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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3980 del 18 giugno 1981
«La necessità che il contratto preliminare rivesta la medesima forma prescritta per quello definitivo, concerne soltanto il caso che una determinata forma sia stabilita dalla legge e non pure quello in cui essa sia stata prevista dalle parti per un...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 15959 del 16 agosto 2004
«Data la sostanziale diversità tra il recesso e la risoluzione consensuale del contratto, la prescrizione dell'uso della forma scritta pattuita per l'esercizio del recesso dal rapporto di agenzia non è estensibile — in mancanza di un'espressa...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4861 del 14 aprile 2000
«La convenzione sulla forma scritta ad substantiam da adottare per un futuro contratto deve rivestire, ai sensi dell'articolo 1352 c.c., la forma scritta e pertanto lo scioglimento della medesima per mutuo consenso (o la rinunzia bilaterale alla...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10121 del 28 novembre 1994
«La presunzione prevista dall'art. 1352 c.c. a norma del quale se le parti hanno convenuto di adottare una determinata forma per la futura conclusione di un contratto, si presume che essa sia stata voluta per la validità del contratto stesso può...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 100 del 9 gennaio 1991
«Il patto che concerne l'adozione di una determinata forma per la futura conclusione di un contratto (o anche per porre validamente in essere un negozio unilaterale) non può estendersi in via analogica ad altre convenzioni non specificamente...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5731 del 13 giugno 1990
«In materia di lavoro subordinato è giuridicamente configurabile l'assoggettabilità, in forza di specifica previsione in tal senso espressa dal contratto collettivo applicabile al rapporto, della stipulazione dei contratti individuali alla...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1306 del 22 febbraio 1990
«La rinuncia convenzionale alla forma scritta ad substantiam , in precedenza pattuita per un determinato accordo, consente la conclusione in forma libera di detto accordo soltanto se il medesimo non sia per legge soggetto alla stipulazione per...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2211 del 13 maggio 1989
«Le modalità della disdetta del contratto di locazione, che siano indicate nel contratto medesimo (nella specie, lettera raccomandata con ricevuta di ritorno), non possono integrare una forma convenzionale ad substantiam , e, pertanto, non ostano...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2863 del 9 febbraio 2006
«In tema di contratto, le parti possono assumere l'evento consistente nella condicio iuris che è un requisito necessario di efficacia del negozio, alla stessa stregua di una condicio facti assoggettando la prima a regolamentazione pattizia pur...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3579 del 22 febbraio 2005
«La clausola contrattuale che sottoponga il sorgere del diritto alla seconda parte del compenso, in favore del professionista incaricato da un Comune del progetto di un comparto P.E.E.P. — compenso la cui prima parte debba per contratto essere...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14198 del 28 luglio 2004
«La clausola contrattuale che sottoponga il sorgere del diritto al compenso, da parte del professionista incaricato del progetto di un'opera pubblica, all'intervenuto finanziamento dell'opera progettata, contiene una condizione mista che, con...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3559 del 5 agosto 1977
«Mentre la condizione propriamente detta ( condicio facti ) è un avvenimento futuro e incerto dal quale le parti fanno dipendere l'efficacia di un contratto (condizione sospensiva) o la risoluzione di esso (condizione risolutiva), la condizione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4124 del 22 marzo 2001
«In tema di obbligazioni da contratto, il criterio distintivo tra termine e condizione va ravvisato nella certezza e nell'incertezza del verificarsi di un evento futuro che le parti hanno previsto per l'assunzione di un obbligo o per l'adempimento...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4514 del 21 maggio 1997
«Nel caso in cui una condicio iuris sia costituita da un evento incerto sia nell'an che nel quando, le parti possono concordare un limite temporale riguardo al suo verificarsi, per non lasciare indefinitamente nell'incertezza l'efficacia del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2379 del 11 aprile 1985
«Allorché i contraenti si riferiscono essenzialmente ad un dato cronologico allo scopo di indicare il periodo di tempo entro il quale deve essere eseguita una determinata prestazione, dichiarando poi incidentalmente la finalità pratica sottesa alla...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3626 del 7 agosto 1989
