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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1546 del 10 marzo 1982
«La portata del disposto di cui all'art. 1606 c.c. — per il quale, nel caso di estinzione con effetto retroattivo del diritto del locatore sulla cosa locata, restano ferme le locazioni da lui concluse purché fatte senza frode e non eccedenti il...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5000 del 15 novembre 1977
«Il divieto di subaffitto, della cessione del contratto di affitto e, in generale, di ogni forma di subconcessione dei fondi rustici opera anche quando il fondo abbia natura pascolativa; tuttavia tale divieto, che ha lo scopo di eliminare...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11903 del 13 maggio 2008
«In tema di danni prodotti dalla cosa locata, il principio secondo cui sul proprietario locatore che ha l'obbligo, imposto dall'art. 1575 c.c., di consegnare al conduttore la cosa locata in buono stato di manutenzione e di conservarla in condizioni...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1878 del 30 gennaio 2006
«L'obbligo di manutenzione ordinaria dell'immobile locato grava sul conduttore e, conseguentemente, è quest'ultimo e non il proprietario che deve ritenersi responsabile dei danni subiti da un immobile confinante a causa della sua violazione. (In...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9193 del 30 agosto 1995
«Il proprietario e locatore di un immobile, che ha autorizzato il conduttore ad eseguire opere di ristrutturazione del bene, a quest'ultimo altrimenti vietate in base alla disciplina legale della locazione, è legittimato e obbligato, ai sensi degli...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3063 del 18 maggio 1984
«Anche se il contratto di locazione comporta il trasferimento al conduttore dell'uso e del godimento del bene, tale detenzione non fa venir meno i poteri di controllo, ingerenza e, in genere, di custodia spettanti al proprietario-locatore, il quale...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7001 del 24 giugno 1993
«Qualora l'installazione del servizio di riscaldamento in un edificio in condominio risulti, in relazione alle caratteristiche ed alla stipulazione logistica dell'immobile, non gravosa né voluttaria, tale innovazione, se approvata nei modi...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1693 del 27 gennaio 2010
«In tema di locazione, l'art. 1585, secondo comma, c.c. esclude che il locatore sia tenuto a garantire il conduttore dalle molestie di fatto di terzi, facendo salva la facoltà del conduttore di agire contro i terzi a nome proprio, senza impedire,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 939 del 26 gennaio 1995
«Si ha molestia di fatto - contro la quale il locatore non è tenuto a garantire il conduttore, ai sensi del comma 2 dell'art. 1585 c.c. - qualora il pregiudizio al conduttore medesimo derivi da un atto illecito aquiliano del terzo, senza che venga...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3831 del 22 agosto 1977
«Si ha molestia di diritto - contro la quale il locatore è tenuto a garantire il conduttore, ai sensi dell'art, 1585, primo comma c.c. - quando il terzo tenda a privare il conduttore del godimento della cosa locata, reclamando un diritto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 162 del 22 gennaio 1969
«La norma dell'art. 1586 c.c. riguarda l'ipotesi del terzo che agisca in via giudiziale contro il conduttore, vantando un diritto sulla cosa locata a costui, prevenendo in tal caso la laudatio auctoris. Al contrario, il conduttore è passivamente...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18524 del 3 settembre 2007
«Il principio stabilito dall'art. 1591 c.c., relativo all'obbligo del conduttore in mora nella restituzione del bene locato di dare al locatore il corrispettivo pattuito fino alla riconsegna effettiva di esso, salvo il risarcimento del maggior...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14871 del 16 novembre 2000
«Lo ius tollendi di cui all'art. 1593 c.c. può essere esercitato anche successivamente alla cessazione del rapporto locatizio, in quanto la disposizione, che riconosce al conduttore il diritto di togliere le addizioni, separabili senza nocumento...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1891 del 19 giugno 1971
«L'art. 939 c.c. regola, in via generale, soltanto l'unione e la commistione fra cose appartenenti a diversi proprietari verificatesi in assenza di precedenti rapporti giuridici fra i medesimi. L'ipotesi di addizioni eseguite dal conduttore...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11324 del 10 novembre 1998
«Poiché la sublocazione comporta la nascita di un rapporto obbligatorio derivato la cui sorte dipende da quella del rapporto principale di conduzione, la sentenza pronunciata per qualsiasi ragione (nullità, risoluzione, scadenza della locazione,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10775 del 29 ottobre 1993
