-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 46062 del 6 novembre 2014
«La mancata restituzione di "warranty bond", di cui si è acquisita la disponibilità a titolo di garanzia della corretta esecuzione del contratto, in ordine alla quale vi sia contestazione tra le parti, non integra il reato di appropriazione...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 51089 del 12 maggio 2014
«Ai fini dell'integrazione del reato di rivelazione del contenuto di documenti segreti (art. 621 c.p.) è necessario che dalla rivelazione e dall'utilizzazione del segreto derivi, quale condizione di punibilità, un nocumento, intendendosi per tale...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11394 del 18 marzo 2015
«L'integrazione del reato di abuso d'ufficio richiede una duplice distinta valutazione di ingiustizia, sia della condotta (che deve essere connotata da violazione di norme di legge o di regolamento), sia dell'evento di vantaggio patrimoniale (che...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 18457 del 4 maggio 2015
«Il dipendente di Poste Italiane S.p.A. che svolga attività di tipo bancario (cosiddetto "bancoposta") non riveste la qualità di persona incaricata di pubblico servizio; con la conseguenza che l'appropriazione di somme dei risparmiatori commessa...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 23678 del 3 giugno 2015
«L'elemento distintivo del delitto di rapina da quello di esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza alle persone risiede nell'elemento soggettivo, perché nel primo caso l'autore agisce al fine di procurare a sé o ad altri un profitto...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 25230 del 16 giugno 2015
«Nel delitto di truffa, quando il profitto è conseguito mediante accredito su carta di pagamento ricaricabile (nella specie "postepay"), il tempo e il luogo di consumazione del reato sono quelli in cui la persona offesa ha proceduto al versamento...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 28085 del 2 luglio 2015
«Ai fini dell'applicazione della circostanza aggravante di cui all'art. 640, comma secondo, n. 1, cod. pen., anche gli enti a formale struttura privatistica devono qualificarsi come "pubblici", in presenza dei seguenti requisiti: a) la personalità...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 41777 del 16 ottobre 2015
«Integra il delitto di frode informatica, e non quello di indebita utilizzazione di carte di credito, la condotta di colui che, servendosi di una carta di credito falsificata e di un codice di accesso fraudolentemente captato in precedenza, penetri...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 45387 del 13 novembre 2015
«Nel procedimento di prevenzione, la mancata concessione del rinvio dell'udienza in presenza di una dichiarazione del difensore di adesione all'astensione dalle udienze legittimamente proclamata dall'organismo rappresentativo della categoria,...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 49164 del 14 dicembre 2015
«Nel giudizio di appello contro le sentenze pronunciate con rito abbreviato non si applica l'istituto della contumacia, con la conseguenza che l'imputato ritualmente citato e non comparso non ha diritto alla notificazione del rinvio dell'udienza ad...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5362 del 5 febbraio 2015
«Risponde del delitto di appropriazione indebita il socio che, una volta iscritti gli utili al bilancio e che questo sia stato approvato, prelevi, appropriandosene, le somme spettanti, sulla base del rapporto societario, ad altro socio sia esso di...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 24448 del 13 giugno 2016
«In tema di misure di prevenzione, il solo titolare formale del diritto di proprietà o di altro diritto reale sul bene oggetto di confisca assume la qualità di "terzo intestatario", cui è attribuita la facoltà di proporre opposizione, tale non...»
-
Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 1446 del 1 giugno 2018
«Il principio di legalità è ribadito anche dall'alt. 1 della legge 24 novembre 1981, n. 689 secondo cui "nessuno può essere assoggettato a sanzioni amministrative se non in forza di una legge che sia entrata in vigore prima della commissione della...»
-
Consiglio di Stato, Sez. Ad. Plen., sentenza n. 5 del 4 maggio 2018
«La P.A. è tenuta a rispettare oltre alle norme di diritto pubblico (la cui violazione implica, di regola, l'invalidità del provvedimento e l'eventuale responsabilità da provvedimento per lesione di interesse legittimo), anche le norme di diritto...»
-
Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 2491 del 27 aprile 2011
«Le autorità nazionali, nell'adottare provvedimenti di attuazione di una regolamentazione comunitaria, sono tenute ad esercitare il proprio potere discrezionale nel rispetto dei principi generali del diritto dell'Unione Europea, tra i quali si...»
