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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 1541 del 4 aprile 2017
«Nell'ambito del nuovo processo amministrativo telematico in vigore dal 1° gennaio 2017, deve ritenersi che la formazione, notificazione e deposito, in formato cartaceo, degli atti di parte (nonché degli atti del giudice e dei suoi ausiliari), con...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 704 del 28 gennaio 2019
«Il ricorso amministrativo non può essere considerato improcedibile laddove il ricorrente abbia iscritto a ruolo il giudizio col deposito della c.d. "velina" depositando successivamente alla scadenza del termine di cui all'art. 45, comma 1 del...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 713 del 28 gennaio 2019
«Il ricorso amministrativo non è improcedibile se il ricorrente, avvalendosi della facoltà prevista dall'art. 45, commi 2 e 3 del D.Lgs. n. 104/2010, abbia depositato l'originale dell'atto giudiziario notificato dopo la scadenza del termine...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 1179 del 27 febbraio 2018
«In tema di giudizio di ottemperanza il termine ordinario di 30 giorni dal perfezionamento della notifica dell'appello, previsto dal combinato disposto degli artt. 94 e 45, comma 1, del codice del processo amministrativo, è dimezzato a 15 giorni,...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 4370 del 18 settembre 2017
«A norma dell'art. 45, comma 3, D.Lgs. n. 104/2010 (CPA) l'onere della prova dell'avvenuto perfezionamento della notificazione del ricorso al destinatario è adempimento indispensabile affinché la domanda introdotta possa essere esaminata, a nulla...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 4257 del 8 settembre 2017
«Alla stregua di quanto dispone l'art. 45, comma 3, D.Lgs. n. 104/2010 (CPA), l'adempimento dell'onere del deposito della prova dell'avvenuto perfezionamento della notifica del ricorso per il destinatario è indispensabile perché la domanda...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 136 del 17 gennaio 2017
«Ai sensi del combinato disposto degli artt. 45, comma 1, e 87, comma 3, D.Lgs. n. 104/2010 (CPA), il termine per il deposito del ricorso nel rito camerale dell'ottemperanza, sia in primo che in secondo grado, è di quindici giorni decorrenti (pur...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 137 del 17 gennaio 2017
«Ai sensi del combinato disposto degli artt. 45, comma 1, e 87, comma 3, D.Lgs. n. 104/2010 (CPA), il termine per il deposito del ricorso nel rito camerale dell'ottemperanza, sia in primo che in secondo grado, è di quindici giorni decorrenti (pur...»
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Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 4985 del 30 novembre 2015
«Un ricorso innanzi al T.A.R. non può essere dichiarato inammissibile perché il suo deposito presso la Segreteria del Tribunale è stato effettuato a mezzo del servizio postale, anziché mediante consegna manuale. Invero, il principio generale,...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 538 del 26 gennaio 2011
«Il termine legislativamente fissato per il deposito del ricorso presso la segreteria del giudice adito ha carattere perentorio in quanto, essendo espressione di un principio di ordine pubblico processuale, è sottratto alla disponibilità non solo...»
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Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 1578 del 11 marzo 2011
«Ai sensi dell'art. 37 comma 1, c.p.a. sussistono i presupposti per ammettere l'appellante al beneficio della rimessione in termini per errore scusabile ove il ricorso in appello sia stato notificato e depositato poche settimane dopo l'entrata in...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 4524 del 19 settembre 2008
«Nel caso in cui il ricorso è stato proposto ad una sezione staccata del Tar e successivamente, su istanza dell'amministrazione resistente, è stato trasmesso alla Sede principale del Tribunale ai sensi dell'art. 32, L. 6 dicembre 1971, n. 1034, il...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 1982 del 12 giugno 2008
«La norma del secondo comma dell'art. 32 della L. Tar, che rende non impugnabile la decisione sulla competenza, impedisce che si possa ulteriormente discutere sulla concreta applicazione delle regole di competenza stabilite dall'articolo 2 della...»
