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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2284 del 19 marzo 1996
«Ai sensi degli artt. 2702 c.c. e 221 c.p.c. non è proponibile querela di falso, per accertare la falsità di una scrittura privata riconosciuta, o da considerarsi tale, ogni qual volta il querelante non contesti la provenienza delle dichiarazioni...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 750 del 23 gennaio 2002
«La proposizione della querela (ovvero la denuncia di un reato perseguibile d'ufficio) non è fonte di responsabilità per danni a carico del querelante, ai sensi dell'art. 2043 c.c., anche in caso di proscioglimento o di assoluzione del querelato,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11480 del 24 luglio 2003
«Per la persona offesa dal reato in quanto tale e per il querelante, che non si siano costituiti parte civile, il procedimento penale non può essere definito come una “propria causa”; ad essi, pertanto, non può essere direttamente e personalmente...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 996 del 23 gennaio 2003
«In tema di equa riparazione ai sensi della legge 24 marzo 2001, n. 89, il diritto alla trattazione del processo entro un termine ragionevole è riconosciuto dall'art. 6, paragrafo 1, della Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 25556 del 21 ottobre 2008
«La querela di falso, giusta la previsione dell'art. 221 c.p.c., può essere sempre proposta in qualsiasi stato e grado del giudizio, a nulla rilevando né che il querelante abbia tacitamente od espressamente riconosciuto la sottoscrizione del...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1768 del 4 marzo 1981
«La querela, in quanto atto processuale di natura negoziale, il cui contenuto va interpretato non in senso letterale, ma in base alla concreta volontà del querelante, desunta anche da elementi e comportamenti successivi collegabili a quella...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 16817 del 1 dicembre 1989
«L'art. 388 c.p. (mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice) prevede nella prima parte — concernente la mancata esecuzione degli obblighi civili nascenti da una sentenza di condanna — il compimento di atti fraudolenti, diretti ad...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5446 del 12 maggio 1995
«L'onere imposto dall'art. 337, terzo comma c.p.p., secondo cui la dichiarazione di querela proposta dal legale rappresentante di una persona giuridica, di un ente o di un'associazione deve contenere la indicazione specifica della fonte dei poteri...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 7174 del 18 luglio 1996
«L'autenticazione della sottoscrizione apposta sulla querela, richiesta dall'art. 337, comma 1, c.p.p. nel caso in cui l'istanza punitiva venga recapitata da un incaricato o spedita per posta in piego raccomandato, non può avere alcun equipollente....»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3205 del 8 luglio 1998
«La mancata identificazione, da parte dell'autorità ricevente, del soggetto incaricato dalla persona offesa di depositare l'atto di querela, non determina alcuna invalidità dell'atto medesimo, sempre che questo sia sottoscritto dal querelante e la...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1173 del 2 maggio 2000
«Ai fini della validità della querela non è necessario che l'identificazione del querelante avvenga a mezzo della esibizione di un documento di identificazione al pubblico ufficiale che riceve l'atto. Ed invero, lo stesso pubblico ufficiale...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5668 del 4 febbraio 2000
«Nell'ipotesi di querela recapitata per posta la sottoscrizione dell'atto è condizione ineludibile di validità sotto il profilo dell'identificazione del querelante. (In aderenza al principio la Corte ha escluso l'esistenza dei requisiti di validità...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 6174 del 26 maggio 2000
«Poiché, ove l'offeso sia una persona giuridica, la prova dell'esistenza dei poteri di rappresentanza in capo al soggetto proponente la dichiarazione di querela costituisce la prova di un fatto rilevante nel processo penale, la relativa...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 14360 del 27 marzo 2003
«L'inammissibilità dell'opposizione della persona offesa dal reato alla richiesta di archiviazione può derivare esclusivamente dalla mancanza delle condizioni previste dall'art. 410, primo comma, c.p.p.; ne consegue che non possono costituire...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3943 del 1 febbraio 2006
«Per i reati di violenza sessuale, il termine per la proposizione della querela decorre dalla data in cui il querelante ha la piena cognizione di tutti gli elementi che consentono la valutazione dell'esistenza del reato. (Nella specie la Corte ha...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7214 del 27 febbraio 2006
