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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 672 del 1 marzo 1976
«In materia contrattuale il dovere del creditore di cooperare al fine di eliminare o attenuare il danno provocato dall'altrui inadempimento, ai sensi dell'art. 1226, secondo comma, c.c., va coordinato col diritto di autodifesa riconosciuto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1894 del 8 ottobre 1970
«Le disposizioni degli artt. 1455 e 1460 c.c. hanno un diverso ambito di applicazione. La facoltà dei venditori di sospendere la loro prestazione, a norma dell'art. 1460 non esclude quella di domandare, a norma dell'art. 1455, la risoluzione per...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2720 del 4 febbraio 2009
«Nel caso in cui venga opposta, nei contratti con prestazioni corrispettive, l'eccezione "inadimplenti non est adimplendum", occorre verificare, secondo il principio di buona fede e correttezza sancito dall'art. 1375 cod. civ., in senso oggettivo,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8425 del 11 aprile 2006
«In tema di inadempimento contrattuale vale la regola che l' exceptio non rite adimpleti contractus , di cui all'articolo 1460 c.c., si fonda su due presupposti: l'esistenza dell'inadempimento anche dell'altra parte e la proporzionalità tra i...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5938 del 17 marzo 2006
«L'eccezione di inadempimento prevista dall'art. 1460 c.c., attenendo al momento funzionale di ogni contratto a prestazioni corrispettive, trae fondamento dal nesso di interdipendenza che lega tra loro le opposte prestazioni, cioè dall'esigenza di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 24899 del 25 novembre 2005
«L'eccezione di inadempimento prevista dall'art. 1460 c.c. è opponibile quando sussista un rapporto di corrispettività e contemporaneità tra le prestazioni relative alle obbligazioni reciproche delle parti e la non contrarietà a buona fede...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8314 del 26 maggio 2003
«In tema di risoluzione contrattuale ed in ipotesi di eccezione di inadempimento, poiché l'art. 1460 c.c. non pone alcuna limitazione temporale o modale all'esperibilità dell'eccezione, salva l'ipotesi di termini differenziati di adempimento, e...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4529 del 28 marzo 2001
«L' exceptio inadimpleti contractus , di cui all'art. 1460 c.c., è invocabile, oltre che al fine di paralizzare la domanda di adempimento, anche nei confronti di una domanda di risoluzione del contratto promossa dalla controparte.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4743 del 11 maggio 1998
«Il requisito della buona fede previsto dall'art. 1460 c.c. per la legittima proposizione della exceptio inadimplenti non est adimplendum non sussiste quando l'eccezione ha per oggetto un inadempimento non grave, nel raffronto tra prestazione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10506 del 7 dicembre 1994
«Per la legittima proposizione dell'eccezione di inadempimento ( exceptio inadimpleti contractus ) è necessario che il rifiuto di adempimento — oltre a trovare concreta giustificazione nei legami di corrispettività e interdipendenza tra...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6441 del 9 giugno 1993
«L'eccezione d'inadempimento, di cui all'art. 1460 c.c., la quale, in via generale, presuppone che le reciproche prestazioni siano contemporaneamente dovute, è opponibile anche alla parte che debba adempiere entro un termine diverso e successivo, a...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2708 del 29 aprile 1982
«Nei contratti con prestazioni corrispettive l'eccezione d'inadempimento mira a conservare l'equilibrio sostanziale e funzionale tra le contrapposte obbligazioni. Pertanto, la parte che oppone l'eccezione, può considerarsi in buona fede, secondo la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1182 del 24 febbraio 1982
«Nei contratti con prestazioni corrispettive il carattere non essenziale del termine per la prestazione di una delle parti non osta a che il protrarsi nel tempo dell'inadempimento della prestazione medesima, ove sia tale da ledere un interesse non...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2026 del 14 ottobre 1970
«Nei contratti con prestazioni corrispettive la diversità dei termini per l'inadempimento, dipendente da espressa pattuizione o dalla natura del contratto, impedisce a chi deve adempiere per primo e non adempie di giovarsi dell'exceptio inadimpleti...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13840 del 9 giugno 2010
«Nei contratti con prestazioni corrispettive, ai fini della pronuncia di risoluzione per inadempimento in caso di inadempienze reciproche, il giudice di merito è tenuto a formulare un giudizio - incensurabile in sede di legittimità se congruamente...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 20614 del 24 settembre 2009