-
Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 4035 del 19 giugno 2009
«Ai sensi dell'art. 1 L. 7 agosto 1990 n. 241, i principi generali di diritto comunitario direttamente ricavabili dal Trattato, o comunque dichiarati dalla Corte di giustizia dell'unione europea, di concorrenza, di parità di trattamento di non...»
-
Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 5987 del 2 ottobre 2009
«Non v'è dubbio che la legittimazione passiva all'esercizio del diritto d'accesso spetti, oltre ai soggetti pubblici, anche ai soggetti privati che abbiano in gestione l'attività di servizi pubblici ed in generale a tutti i soggetti di diritto...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 19502 del 16 luglio 2008
«Nel caso in cui la pubblica amministrazione, per la realizzazione delle sue finalità, ricorra a strumenti giuridici che sono ordinariamente propri dei soggetti privati, solo l'attività negoziale, per tutto quel che riguarda la disciplina dei...»
-
Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 1754 del 27 marzo 2013
«La formazione del silenzio-rifiuto, o lo speciale procedimento giurisdizionale oggi disciplinato dall'art. 117 del c.p.a., non risulta compatibile con le pretese che solo apparentemente abbiano per oggetto una situazione di inerzia, in quanto...»
-
Consiglio di Stato, Sez. Ad. Plen., sentenza n. 3 del 3 marzo 2008
«Il privato che aspira ad una risposta sollecita all'istanza presentata non ha interesse allo svolgimento corretto dell'azione amministrativa, ma desidera eliminare le incertezze in ordine alla realizzabilità o meno di una propria iniziativa.»
-
Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 1784 del 18 aprile 2007
«Sebbene la norma esonera espressamente la p.a. dall'obbligo di motivazione gli atti normativi e gli atti a contenuto generale, la regola escludente non trova applicazione allorché sussistano particolari situazioni che abbiano creato aspettative o...»
-
Corte costituzionale, sentenza n. 175 del 7 giugno 2011
«È vero che la motivazione è diretta a rendere trasparente e controllabile l'esercizio della discrezionalità amministrativa, garantendo così l'imparzialità della pubblica amministrazione nonché la parità di trattamento dei cittadini di fronte ad essa.»
-
Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 1241 del 3 marzo 2010
«Sebbene il divieto di motivazione postuma, costantemente affermato dalla giurisprudenza amministrativa, meriti di essere confermato, rappresentando l'obbligo di motivazione il presidio essenziale del diritto di difesa, non può ritenersi che...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 11508 del 30 aprile 2019
«La controversia riguardante la contestazione della legittimità degli esiti della procedura di gara volta ad individuare l'aggiudicatario della gestione del "servizio di ristoro ed attività commerciali connesse" (c.d. non oil) di un'area di...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 8673 del 28 marzo 2019
«La categoria dell'organismo di diritto pubblico - elaborata nel diritto eurounitario per individuare le cd. "amministrazioni aggiudicatrici", ossia i soggetti tenuti al rispetto delle regole dell'evidenza pubblica, cui consegue la giurisdizione...»
-
Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 7031 del 12 dicembre 2018
«In base all'art. 3, lett. d), del D.Lgs 18 aprile 2016, n. 50 (Codice dei contratti pubblici) si intende per "«organismi di diritto pubblico», qualsiasi organismo, anche in forma societaria, il cui elenco non tassativo è contenuto nell'allegato...»
-
Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 6534 del 19 novembre 2018
«Non può essere qualificata come organismo di diritto pubblico la società che non risulti costituita al fine di soddisfare specificatamente esigenze di interesse generale non aventi carattere industriale o commerciale.»
-
Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 108 del 16 gennaio 2017
«La giurisprudenza della Corte di Giustizia ha chiarito che, se in linea generale i bisogni non aventi carattere industriale o commerciale si caratterizzano di norma per il fatto di non trovare una adeguata "risposta" nell'offerta degli operatori...»
-
Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 4014 del 28 settembre 2016
«E' nulla la clausola statutaria che ha previsto un indifferenziato diritto di prelazione (anche) in favore dei soci privati, in assenza del previo, necessario esperimento di una procedura ad evidenza pubblica, (nonché gli ulteriori atti che vi...»
-
Corte costituzionale, ordinanza n. 377 del 9 novembre 2007
«Ogni provvedimento amministrativo è il risultato di un procedimento, sia pure il più scarno ed elementare, richiedendo, quanto meno, atti di notificazione e di pubblicità. L'obbligo imposto ai concessionari di indicare nelle cartelle di pagamento...»