«Integra gli estremi del delitto di violenza privata (art. 610) la minaccia, ancorché non esplicita, che si concreti in un qualsiasi comportamento o atteggiamento idoneo ad incutere timore ed a suscitare la preoccupazione di un danno ingiusto al...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 15210 del 17 aprile 2007
«In tema di ritualità della querela, la mancata identificazione del querelante, secondo il disposto dell'articolo 337, comma 4, del c.p.p., rende l'atto di querela invalido, mancando la prova che la persona indicata sia effettivamente la parte...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4720 del 19 febbraio 2019
«Ai fini della valida proposizione della querela di falso, l'obbligo di indicazione degli elementi e delle prove della falsità previsto dall'art. 221 c.p.c. può essere assolto con qualsiasi tipo di prova che sia idonea all'accertamento del falso e,...»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 2126 del 24 gennaio 2019
«Nel giudizio di falso, la prova univoca della falsità del documento impugnato con apposita querela deve essere fornita dal querelante perché possa pervenirsi all'accoglimento della relativa domanda, sia essa proposta in via incidentale o in via...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 31243 del 3 novembre 2021
«La querela di falso relativa a una scrittura privata postula che quest'ultima sia stata riconosciuta volontariamente dal suo autore o si consideri legalmente tale ai sensi dell'art. 2702 c.c. e che il querelante intenda eliminare l'efficacia...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 27494 del 27 marzo 2009
«La condanna del querelante alle spese processuali, in caso di assoluzione dell'imputato per insussistenza del fatto o per non averlo egli commesso, deve essere preceduta da un motivato giudizio sull'esistenza dell'elemento della colpa...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 46779 del 7 dicembre 2011
«L'erronea qualificazione giuridica dell'atto da parte del privato come querela anziché, più correttamente, come denuncia, in relazione a reato procedibile d'ufficio, non determina la condanna di quest'ultimo alle spese e ai danni in caso di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 28573 del 2 luglio 2007
«Nel procedimento dinanzi al giudice di pace, la scelta della persona offesa di proporre querela, e non di presentare ricorso immediato al giudice, impedisce di subordinare la valutazione dei suoi successivi comportamenti all'iniziativa di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 14063 del 19 marzo 2008
«La mancata comparizione del querelante - previamente ed espressamente avvisato che l'eventuale successiva assenza sarà interpretata come remissione tacita della querela - integra gli estremi della remissione tacita, sempre che egli abbia...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 43610 del 8 ottobre 2021
«Ai fini della ritualità della querela, l'esposizione del fatto può essere effettuata dal querelante in un momento successivo alla presentazione dell'istanza punitiva ed a sua integrazione, purché nei termini previsti per l'esercizio del relativo...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2801 del 29 gennaio 2021
«Integra remissione tacita di querela la mancata comparizione all'udienza dibattimentale del querelante, previamente ed espressamente avvertito dell'interpretazione della sua eventuale assenza come fatto incompatibile con la volontà di persistere...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 20259 del 7 marzo 2019
«In tema di procedimento dinanzi al giudice di pace, instaurato a seguito di citazione a giudizio su ricorso della persona offesa, la richiesta di assoluzione nel merito dell'imputato, avanzata a fronte della rinuncia al ricorso della persona...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 19020 del 22 gennaio 2009
«In tema di diffamazione a mezzo stampa, la previsione di cui all'art. 336 cod. proc. pen. - per la quale la querela è proposta mediante dichiarazione nella quale si manifesta la volontà che si proceda in ordine a un fatto previsto dalla legge come...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 48027 del 18 ottobre 2022
«In tema di querela, è onere della parte che ne deduca l'intempestività fornirne la prova di tale circostanza, sicché l'eventuale situazione di incertezza deve essere risolta a favore del querelante.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 13204 del 18 gennaio 2022
«Integra remissione tacita di querela la sottoscrizione di un atto di quietanza con accettazione di una somma di denaro a saldo e stralcio di ogni pretesa, con rinuncia ad ogni azione civile e penale, trattandosi di manifestazione della volontà del...»