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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1880 del 25 giugno 1999
«Il giudice dell'esecuzione non può applicare d'ufficio la confisca di cui all'art. 19 L. 28 febbraio 1985 n. 47, e ciò in quanto tale misura — che ha natura di sanzione amministrativa obbligatoria, automatica ed accessoria all'accertamento, anche...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2294 del 9 ottobre 1999
«L'ordine di demolizione dell'opera abusiva si configura come una sanzione amministrativa e, pertanto, non è inscrivibile nel novero delle pene accessorie, tassativamente previste. Ne consegue che la sospensione condizionale della pena, estendendo...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2482 del 27 agosto 1999
«Poiché le pronunce sulle istanze di revoca o modifica della misura cautelare applicata all'estradando fanno parte del procedimento finalizzato all'estradizione e sono espressione della «competenza accessoria» del giudice che su questa deve...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4146 del 6 ottobre 2000
«Quando con l'impugnazione si faccia questione unicamente della mancata applicazione di sanzioni amministrative accessorie al reato, gli aspetti penali della regiudicanda sono intangibili in quanto coperti dal giudicato ed è pertanto irrilevante...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 15583 del 2 aprile 2004
«In tema di furto di autovettura, sussiste la circostanza aggravante dell'esposizione alla pubblica fede (art. 625, n. 7 c.p.) nel caso di chiusura a chiave delle serrature delle portiere dell'auto parcheggiata sulla pubblica via, in quanto detto...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 21091 del 5 maggio 2004
«Ai fini della sussistenza dell'elemento soggettivo nel delitto di abuso di ufficio di cui all'art. 323 c.p., non è sufficiente nè il dolo eventuale — e cioè l'accettazione del rischio del verificarsi dell'evento nè quello diretto — e cioè la...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8450 del 10 marzo 2006
«Non sussiste l'aggravante di cui all'art. 625, comma primo, n. 7 c.p. — sub specie di esposizione per consuetudine alla pubblica fede — nel caso in cui si verifichi il furto di una bicicletta, abbandonata senza alcuna custodia in una pubblica via,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10390 del 6 marzo 2008
«In tema di abuso d'ufficio, ai fini della configurabilità dell'elemento soggettivo è richiesto il dolo intenzionale, ossia la rappresentazione e la volizione dell'evento come conseguenza diretta e immediata della condotta dell'agente e obiettivo...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 25933 del 19 giugno 2009
«L'istituto del cumulo giuridico delle pene, previsto per il caso della continuazione fra reati, non è applicabile in via analogica al concorso materiale di violazioni amministrative, le cui sanzioni pertanto devono essere applicate autonomamente e...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10620 del 17 marzo 2010
«Integra il delitto di abuso d'atti d'ufficio la condotta degli organi comunali che predispongono una gara d'appalto per il noleggio di strumenti per la rilevazione della velocità dei veicoli (cosiddetto "autovelox"), determinandone il valore con...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 23428 del 18 giugno 2010
«La confisca del veicolo prevista in caso di condanna per la contravvenzione di rifiuto di sottoporsi agli accertamenti alcolimetrici, così come per quella di guida in stato di ebbrezza, non è una misura di sicurezza patrimoniale, bensì una...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 25242 del 23 giugno 2011
«Il dipendente ospedaliero che avverta sollecitamente gli impresari di pompe funebri del decesso imminente o già avvenuto dei ricoverati, pone in essere un atto contrario ai doveri d'ufficio, suscettibile di assumere rilievo come elemento di una...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 37509 del 18 ottobre 2011
«La condotta di atti sessuali con minorenne ad opera del genitore o di altra persona qualificata rientra comunque nell'ipotesi di cui all'art. 609 quater n. 2 c.p. anche quando la vittima sia infraquattordicenne, con conseguente applicabilità,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 14375 del 26 marzo 2013
«Nel caso di condanna per reato continuato, nel commisurare la durata della pena accessoria a quella principale deve farsi riferimento alla pena base inflitta per la violazione più grave, come determinata tenendo conto del bilanciamento tra...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 27736 del 24 giugno 2013
«È manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale del combinato disposto degli artt. 12, primo comma, n. 2, c.p., e 730 e seguenti c.p.p., laddove consentono l'applicazione di pene accessorie discrezionali previste...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 51882 del 30 dicembre 2013