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Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 3396 del 23 maggio 2019
«Il ricorso in opposizione ex art. 48 del D.Lgs. n. 104/2010 può essere proposto da chiunque sia evocato con il ricorso straordinario atteso che in tal modo può essere allo stesso riconosciuta la possibilità che venga accertata la sua qualità o...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1413 del 18 gennaio 2019
«In tema di ricorso straordinario al Capo dello Stato, ove l'amministrazione intimata abbia proposto opposizione al ricorso ex art. 48 c.p.a., senza contestare la giurisdizione amministrativa, e il TAR l'abbia dichiarata inammissibile per...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 6124 del 26 ottobre 2018
«La disposizione di cui all'art. 48, comma 1 del D.Lgs. n. 104/2010 deve essere intesa nel senso che il deposito in segreteria dell'atto di riassunzione in giudizio della parte ricorrente, cui è stato notificato l'atto di opposizione, nel termine...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 22752 del 25 settembre 2018
«In tema di ricorso straordinario al Capo dello Stato, la parte ricorrente che abbia allegato, come indefettibile presupposto della sua domanda, la giurisdizione del giudice amministrativo, senza che l'intimato abbia esercitato l'opposizione ex...»
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Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 3062 del 22 maggio 2018
«Il ricorso straordinario al Capo dello Stato è un rimedio alternativo rispetto al ricorso giurisdizionale sicché, proposto il primo, non è più esperibile il secondo e viceversa (electa una via, non datur recursus ad alteram). Tale regola risponde...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 4849 del 21 novembre 2016
«Secondo un'interpretazione non rigidamente ancorata al dato testuale, ma rispettosa della ratio dell'art. 48 D.Lgs. n. 104/2010 (CPA), deve ritenersi che il deposito in segreteria, nel termine perentorio di sessanta giorni, dell'atto di...»
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Consiglio di Stato, Sez. I, sentenza n. 3496 del 18 dicembre 2015
«La norma che consente la trasposizione del ricorso straordinario al Capo dello Stato in sede giurisdizionale è la norma fondante del rapporto tra ricorso straordinario e ricorso giurisdizionale. Il ricorso straordinario alternativo al ricorso...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1242 del 23 gennaio 2015
«In tema di ricorso straordinario al Capo dello Stato, la parte ricorrente che abbia allegato, come indefettibile presupposto della sua domanda, la giurisdizione del giudice amministrativo, senza che l'intimato abbia esercitato l'opposizione ex...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 1926 del 29 marzo 2011
«Ai sensi dell'art. 10, comma 1, D.P.R. n. 1199/1971, la trasposizione del ricorso straordinario nella sede giurisdizionale avviene mediante deposito, da parte dell'originario ricorrente in sede straordinaria, di atto di costituzione in giudizio;...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 3752 del 31 agosto 2016
«Nel giudizio amministrativo, in linea di principio, resta ferma la priorità logica della questione pregiudiziale, ma eccezionali esigenze di semplificazione possono giustificare l'esame prioritario di altri aspetti della lite (artt. 49, co. 2, e...»
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Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 3592 del 10 agosto 2016
«Nel giudizio amministrativo ai sensi degli artt. 49, comma 3, e 35, D.Lgs. n. 104/2010 (CPA), la mancata integrazione del contraddittorio entro il termine assegnato determina l'improcedibilità del ricorso (Riforma della sentenza del T.a.r. Lazio,...»
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Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 1120 del 21 marzo 2016
«Nel processo amministrativo l'integrazione del contraddittorio, in base al principio di economia degli atti giuridici ed in particolare processuali, non è richiesta nei casi in cui il ricorso sia manifestamente inammissibile o infondato (art. 49...»
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Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 789 del 26 febbraio 2016
«Allorché il Giudice Amministrativo abbia esercitato la facoltà di fissare il termine sia per la notifica che per il deposito dell'atto di integrazione del contraddittorio, tali termini (di per sé eccezionali rispetto a quelli ordinariamente...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 4049 del 31 agosto 2015
«Il principio del doppio grado del giudizio rileva nei confronti di tutte le parti e va di regola rispettato. Secondo l'art. 49, comma 2, D.Lgs. n. 104/2010 (CPA) il Giudice può non disporre l'integrazione del contraddittorio nel caso in cui il...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 1034 del 23 febbraio 2012
«L'art. 49 c.p.a. prevede, su un piano generale, che il giudice può non ordinare l'integrazione del contraddittorio «nel caso in cui il ricorso sia manifestamente irricevibile, inammissibile, improcedibile o infondato». La ratio perseguita dalla...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 2032 del 1 aprile 2011
«Ai sensi degli artt. 49, comma 2, e 95, comma 5, c.p.a., nel processo amministrativo di primo e di secondo grado non si dispone l'integrazione del contraddittorio quando il ricorso è palesemente infondato.»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 4765 del 8 luglio 2019
«Non è ammissibile l'intervento spiegato nel processo amministrativo da chi sia ex se legittimato a proporre direttamente il ricorso giurisdizionale in via principale, considerato che in tale ipotesi l'interveniente non fa valere un mero interesse...»