-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1571 del 14 febbraio 1995
«Il nudo proprietario, ancorché abbia consentito che l'usufruttuario consegua il possesso dei beni senza previa prestazione d'idonea garanzia, può proporre domanda di accertamento dell'obbligo dell'usufruttuario di prestarla.»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 23291 del 27 ottobre 2006
«Quando la porzione di immobile facente parte di un condominio è oggetto del diritto di usufrutto, l'atto dal quale tale situazione deriva, se debitamente trascritto, è opponibile erga omnes e quindi anche al condominio, il quale è tenuto ad...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4599 del 2 marzo 2006
«Ai sensi dell'art. 1020 (recte: 1021 - N.d.R.) c.c. il diritto d'uso, che ha natura personale, trova la sua fonte in un'obbligazione assunta da un soggetto nei confronti di un altro soggetto, il quale può servirsi della cosa secondo lo schema...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11684 del 5 settembre 2000
«Con il regolamento condominiale possono esser costituiti pesi a carico di unità immobiliari di proprietà esclusiva e a vantaggio di altre unità abitative, cui corrisponde il restringimento e l'ampliamento dei poteri dei rispettivi proprietari, o...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9232 del 29 agosto 1991
«La servitù prediale che nel nostro ordinamento può costituirsi anche con l'apposizione di un termine finale (servitù temporanea) si distingue dalla obbligazione meramente personale, essendo requisito essenziale della servitù l'imposizione di un...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 14622 del 17 giugno 2010
«La servitù può comportare per il proprietario del fondo servente l'obbligo di un "facere", purché esso costituisca solo un'obbligazione accessoria che non esaurisce l'intero contenuto della servitù, in quanto volto solo a consentirne il completo...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6683 del 13 giugno 1995
«La servitù, ai sensi dell'art. 1030 c.c., può anche comportare, per il proprietario del fondo servente, l'obbligo di un facere, se così sia stabilito dal titolo o dalla legge, purché esso costituisca solo una obbligazione accessoria che non...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3221 del 16 maggio 1981
«Il regime delle prestazioni accessorie di una servitù (nella specie: opere di manutenzione) stabilito dal titolo riguarda un'obbligazione propter rem — ossia legata al rapporto con la cosa oggetto della servitù e, come tale, destinata a...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8313 del 16 agosto 1990
«Il proprietario del fondo servente, il quale ometta di compiere le prestazioni accessorie necessarie per l'esercizio della servita da parte del titolare del fondo dominante, in violazione dell'obbligo impostogli dall'atto costitutivo o dalla...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5967 del 1 luglio 1996
«L'insorgenza dell'obbligazione del partecipante ex art. 1104 c.c. di contribuire alle spese necessarie per la conservazione della cosa comune, postula, in caso di contestazione, che venga fornita la prova dei presupposti dell'esistenza del...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2658 del 14 marzo 1987
«L'obbligo di ciascun condomino di contribuire alle spese necessarie per la conservazione delle parti comuni e per l'esercizio dei servizi condominiali deriva dalla titolarità del diritto reale sull'immobile e integra un'obbligazione propter rem...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2146 del 27 maggio 1975
«Venuto meno il condominio per l'unificazione in un unico soggetto della proprietà dell'intero edificio, ciò non comporta l'estinzione per confusione del credito di un ex condomino con il debito di un altro ex condomino aventi ad oggetto il...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2558 del 23 marzo 1996
«La imposizione con sentenza di divisione giudiziale a carico di ciascuno dei condividenti di obbligazioni reciproche, finalizzate allo scioglimento della comunione, determina tra le prestazioni dovute un collegamento di corrispettività, analogo a...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 9148 del 8 aprile 2008
«In riferimento alle obbligazioni assunte dall'amministratore, o comunque, nell'interesse del condominio, nei confronti di terzi in difetto di un'espressa previsione normativa che stabilisca il principio della solidarietà, trattandosi di...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1511 del 19 febbraio 1997
«È illegittima la delibera di un condominio, adottata a maggioranza, con la quale si stabilisce un onere di contribuzione delle spese di gestione maggiore a carico di alcuni condomini, sul presupposto della loro più intensa utilizzazione, rispetto...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6323 del 18 aprile 2003
