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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1639 del 9 marzo 1984
«Il verbale d'udienza fa fede sino a querela di falso, senza che l'eventuale mancata assistenza del cancelliere nella formazione di esso ovvero il difetto di sottoscrizione da parte dello stesso incida sul concreto raggiungimento degli scopi cui...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 290 del 13 gennaio 1984
«L'omessa sottoscrizione del verbale di udienza da parte del cancelliere, ai sensi degli artt. 126 e 156, primo comma, c.c. e dell'art. 44 disp. att. stesso codice, non determina la nullità del processo.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3599 del 25 maggio 1983
«La mancata assistenza del cancelliere nella formazione del processo verbale di udienza e il difetto di sottoscrizione, da parte dello stesso, del verbale non comportano l'inesistenza o la nullità dell'atto, perché la funzione del cancelliere ha...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5168 del 30 marzo 2012
«In presenza di una comunicazione di cancelleria eseguita a mezzo telefax, ai sensi dell'art. 136, terzo comma, c.p.c., l'attestato del cancelliere, da cui risulti che il messaggio è stato trasmesso con successo al numero di fax corrispondente a...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6601 del 20 maggio 2000
«Allorché la comunicazione di un provvedimento giurisdizionale serva, oltre che a far conoscere quanto accaduto nel corso del processo, anche a individuare il momento iniziale per la decorrenza di un termine perentorio, contrariamente a quanto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6304 del 13 marzo 2013
«Qualora il giudice dell'impugnazione ravvisi, anche d'ufficio, la grave difficoltà per l'esercizio del diritto di difesa, determinata dal non avere il cancelliere reso conoscibile la data di deposito della sentenza prima della pubblicazione della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 20279 del 20 ottobre 2005
«Il termine di sessanta giorni per la proposizione del ricorso straordinario per Cassazione (art. 111 Cost.) avverso il decreto pronunziato in sede di reclamo dal tribunale fallimentare ex art. 26 legge fall. decorre dalla sua comunicazione da...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 29262 del 12 dicembre 2008
«Ove non risulti alcuna annotazione dell'avvenuto ritiro del fascicolo di una parte - che, come il successivo rideposito, deve necessariamente avvenire per il tramite del cancelliere che custodisce l'incartamento processuale - il giudice non può...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 78 del 8 gennaio 2007
«Il fascicolo di parte che l'attore ed il convenuto debbono depositare nel costituirsi in giudizio dopo avervi inserito, tra l'altro, i documenti offerti in comunicazione, ai sensi degli artt. 165 primo comma e 166 c.p.c., applicabili anche in...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11860 del 19 maggio 2006
«La mancanza della sottoscrizione o della sigla dell'estensore e del presidente in alcuna delle pagine che compongono la sentenza non integra violazione dell'art. 132, terzo comma, n. 5, c.p.c., il quale richiede la sottoscrizione del giudice come...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10633 del 4 giugno 2004
«L'art. 132, secondo comma, c.p.c. disciplina solo l'ipotesi di morte o altro impedimento del presidente del collegio, o del giudice estensore, a sottoscrivere la sentenza e non riguarda il caso in cui eventi siffatti si verifichino dopo la...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7928 del 9 giugno 2000
«La sottoscrizione della sentenza da parte del giudice, costituente requisito della sua esistenza giuridica a norma dell'art. 162, secondo comma, c.p.c., deve essere costituita da un segno grafico che abbia caratteristiche di specificità...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5160 del 4 marzo 2009
«L'invio a mezzo posta dell'atto processuale destinato alla cancelleria (nella specie, memoria di costituzione in giudizio comprensiva di domanda riconvensionale) -al di fuori delle ipotesi speciali relative al giudizio di cassazione, al giudizio...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2991 del 10 febbraio 2006
«Il termine di sessanta giorni per la proposizione del ricorso straordinario per cassazione avverso i provvedimenti definitivi di contenuto decisorio adottati dal tribunale fallimentare, e dunque anche avverso il decreto che pronuncia sul compenso...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7946 del 31 marzo 2010
«Nella procedura di amministrazione controllata, il termine perentorio di sessanta giorni per la proposizione del ricorso straordinario per cassazione avverso il decreto di liquidazione del compenso al commissario giudiziale decorre dalla...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4994 del 18 aprile 2000
