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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13328 del 30 giugno 2015
«Nei giudizi risarcitori la domanda deve descrivere in modo concreto i pregiudizi dei quali si chiede il ristoro, senza limitarsi a formule generiche, come la richiesta di risarcimento dei "danni subiti e subendi", perché tali domande, quando non...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 28669 del 27 dicembre 2013
«In tema di azioni di responsabilità nei confronti degli organi sociali, l'atto di citazione deve essere caratterizzato da adeguata determinazione dell'oggetto del giudizio, dovendo esso indicare espressamente tutti gli elementi costitutivi della...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3911 del 19 marzo 2001
«La nullità della citazione (o del ricorso introduttivo di controversie di lavoro) per omessa determinazione dell'oggetto della domanda postula la totale omissione o la assoluta incertezza del petitum, inteso sotto il profilo formale del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 188 del 12 gennaio 1996
«La nullità della citazione per totale omissione o assoluta incertezza dell'oggetto della domanda, ai sensi dell'art. 164 c.p.c., non ricorre quando il petitum, inteso sotto il profilo formale come provvedimento giurisdizionale richiesto e sotto...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7221 del 4 agosto 1994
«L'onere della determinazione dell'oggetto della domanda può ritenersi assolto anche in difetto di quantificazione monetaria della pretesa dedotta con l'atto introduttivo del giudizio, purché l'attore provveda ad indicare i relativi titoli dai...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 24471 del 18 novembre 2014
«In tema di risarcimento del danno alla persona, le circostanze di fatto che ne giustificano la personalizzazione integrano un "fatto costitutivo" della pretesa, sicché devono essere allegate in modo circostanziato già nell'atto introduttivo del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 20294 del 25 settembre 2014
«La nullità della citazione ai sensi dell'art. 164 cod. proc. civ. (nel testo, applicabile "ratione temporis", anteriore alle modificazioni introdotte dall'art. 9 della legge 26 novembre 1990, n. 353), presuppone la totale omissione o l'assoluta...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7115 del 21 marzo 2013
«Quando le allegazioni poste a fondamento di una domanda giudiziale - nella specie, di risarcimento del danno da attività provvedimentale illegittima della P.A. - non consentono di includere alcuni fatti tra quelli costitutivi del diritto azionato...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 691 del 18 gennaio 2012
«Le allegazioni che devono accompagnare la proposizione di una domanda risarcitoria non possono essere limitate alla prospettazione della condotta colpevole della controparte, produttiva di danni nella sfera giuridica di chi agisce in giudizio, ma...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9596 del 14 luglio 2001
«Il rilascio della procura alle liti, previsto dall'art. 163, n. 6 c.p.c., applicabile anche nel rito del lavoro ancorché non menzionato dagli artt. 414 e 434 c.p.c., è presupposto per la valida costituzione del rapporto processuale e requisito...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12546 del 27 agosto 2002
«In tema di citazione a comparire, l'errata indicazione della data dell'udienza di comparizione perché anticipata rispetto a quella notifica (nella specie, la citazione in appello era stata notificata il 3 dicembre 1994 per l'udienza del 18 gennaio...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7999 del 18 luglio 1991
«La mancante indicazione o l'assoluta incertezza della data della udienza di comparizione nelle copie notificate dell'atto di citazione (al quale va parificato l'atto con il quale, nel caso di mancata costituzione di entrambe le parti, dopo la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13661 del 22 luglio 2004
«A seguito della pronuncia di sentenza dichiarativa di fallimento, si instaura la fase della verifica (che ha inizio con la presentazione delle insinuazioni al passivo e termina con il deposito dello stato passivo), funzionale all'accertamento,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6377 del 13 marzo 2013
«Le notificazioni al procuratore che, pur esercitando il proprio ufficio in un giudizio che si svolge nella circoscrizione del tribunale al quale è assegnato, abbia eletto domicilio nell'ambito della medesima circoscrizione, vanno fatte in questo...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1893 del 9 febbraio 2001
«In tema di notificazione di atti al difensore che eserciti fuori distretto, non può dichiararsi la nullità della notifica al procuratore costituito effettuata nel suo domicilio, ancorché non a mani proprie, invece che nel domicilio eletto nel...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9863 del 27 luglio 2000