«In tema di spese necessarie per la conservazione e il godimento delle parti comuni, che costituiscono l'oggetto di un'obbligazione propter rem, in quanto conseguenza della contitolarità del diritto reale su beni e servizi comuni,...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1277 del 29 gennaio 2003
«Le disposizioni in materia di condominio possono legittimamente ritenersi applicabili al consorzio costituito tra proprietari di immobili per la gestione delle parti e dei servizi comuni di una zona residenziale, pur appartenendo indiscutibilmente...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8530 del 27 settembre 1996
«L'amministratore cessato dall'incarico può chiedere il rimborso delle somme da lui anticipate per la gestione condominiale sia nei confronti del condominio legalmente rappresentato dal nuovo amministratore (dovendosi considerare attinente alle...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6844 del 16 dicembre 1988
«L'art. 1123 c.c., nel consentire la deroga convenzionale ai criteri di ripartizione legale delle spese condominiali, non pone alcun limite alle parti, con la conseguenza che deve ritenersi legittima non solo una convenzione che ripartisca le spese...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3860 del 11 giugno 1986
«Qualora, al fine del consolidamento delle strutture di un fabbricato condominiale, si renda indispensabile l'esecuzione di lavori, sia su porzioni comuni, sia in appartamenti di proprietà esclusiva di alcuni condomini, e, a fronte dell'inerzia di...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1934 del 14 maggio 1977
«La mancata deliberazione ed approvazione, da parte dell'assemblea di un condominio, dell'obbligazione che il singolo condomino abbia assunto in rappresentanza e nell'interesse del condominio medesimo, non preclude al creditore di far valere le...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3946 del 26 aprile 1994
«È affetta da nullità - e quindi sottratta al termine di impugnazione previsto dall'art. 1137 c.c. - la deliberazione dell'assemblea condominiale che incida sui diritti individuali di un condomino, come quella che ponga a suo totale carico le spese...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13631 del 5 novembre 2001
«In mancanza di diversa convenzione adottata all'unanimità, espressione dell'autonomia contrattuale, la ripartizione delle spese condominiali deve necessariamente avvenire secondo i criteri di proporzionalità, fissati nell'art. 1123 c.c., e,...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1890 del 21 febbraio 1995
«In materia di condominio negli edifici, al potere dell'assemblea del condominio di deliberare, nelle forme e con le maggioranze prescritte, l'esecuzione delle opere necessarie per la conservazione e per il godimento delle parti comuni e per...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1558 del 28 gennaio 2004
«In materia di condominio negli edifici, ai fini dell'adozione della delibera assembleare avente ad oggetto la ricognizione della vigenza e vincolatività di una disposizione del regolamento condominiale non è richiesta l'unanimità dei consensi.»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12621 del 21 dicembre 1993
«Nel negozio traslativo della proprietà o di altro diritto reale non è ravvisabile un costituto possessorio implicito, nel senso che al trasferimento del diritto a favore dell'acquirente segua immediatamente il possesso della cosa, perché tale...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4024 del 27 febbraio 2004
«In tema di indennità prevista dall'art. 1150 c.c. a favore del possessore, anche se di mala fede, il diritto, astraendo dall'esistenza di un rapporto contrattuale esistente fra le parti, si correla all'incremento di valore attuale ed effettivo del...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11719 del 5 agosto 2002
«Il particolare modo di acquisto della proprietà di beni mobili regolato dall'art. 1153, primo comma, c.c., richiede, per la sua operatività, il requisito della consegna materiale della cosa stessa, la quale deve realizzare, oltre che il venir meno...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7742 del 2 agosto 1990
«Al fine dell'acquisto per usucapione della proprietà o di altri diritti reali immobiliari, il possesso ventennale non deve essere viziato né da violenza né da clandestinità, ma non valgono ad infirmarne la legittimità, né ad interromperne...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6942 del 5 luglio 1999
«Gli atti interruttivi dell'usucapione eseguiti nei confronti di uno dei compossessori non hanno effetto interruttivo nei confronti degli altri, in quanto il principio di cui all'art. 1310 c.c., secondo cui gli atti interruttivi contro uno dei...»