«Il ricorso e il pedissequo decreto di anticipazione della prima udienza devono essere comunicati a cura del cancelliere al procuratore delle parti costituite almeno cinque giorni prima dell'udienza di comparizione fissata dal giudice adito, mentre...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13163 del 5 giugno 2007
«L'applicazione del principio secondo cui i vizi della iscrizione a ruolo non determinano alcuna nullità del procedimento e sono in ogni caso sanati per raggiungimento dello scopo dell'atto allorquando le altre parti abbiano comunque avuto la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12858 del 19 novembre 1999
«L'accettazione da parte del cancelliere degli atti depositati dalla parte che si costituisce senza l'annotazione di alcun rilievo formale fa presumere la regolarità degli atti medesimi e quindi anche l'esistenza e la tempestività della procura se...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13528 del 11 giugno 2009
«I vizi dell'iscrizione della causa a ruolo, ed in particolare quelli che si risolvano in un errore materiale nell'indicazione del nome dell'attore, riportato nel ruolo generale degli affari civili o nella rubrica alfabetica tenuta dal cancelliere,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15123 del 4 luglio 2007
«Come rivelano sia la stessa previsione alternativa dell'iscrizione ad iniziativa dell'attore o del convenuto, sia il disposto del secondo comma della norma, là dove fa riferimento alla formazione di un unico fascicolo d'ufficio, nel quale devono...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9077 del 5 luglio 2001
«L'irritualità, consistente nella mancata sottoscrizione da parte del cancelliere dell'indice dei documenti allegati al fascicolo e prodotti all'atto della costituzione in giudizio, incidendo sul diritto di difesa, preclude alla parte la...»
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Cassazione civile, sentenza n. 2580 del 3 luglio 1975
«L'obbligo delle parti di depositare il proprio fascicolo prima dell'udienza di discussione, dopo il ritiro di esso in sede di rimessione della causa al collegio — obbligo che comprende quello di includere nel fascicolo i documenti in precedenza...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8002 del 2 aprile 2009
«La mancata comunicazione alla parte costituita, a cura del cancelliere, ai sensi dell'art. 176, secondo comma, c.p.c., dell'ordinanza istruttoria pronunciata dal giudice fuori udienza provoca la nullità dell'ordinanza stessa, per difetto dei...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 440 del 12 gennaio 2009
«Al verbale di udienza, sia essa pubblica o camerale, deve attribuirsi fede privilegiata, fino a querela di falso, sia della provenienza dal cancelliere che lo redige e degli atti da questi compiuti, sia dei fatti che egli attesta essere avvenuti...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10539 del 9 maggio 2007
«In tema di comunicazione dei provvedimenti del giudice, a mente dell'art. 176 le ordinanze pronunciate dal giudice in udienza ed inserite nel processo verbale a norma dell'art. 134 c.p.c. si reputano conosciute sia dalle parti presenti sia da...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6017 del 10 luglio 1987
«L'ordinanza del collegio ammissiva del giuramento decisorio, ai sensi dell'art. 237, secondo comma, c.p.c., deve essere personalmente notificata, nei confronti della parte chiamata a rendere il giuramento stesso, a cura della parte che l'ha...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3905 del 3 aprile 1995
«Il terzo, che intende intervenire nel giudizio, deve costituirsi con la comparsa prevista dall'art. 267 c.p.c., che può presentare in udienza o depositare in cancelleria. Nella prima ipotesi il contraddittorio con le parti si instaura...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8942 del 4 agosto 1995
«Nell'ipotesi di assenza dell'imputato, il termine di impugnazione decorre dalla scadenza del termine prescritto per il deposito della sentenza e non dalla notifica dell'estratto che sia stata effettuata per errore. (Fattispecie nella quale si era...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 12770 del 28 novembre 1991
«La giurisdizione delle commissioni tributarie in materia d'imposta di registro, ai sensi dell'art. 1 del D.P.R. 26 ottobre 1972 n. 636, deve essere affermata anche quando, trattandosi di registrazione con prenotazione a debito (nella specie,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3509 del 14 aprile 1994
«Il termine di dieci giorni per la proposizione del reclamo al tribunale fallimentare contro il provvedimento, decisorio, del giudice delegato di sospensione, ex art. 108, terzo comma, L. fall. della vendita immobiliare dopo l'aggiudicazione,...»