«Nei contratti con prestazioni corrispettive, ai fini della pronuncia di risoluzione per inadempimento in caso di inadempienze reciproche, è necessario far luogo ad un giudizio di comparazione in ordine al comportamento di ambo le parti, al fine di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11430 del 16 maggio 2006
«Il giudice, ove venga proposta dalla parte l'eccezione inadimplenti non est adimplendum , deve procedere ad una valutazione comparativa degli opposti adempimenti avuto riguardo anche allo loro proporzionalità rispetto alla funzione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6756 del 5 maggio 2003
«Nel caso di contrapposte domande di esecuzione in forma specifica di un contratto preliminare e di risoluzione di detto contratto per inadempimento, il giudice del merito deve procedere ad una valutazione comparativa ed unitaria degli...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 387 del 16 gennaio 1997
«Il principio che sorregge l'eccezione inadempleti contractus, e che trova la sua consacrazione nella formulazione dell'art. 1460 c.c., trae fondamento dal nesso di interdipendenza che nei contratti a prestazioni corrispettive lega le opposte...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1077 del 30 gennaio 1995
«Il promittente compratore, il quale chieda ai sensi dell'art. 2932 c.c. l'esecuzione specifica dell'obbligo di concludere un contratto avente per oggetto il trasferimento della proprietà di una cosa determinata, è tenuto, ai fini dell'accoglimento...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2596 del 30 marzo 1989
«In tema di risoluzione di contratto a prestazioni corrispettive, l' exceptio inadimpleti contractus ; sollevata dal convenuto per opporsi alla domanda di risoluzione, può trovare accoglimento solo previa valutazione comparativa del comportamento...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9439 del 10 aprile 2008
«In tema di obbligazioni, il principio secondo cui anche quando sia dedotto l'inesatto adempimento è sufficiente al creditore la mera allegazione dell'inesattezza della prestazione gravando sul debitore l'onere della prova contraria, non trova...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10764 del 29 settembre 1999
«L' exceptio inadimpleti contractus di cui all'art. 1460 c.c. costituisce un'eccezione in senso proprio, rimessa pertanto alla disponibilità ed all'iniziativa del convenuto, senza che il giudice abbia il dovere di rilevarla od esaminarla...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13445 del 18 dicembre 1992
«Allorquando il convenuto in risoluzione resiste all'avversa pretesa, eccependo inademplenti inadimplendum , spetta alla parte attrice l'onere di neutralizzare l'eccezione, provando il proprio adempimento o la non ancora maturata esigibilità di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8344 del 17 agosto 1990
«Con riguardo al giudizio di risoluzione per inadempimento di un contratto con prestazioni corrispettive, la reciprocità degli inadempimenti per cui il giudice è tenuto a valutare unitariamente il comportamento dei contraenti al fine di stabilire...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6670 del 16 dicembre 1981
«In tema di risoluzione del contratto per inadempimento, colui che ha proposto l'eccezione di inadempimento, prevista dall'art. 1460 c.c., deve provare il fatto costitutivo dell'eccezione stessa e cioè l'inadempienza dell'altra parte, mentre spetta...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1232 del 23 gennaio 2004
«In favore dell'imprenditore che somministri beni o presti servizi in regime di monopolio legale, trovano applicazione, in assenza di espressa deroga, non solo l'art. 1460 c.c., sull'eccezione di inadempimento, ma anche l'art. 1461 c.c., sulla...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 602 del 22 gennaio 1999
«L'art. 1461 c.c., che basandosi sul principio inadimplendi non est adimplendum , consente ad un contraente di sospendere l'esecuzione della propria prestazione se ha il timore, dimostrato dalle peggiorate condizioni economiche dell'altra parte —...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1856 del 21 giugno 1974
«Nel contratto di assicurazione, allorquando si verifica un mutamento delle condizioni patrimoniali dell'assicuratore tale da far venir meno la certezza della garanzia assicurativa l'assicurato può sospendere la propria prestazione in adempimento...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2249 del 29 ottobre 1970
«La cautelare facoltà di sospensione attribuita al creditore dall'art. 1461 c.c. concerne le prestazioni che con quella di cui sia manifestato il pericolo di inadempimento si trovino in rapporto di corrispettività e non può quindi estendersi alla...»