«In tema di truffa, ricorre l'aggravante di cui all'art. 640, comma secondo, n. 1, c.p., qualora il fatto sia commesso in danno della società Lottomatica spa, che, pur se costituita come società di capitali, svolge attività accessoria e meramente...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 22029 del 26 maggio 2015
«Agli effetti dell'art. 625, n. 7, c.p., devono ritenersi comprese nella nozione di "stabilimento pubblico" anche le parti accessorie degli edifici destinati all'esplicazione di pubbliche attività, come le scale, gli ingressi, i corridoi, i...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11 del 4 gennaio 2016
«L'esercizio del potere cautelare in corso di giudizio non determina una situazione di incompatibilità rilevabile come motivo di ricusazione, poiché il giudice è titolare della competenza accessoria cautelare che si radica in ragione di quella...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 47216 del 9 novembre 2016
«La modalità di pubblicazione della sentenza penale di condanna nel sito internet del Ministero della giustizia, con esecuzione d'ufficio ed a spese del condannato, a norma dell'art. 36 cod. pen., può essere disposta esclusivamente nei casi in cui...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 230 del 9 aprile 1999
«A siffatta convenzione è riconosciuto un carattere integrativo ed accessorio, qualificandosi come accordo sul contenuto discrezionale del permesso di costruire.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4688 del 12 maggio 1999
«In tema di risoluzione per inadempimento di locazione ad uso non abitativo, per la quale non trova applicazione l’art. 5 della legge n. 392 del 1978 sulla predeterminazione legale della gravità dell’inadempimento, nel caso di morosità nel...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4490 del 10 agosto 1982
«In seguito all’entrata in vigore della legge 392/78, la valutazione dell’importanza o gravità dell’inadempimento in relazione all’interesse del locatore insoddisfatto, non è più rimessa - ai fini della risoluzione del rapporto - all’apprezzamento...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12709 del 21 dicembre 1998
«In tema di locazione, il mancato pagamento del canone anche per una sola mensilità giustifica la risoluzione del contratto, giusta disposto dell’art. 5 della legge 392/78, senza che tale norma possa considerarsi incostituzionale (per contrasto con...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4474 del 21 agosto 1985
«L’art. 5 della legge n. 392 del 1978 - per il quale il mancato pagamento del canone decorsi venti giorni dalla prevista scadenza, ovvero il mancato pagamento degli oneri accessori nel termine previsto, quando l’importo di essi superi quello di due...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4598 del 16 luglio 1986
«Con l’art. 5 della legge n. 392 del 1978 cosiddetta dell’«equo canone» il legislatore ha effettuato una valutazione dell’importanza dell’inadempimento del conduttore nel pagamento del canone locatizio (o degli oneri accessori) ai fini della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8418 del 11 aprile 2006
«A seguito dell’entrata in vigore della legge 27 luglio 1978, n. 392, la valutazione, quanto al pagamento del canone, della gravità e dell’importanza dell’inadempimento del conduttore in relazione all’interesse del locatore insoddisfatto, non è più...»
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Tribunale civile Milano, sentenza n. 8397 del 9 luglio 1998
«La circostanza che il ritardo nel pagamento del canone e degli oneri accessori abbia acquistato rilevanza (ai fini della risoluzione del contratto), per il decorso del termine di cui all’art. 5 L. n. 392/1978, in giorni di fine settimana in cui le...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4133 del 4 aprile 1992
«Gli artt. 9 e 10 della L. 27 luglio 1978 n. 392, rispettivamente relativi agli oneri accessori della locazione di immobili per uso abitativo ed alla partecipazione del conduttore alle assemblee dei condomini, si applicano anche ai rapporti con gli...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6088 del 11 novembre 1988
«Nelle locazioni degli immobili urbani, i premi di assicurazione dello stabile, il compenso dell’amministratore ed il concorso nelle spese di riparazione dell’impianto di riscaldamento e di revisione dell’impianto antincendio non sono compresi tra...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6216 del 3 giugno 1991
«Le spese relative al compenso corrisposto all’amministratore del condominio e le spese sostenute dallo stesso nell’esercizio della sua attività non rientrano tra gli oneri accessori che l’art. 9 della legge n. 392 del 1978 pone a carico del...»