale perdita, per effetto dell'azione esecutiva del creditore particolare, ponga a rischio la stessa esistenza della società.»
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Cassazione civile, Sez. VI-1, ordinanza n. 14165 del 12 luglio 2016
«...particolari qualità necessarie per assolvere alla sua naturale funzione economico sociale, oppure quando ne sia del tutto compromessa la destinazione all'uso, ivi considerato, che abbia costituito elemento dominante per l'offerta di acquisto.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9560 del 13 aprile 2017
«L’art. 1365 c.c. consente l’interpretazione estensiva di clausole contrattuali se inadeguate per difetto dell’espressione letterale rispetto alla volontà delle parti, tradottasi in un contenuto carente rispetto all’intenzione, sicché l’esclusione...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 9706 del 28 febbraio 2017
«...della legge 10 ottobre 1986, n. 663, la misura di sicurezza detentiva può tuttavia essere applicata in relazione al reato di sfruttamento della prostituzione solo previo accertamento in concreto della pericolosità sociale dell'autore del fatto).»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 21567 del 18 settembre 2017
«L’amministratore di fatto di una società di capitali, pur privo di un'investitura formale, esercita sotto il profilo sostanziale nell’ambito sociale un'influenza che trascende la titolarità delle funzioni, con poteri analoghi se non addirittura...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 19012 del 31 luglio 2017
«Ne consegue l'adeguatezza delle ricerche svolte in quelle direzioni (uffici anagrafici, ultima residenza conosciuta) in cui è ragionevole ritenere, secondo una presunzione fondata sulle ordinarie manifestazioni della cura che ciascuno ha dei...»
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Cassazione civile, Sez. VI, ordinanza n. 24769 del 8 ottobre 2018
«In tema di valutazione della quota sociale ex art. 2289 c.c., occorre tener conto anche del valore dell'avviamento e, secondo una stima di ragionevole prudenza, della futura redditività dell'azienda, considerato che la norma, facendo riferimento...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 30882 del 29 novembre 2018
«Al fine di valutare se l'inserimento del nominativo del socio accomandante nella ragione sociale sia idoneo a determinare gli effetti previsti dall'art. 2314, comma 2, c.c., rendendolo illimitatamente responsabile per le obbligazioni della...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 28148 del 5 novembre 2018
«L'amministratore di società cui sia demandato lo svolgimento di attività estranee al rapporto di amministrazione ha per queste diritto (ai sensi dell'art. 2389 c.c.) ad una speciale remunerazione sempre che tali prestazioni siano effettuate in...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13169 del 16 luglio 2004
«In tema di attribuzione dell'assegno di divorzio, di cui all'art. 5 della legge 1 dicembre 1970, n. 898, modificato dall'art. 10 della legge 6 marzo 1987, n. 74, l'impossibilità di procurarsi mezzi adeguati di sostentamento per ragioni obiettive...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 22575 del 20 ottobre 2006
«Nel ricorso per cassazione proposto nei confronti di una società in accomandita semplice, l'errata indicazione, nella ragione sociale, del nome del socio accomandatario precedentemente deceduto non determina la nullità dell'atto, ma una mera...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 24331 del 30 settembre 2008
«...ia. In assenza di riscontri concreti dai quali desumere gli elementi suddetti, (e, perciò, del possibile ricorso alla prova presuntiva), la liquidazione potrà avvenire attraverso il ricorso al triplo della pensione sociale. La scelta tra l'uno...»