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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 2657 del 8 ottobre 1974
«L'intervento di più mediatori nell'affare non attribuisce ad ognuno di essi il diritto ad una quota eguale di provvigione, dovendo la misura di detta quota essere, invece, rapportata all'entità ed all importanza dell'opera prestata da ciascuno dei...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9547 del 22 aprile 2009
«Il mediatore acquista il diritto alla provvigione solo quando l'affare sia stato concluso per il tramite della sua opera, a nulla rilevando che l'incarico unilateralmente conferitogli preveda una clausola di esclusiva e che questa sia stata...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11521 del 9 maggio 2008
«Affinché sorga il diritto del mediatore alla provvigione è necessario che l'attività di mediazione sia da questi svolta in modo palese, e cioè rendendo note ai soggetti intermediati la propria qualità e la propria terzietà. Ove, per contro, il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14582 del 22 giugno 2007
«È configurabile il diritto alla provvigione del mediatore per l'attività di mediazione prestata in favore di una delle parti contraenti quando egli sia stato contemporaneamente procacciatore d'affari dell'altro contraente. Infatti, se è vero che,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1290 del 30 gennaio 2001
«In tema di mediazione, ove sia concluso l'affare tra le parti comunque messe in contatto da un intermediario, il diritto di quest'ultimo alla provvigione sorge in assenza di un incarico espresso o ricostruibile, purché l'attività svolta dal...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6814 del 21 luglio 1994
«La mediazione presuppone la volontà delle parti di avvalersi dell'opera del mediatore con la conseguenza che il rapporto, ed il diritto alla provvigione, non sorge nei confronti della parte che non è stata posta in grado di conoscere l'opera di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 21836 del 25 ottobre 2010
«In tema di mediazione, costituisce affare, ai sensi dell'art. 1754 c.c., al fine del riconoscimento del diritto del mediatore alla provvigione, qualsiasi operazione di natura economica generatrice di un rapporto obbligatorio tra due parti. Tale...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11467 del 6 settembre 2001
«L'affare, la cui conclusione per effetto dell'intervento del mediatore genera il diritto di quest'ultimo alla provvigione, deve intendersi in senso generico ed empirico, come qualsiasi operazione di natura economica generatrice di un rapporto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4196 del 6 maggio 1996
«A norma dell'art. 1755 c.c., l'affare che costituisce il diritto alla provvigione del mediatore è quello che dal mediatore stesso è stato proposto alle parti, sicché, nel caso che queste ultime concludano successivamente un affare diverso da...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 20749 del 26 ottobre 2004
«Ai fini del riconoscimento del diritto al compenso in favore di chi assume di avere svolto attività di mediatore, la prova dell'iscrizione nel relativo ruolo costituisce una condizione dell'azione la cui sussistenza deve essere provata in giudizio...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9380 del 27 giugno 2002
«In tema di mediazione, la necessità del-l'iscrizione nell'albo professionale è prevista per l'insorgenza del diritto alla provvigione e costituisce un'innovazione introdotta dalla legge n. 39 del 1989 (art. 6), finalizzata a porre in risalto la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4635 del 2 aprile 2002
«Il mediatore non iscritto nei ruoli degli agenti di affari in mediazione, che, ai sensi dell'art. 6 della legge 3 febbraio 1989, n. 39 non ha diritto alla provvigione, non può pretendere alcun compenso neppure con l'azione generale di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6160 del 2 maggio 2001
«In tema di mediazione, la legge n. 39 del 1989 ha stabilito (art. 6, comma primo) che, per l'insorgenza del diritto alla provvigione, il mediatore debba risultare iscritto nell'apposito ruolo professionale (istituito, ex art. 2, presso la Camera...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2135 del 25 febbraio 2000
«In tema di mediazione, la necessità della iscrizione nel ruolo professionale per l'insorgenza del diritto alla provvigione costituisce una innovazione introdotta nella disciplina della materia dalla legge n. 39 del 1989 (art. 6), finalizzata a...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 22273 del 2 novembre 2010
«Il mediatore ha diritto al pagamento della provvigione in tutti i casi in cui le parti, per effetto del suo intervento, abbiano concluso un "affare" (nella specie, contratto preliminare di vendita immobiliare non sottoposto ad alcuna condizione),...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12283 del 27 maggio 2009