«L'acquirente di immobile locato, obbligato a rispettare la locazione stipulata dal precedente proprietario con contratto di data certa anteriore all'alienazione, ai sensi dell'art. 1599, primo comma, c.c., è terzo rispetto al contratto e pertanto,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5041 del 17 novembre 1977
«Quando il proprietario locatore di un immobile aliena per parti distinte la proprietà della cosa locata, il rapporto di locazione si scinde in tanti distinti rapporti quanti sono gli acquirenti, i quali, ciascuno per la parte rispettivamente...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1287 del 14 marzo 1978
«Poiché il trasporto gratuito di persone si distingue dal trasporto amichevole o di cortesia per la presenza del primo di un interesse del vettore stesso, sia pure mediato ed indiretto, ma apprezzabile giuridicamente, ad eseguire il trasporto, deve...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2994 del 27 marzo 1987
«Allorquando l'imprenditore assuma l'obbligo di condurre i propri dipendenti, a bordo di un autoveicolo, sul luogo di lavoro, ricorre l'ipotesi del contratto di trasporto gratuito, comportante l'applicabilità della presunzione ex art. 1681 c.c.,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11840 del 30 ottobre 1992
«Nel trasporto di cose (nella specie, ferroviario), l'obbligo del vettore di custodire la merce (artt. 1686-1693 c.c.), che non abbia potuto riconsegnare per irreperibilità, rifiuto o ritardo del destinatario, e di chiedere immediatamente...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2094 del 30 gennaio 2008
«Nell'ipotesi di assicurazione del carico contro la perdita e le avarie occorse durante il trasporto, per stabilire la titolarità del diritto all'indennizzo per la merce trasportata, occorre considerare l'incidenza del pregiudizio conseguente alla...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 453 del 20 gennaio 1987
«La responsabilità ex recepto del vettore per la perdita o l'avaria della cosa consegnatagli non è esclusa dalla mancata prova, da parte del destinatario proprietario del bene, di aver sostituito la cosa perduta od avariata con altra o di avere...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6705 del 15 maggio 2001
«La previsione di un compenso in caso di vendita diretta da parte del proprietario preponente entro i termini di efficacia dell'incarico, seppure si colloca al di fuori della mediazione tipica come non integrante la forfettaria determinazione di un...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1507 del 24 gennaio 2007
«In tema di mediazione, quando l'affare sia concluso con l'intervento di più mediatori (congiunto o distinto, contemporaneo o successivo, concordato o autonomo, in base allo stesso incarico o a più incarichi) a norma dell'art. 1758 c.c., ciascuno...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4196 del 6 maggio 1996
«A norma dell'art. 1755 c.c., l'affare che costituisce il diritto alla provvigione del mediatore è quello che dal mediatore stesso è stato proposto alle parti, sicché, nel caso che queste ultime concludano successivamente un affare diverso da...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6827 del 18 maggio 2001
«Al fine di riconoscere il diritto del mediatore alla provvigione l'affare deve ritenersi concluso quando tra le parti, poste in relazione dal mediatore, si sia costituito un vincolo giuridico che abiliti ciascuna di esse ad agire per la esecuzione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4003 del 16 giugno 1986
«La pattuizione in favore del mediatore di una provvigione corrispondente al supero (rispetto ad una cifra stabilita) ricavabile dalla vendita di un immobile, ove conclusa, entro una certa data, sia con l'intervento del mediatore, sia direttamente...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6866 del 21 giugno 1993
«L'assimilazione dei campeggi turistici agli alberghi, ai sensi dell'art. 1786 c.c., ai fini dell'applicazione della disciplina del deposito in albergo dettata dagli artt. 1783 e seguenti c.c., con l'esclusione prevista dall'art. 1785 quinquies...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10892 del 1 ottobre 1999
«Nel contratto di parcheggio (assimilabile, quanto alla disciplina giuridica applicabile, al contratto di deposito), soggetto attivo dell'obbligazione di restituzione delle cose depositate (ovvero di quella sostitutiva avente ad oggetto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8401 del 28 luglio 1993
«In tema di deposito, l'erede di uno dei depositanti di un complesso di beni indivisi che agisce per la restituzione è tenuto a provare solo la sua qualità di erede e non anche che i beni sono stati attribuiti, nella divisione, al suo dante causa...»