«Il procuratore costituito è, ai sensi dell'articolo 170 c.p.c., il destinatario di tutte le comunicazioni e notificazioni dirette alla parte rappresentata; le stesse devono eseguirsi al domicilio eletto anche quando la relativa elezione sia...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12064 del 22 novembre 1995
«L'art. 82, comma 2, R.D. 22 gennaio 1934, n. 37 (applicabile anche dopo l'entrata in vigore dell'attuale codice di rito) stabilendo che se il procuratore che esercita il proprio ufficio in un giudizio svolgentesi fuori della circoscrizione del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1378 del 23 febbraio 1983
«Ai sensi dell'art. 170 c.p.c., (per cui dopo la costituzione in giudizio, tutte le notificazioni e le comunicazioni si fanno al procuratore costituito, salvo che la legge disponga altrimenti) il provvedimento emesso nel giudizio di opposizione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10109 del 26 novembre 1994
«Qualora una parte sia costituita in giudizio a mezzo di due procuratori, con uguali poteri di rappresentanza, ciascuno di essi è legittimato a ricevere la notificazione degli atti della controparte. (Nella specie, deceduto uno dei due procuratori...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 532 del 21 gennaio 1999
«Nell'ipotesi di riassunzione del processo a seguito dell'intervenuta interruzione per morte di una delle parti, il giudizio non può che proseguire nei confronti (oltre che degli eredi) delle stesse parti, le quali conservano la medesima posizione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7658 del 27 marzo 2013
«L'art. 82 del r.d. 22 gennaio 1934, n. 37 - secondo cui gli avvocati, i quali esercitano il proprio ufficio in un giudizio che si svolge fuori della circoscrizione del tribunale al quale sono assegnati, devono, all'atto della costituzione nel...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 19001 del 2 settembre 2010
«È inammissibile il ricorso per cassazione notificato presso lo studio del procuratore del controricorrente che, nel secondo grado di giudizio, pur esercitando fuori della circoscrizione ove ha sede l'autorità giudiziaria presso cui si svolge la...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4602 del 15 aprile 1992
«Ai sensi dell'art. 82 del R.D. 22 gennaio 1934, n. 37 (applicabile anche dopo l'entrata in vigore dell'attuale codice di rito), il procuratore che eserciti il suo ministero fuori della circoscrizione del tribunale cui è assegnato deve eleggere...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4081 del 3 aprile 1992
«Nel caso di non fissata residenza nel capoluogo del circondario, ed anche in difetto dell'espressa autorizzazione del presidente del tribunale ex art. 10 del R.D.L. 27 novembre 1933, n. 1578, convertito in L. 22 gennaio 1934, n. 36, al procuratore...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 15070 del 2 luglio 2014
«Una volta ottenuta dall'ufficio giudiziario l'abilitazione all'utilizzo del sistema di posta elettronica certificata, l'avvocato, che abbia effettuato la comunicazione del proprio indirizzo di PEC al Ministero della Giustizia per il tramite del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 27129 del 23 dicembre 2009
«Il provvedimento di cancellazione della causa dal ruolo, per la sua attitudine a consentire la possibile riassunzione del giudizio, è, per definizione, privo del requisito della decisorietà, avendo soltanto carattere ordinatorio, con la sua...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 740 del 17 gennaio 2005
«Qualora l'attore si sia costituito in giudizio ma non sia comparso nè alla prima udienza nè a quella di rinvio, l'art. 181, secondo comma, c.p.c. attribuisce al convenuto la facoltà di chiedere o meno che si proceda in assenza di lui. In...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 232 del 12 gennaio 1984
«L'istituto della cancellazione dal ruolo della causa, per inattività delle parti non trova applicazione nel giudizio di cassazione, soggetto ad impulso d'ufficio.»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, sentenza n. 13711 del 17 giugno 2014
«L'art. 182 cod. proc. civ. non costituisce norma eccezionale ed è suscettibile, pertanto, di interpretazione estensiva ed applicazione analogica, evenienza, quest'ultima, ipotizzabile nel caso in cui la parte abbia mancato di fornire la prova...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 26465 del 9 dicembre 2011
«Il nuovo testo dell'art. 182, secondo comma, c.p.c. (introdotto dalla legge 18 giugno 2009, n. 69), secondo cui il giudice, che rilevi la nullità della procura, assegna un termine per il rilascio della procura o per la rinnovazione della stessa,...»