«In tema di mediazione, ai sensi dell'articolo 1755 c.c. la conclusione dell'affare, che dell'azione dal mediatore promossa per ottenere la provvigione costituisce condizione, non deve necessariamente sussistere al momento dell'introduzione della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8126 del 3 aprile 2009
«In tema di contratto di mediazione, per il riconoscimento del diritto alla provvigione non rileva se l'affare si sia concluso tra le medesime parti o tra parti diverse da quelle cui è stato proposto, allorché vi sia un legame, anche se non...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7994 del 2 aprile 2009
«Al fine del riconoscimento del diritto del mediatore alla provvigione, l'affare deve ritenersi concluso quando tra le parti poste in relazione dal mediatore medesimo si sia costituito un vincolo giuridico che abiliti ciascuna di esse ad agire per...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13590 del 21 luglio 2004
«Al fine di riconoscere al mediatore il diritto alla provvigione, l'affare deve ritenersi concluso quando, tra le parti poste in relazione dal mediatore medesimo, si sia costituito un vincolo giuridico che abiliti ciascuna di esse ad agire per la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13067 del 14 luglio 2004
«In tema di mediazione, il diritto del mediatore alla provvigione sorge tutte le volte in cui, tra le parti avvalsesi della sua opera, si sia validamente costituito un vincolo giuridico che consenta a ciascuna di esse di agire per l'esecuzione del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12022 del 8 agosto 2002
«In tema di mediazione, il diritto del mediatore alla provvigione sorge tutte le volte in cui, tra le parti avvalesi della sua opera, si sia validamente costituito un vincolo giuridico che consenta a ciascuna di esse di agire per l'esecuzione del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10553 del 19 luglio 2002
«Ai fini del riconoscimento del diritto del mediatore alla provvigione, può essere considerata atto conclusivo dell'affare la stipula di un contratto preliminare, ma non allorché quest'ultimo, relativo ad una compravendita immobiliare, sia nullo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8850 del 28 giugno 2001
«Il diritto del mediatore alla provvigione, ex art. 1755 c.c.. deve essere riconosciuto in relazione alla conclusione dell'affare e non già in relazione alla conclusione del relativo negozio giuridico tra le stesse parti, e permane anche se le...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6827 del 18 maggio 2001
«Al fine di riconoscere il diritto del mediatore alla provvigione l'affare deve ritenersi concluso quando tra le parti, poste in relazione dal mediatore, si sia costituito un vincolo giuridico che abiliti ciascuna di esse ad agire per la esecuzione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4111 del 22 marzo 2001
«In tema di contratto di mediazione, il diritto del mediatore alla provvigione resta insensibile alle vicende successive alla stipula, riguardanti sia lo stesso contratto, sia il rapporto da esso generato, salvo che le parti, nell'ambito della loro...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5080 del 21 maggio 1998
«Al fine di riconoscere il diritto del mediatore alla provvigione, l'affare deve ritenersi concluso quando tra le parti poste in relazione dal mediatore si sia costituito un vincolo giuridico che abiliti ciascuna di esse ad agire per l'adempimento...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7400 del 16 giugno 1992
«Per «conclusione dell'affare», dalla quale a norma dell'art. 1755 c.c. sorge il diritto alla provvigione del mediatore e con la quale coincide ex art. 2935 il dies a quo della relativa prescrizione, deve intendersi il compimento di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15880 del 6 luglio 2010
«In tema di mediazione, per aversi diritto alla provvigione non basta che l'affare sia stato concluso, ma, in forza dell'art. 1755 c.c., occorre che la conclusione sia avvenuta per effetto dell'intervento del mediatore. L'accertamento...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12527 del 21 maggio 2010
«In tema di contratto di mediazione, l'affare - da intendersi nel senso di qualsiasi operazione economica generatrice di un rapporto obbligatorio - deve ritenersi concluso, per effetto della "messa in relazione" da parte del mediatore, quando si...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5348 del 5 marzo 2009
«Affinché sorga il diritto del mediatore alla provvigione è sufficiente che la conclusione dell'affare possa ricollegarsi all'opera dello stesso svolta per l'avvicinamento dei contraenti, purché, però, tale attività costituisca il risultato utile...»