«Si ha condizione risolutiva — il cui verificarsi comporta lo scioglimento di diritto del rapporto ed i cui effetti retroagiscono al tempo di conclusione del contratto, salvo che sia stata stabilita una diversa decorrenza — allorquando le parti...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 419 del 12 gennaio 2006
«Nel caso in cui una condizione sia costituita da un evento incerto sia nell' an che nel «quando», le parti possono concordare un limite temporale riguardo al suo verificarsi, per non lasciare indefinitamente nell'incertezza l'efficacia del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10220 del 20 novembre 1996
«La condizione può ritenersi operante nell'interesse di una sola delle parti quando vi sia una espressa clausola contrattuale che disponga in tal senso o almeno una serie di elementi idonei ad indurre il convincimento che si tratti di una...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1333 del 3 febbraio 1993
«L'accertamento dell'ammissibilità e concludenza della querela di falso e la conseguente sospensione del giudizio fino all'esito di quello sulla querela ha carattere meramente strumentale e non può, quindi, essere autonomamente impugnato in...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2412 del 19 aprile 1982
«Il contraente a cui favore sia stata pattuita una condizione ha facoltà di rinunziarvi sia prima sia dopo l'avveramento o il non avveramento della condizione e siffatta rinunzia, anche quando trattasi di condizione apposta a un contratto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 934 del 15 febbraio 1982
«In virtù dell'autonomia contrattuale, le parti possono apporre una determinata condizione al contratto nell'esclusivo interesse di uno solo dei contraenti, nella quale ipotesi — il cui accertamento è rimesso al giudice del merito, con...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4364 del 25 marzo 2003
«La previsione di una prestazione contrattuale come condizione sospensiva è inammissibile nei contratti ad effetti reali, come la compravendita, potendo questa, come qualunque contratto ad effetti reali, non spiegare gli effetti suoi propri sino a...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8051 del 8 agosto 1990
«Per quanto la condizione costituisca di regola un elemento accidentale del negozio giuridico, come tale distinto dagli elementi essenziali astrattamente previsti per ciascun contratto tipico dalle rispettive norme, tuttavia, in forza del principio...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1432 del 24 febbraio 1983
«Il privilegio è un accessorio del credito che la legge accorda a determinati creditori «in considerazione della causa del credito» stesso, onde, in caso di estinzione del diritto del creditore, il privilegio, sia esso generale o speciale, si...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 566 del 14 febbraio 1975
«La relatività e la variabilità insite nel tempo occorrente allo svolgimento di un'attività, specie quando questa sia complessa (come nel caso del tempo occorrente per provvedere all'estinzione delle passività gravanti su un immobile) sono...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1181 del 16 febbraio 1983
«Nei contratti bilateriali le reciproche prestazioni integrano gli elementi essenziali del contratto medesimo, per cui l'accordo in ordine ad essi non può essere assunto come condizione in senso tecnico, dato che questa costituisce uri elemento...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 22811 del 10 novembre 2010
«Nel caso in cui le parti abbiano condizionato l'efficacia (o la risoluzione) di un contratto al verificarsi di un evento senza indicare il termine entro il quale questo può utilmente avverarsi, può essere ottenuta la dichiarazione giudiziale di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8493 del 26 agosto 1998
«La mancata previsione di un termine finale di avveramento in relazione ad una condizione sospensiva apposta ad un contratto non postula che l'efficacia sospensiva della condizione debba estendersi fino al momento in cui sia accertata l'assoluta...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1453 del 9 febbraio 1995
«Qualora l'evento al cui verificarsi le parti hanno subordinato l'attualità degli obblighi da esse contrattualmente assunti risulti oggettivamente indeterminato o indeterminabile, il contratto è nullo ai sensi dell'art. 1354 comma secondo c.c.,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7007 del 24 giugno 1993
«Nella cessione di un contratto a titolo oneroso la condizione risolutiva, cui sia assoggettata l'obbligazione del cessionario relativa al pagamento del prezzo, costituendo tale obbligazione elemento costitutivo del contratto, è inconciliabile con...»