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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3978 del 18 aprile 1998
«L'obbligo del rispetto delle distanze tra costruzioni deve osservarsi anche quando queste si trovino su fondi separati da un'area appartenente ad un terzo, purché inedificata. (Nella specie la S.C. ha confermato la sentenza impugnata la quale...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3480 del 11 luglio 1978
«Le norme in tema di distanze fra edifici, non si applicano quando, facendo avanzare idealmente una facciata in linea retta verso il fabbricato vicino, le due facciate non si incontrano nemmeno in un punto. L'esistenza di una striscia di proprietà...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 20786 del 25 settembre 2006
«In materia di distanze legali tra edifici, la modificazione del tetto di un fabbricato integra sopraelevazione e, come tale, una nuova costruzione soltanto se essa produce un aumento della superficie esterna e della volumetria dei piani...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 22895 del 7 dicembre 2004
«La sopraelevazione (per tale intendendosi qualsiasi costruzione che si eleva al di sopra della linea di gronda di un preesistente fabbricato), poiché comporta sempre un aumento della volumetria preesistente, deve rispettare le distanze legali tra...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 23492 del 5 novembre 2009
«Le norme sulle distanze legali nelle costruzioni non trovano applicazione in caso di realizzazione di una copertura su area cortilizia condominiale, incorporante preesistenti parti comuni del fabbricato, giacché trattandosi di innovazione additiva...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1673 del 16 febbraio 1995
«Quando due fabbricati sono in aderenza, il proprietario di uno di essi non può validamente dolersi della costruzione da parte del proprietario dell'altro di un muro sul confine, al di sopra del fabbricato (nella specie sul lastrico solare, in...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 17242 del 22 luglio 2010
«In tema di distanze legali fra edifici, mentre rientrano nella categoria degli sporti, non computabili ai fini delle distanze, soltanto quegli elementi con funzione meramente ornamentale, di rifinitura od accessoria (come le mensole, le lesene, i...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 17089 del 27 luglio 2006
«In tema di distanze tra costruzioni su fondi finitimi, ai sensi dell'articolo 873 c.c., con riferimento alla determinazione del relativo calcolo, poiché il balcone, estendendo in superficie il volume edificatorio, costituisce corpo di fabbrica, e...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12964 del 31 maggio 2006
«In tema di limiti legali della proprietà, qualora la concreta determinazione della distanza tra costruzioni sia riferita all'altezza dei fabbricati, il relativo computo comporta il riferimento all'intera estensione in elevazione della costruzione,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6058 del 17 marzo 2006
«In virtù dell'assimilabilità al piano regolatore generale operata dalla Corte costituzionale con la sentenza n. 23 del 20 marzo 1978 il programma di fabbricazione, avendo natura di atto normativo regolatore a carattere generale e, quindi, cogente,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 27418 del 13 dicembre 2005
«Al fine di verificare il rispetto della distanza legale nelle costruzioni, nel caso in cui una di esse sia provvista di porticato aperto, con pilastri allineati al muro di facciata, deve tenersi conto anche del porticato, secondo la regola del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1556 del 26 gennaio 2005
«In tema di distanze legali fra edifici, mentre non sono a tal fine computabili le sporgenze estreme del fabbricato che abbiano funzione meramente ornamentale, di rifinitura od accessoria di limitata entità, come la mensole, le lesene, i...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10064 del 16 novembre 1996
«La distanza legale tra i fabbricati, ai sensi dell'art. 873 c.c. e degli strumenti urbanistici locali richiamati da tale articolo, deve essere computata dai punti di massima sporgenza.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4195 del 12 aprile 1995
«In tema di distanze tra edifici, rientrano nella categoria tecnico-giuridica dei semplici sporti, non computabili ai fini delle distanze, soltanto quegli elementi che, come le mensole, le lesene, i cornicioni, le canalizzazioni di gronda e simili,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12419 del 15 dicembre 1993
«Quando una costruzione sia stata realizzata non già lungo una linea retta, ma lungo una linea spezzata, ora coincidente con il confine, ora no, il vicino deve rispettare le distanze imposte dalla legge computate dalle sporgenze e rientranze...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4138 del 15 luglio 1985
«Nel calcolo della distanza minima fra costruzioni, posta dall'art. 873 c.c. o da norme regolamentari di esso integrative, deve tenersi conto anche delle strutture accessorie di un fabbricato (nella specie, scala esterna in muratura), qualora...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 14953 del 7 luglio 2011
«In tema di distanze tra costruzioni, l'art. 9, secondo comma, del d.m. 2 aprile 1968, n. 1444, essendo stato emanato su delega dell'art. 41 quinquies della legge 17 agosto 1942, n. 1150 (c.d. legge urbanistica), aggiunto dall'art. 17 della legge...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 56 del 7 gennaio 2010
«In tema di distanze nelle costruzioni, stante la sostanziale identità tra piano regolatore e programma di fabbricazione, già affermata dalla Corte costituzionale con sentenza n. 23 del 1978, anche nei comuni dotati di regolamento edilizio con...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1073 del 16 gennaio 2009
«In tema di distanze legali, sono da ritenere integrative delle norme del codice civile solo le disposizioni dei regolamenti edilizi locali relative alla determinazione della distanza tra i fabbricati in rapporto all'altezza e che regolino con...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12127 del 2 luglio 2004
«Superato il divario tra programma di fabbricazione e piano regolatore generale per effetto della sentenza della Corte Costituzionale del 20 marzo 1978 n. 23, al primo, fin quando non è approvato il secondo dall'organo di controllo dell'ente...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11259 del 17 dicembre 1996
«Le norme dei regolamenti comunali che disciplinano solo l'altezza in sé degli edifici, a differenza di quelle che invece impongono l'altezza dei fabbricati in rapporto alla distanza intercorrente tra gli stessi, tutelano, oltre che l'interesse...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5378 del 12 giugno 1996
«Le disposizioni degli strumenti urbanistici locali che disciplinano l'altezza dei fabbricati rispetto alla larghezza delle strade che essi fiancheggiano devono intendersi, di massima, dettate a tutela di interessi diversi da quelli attinenti alla...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2731 del 25 febbraio 2002
«Nelle zone in cui vige la normativa cosiddetta antisismica — contenuta nella legge 25 novembre 1962, n. 1684, — non sono applicabili le disposizioni di cui agli artt. 874, 876, 884 c.c., secondo le quali il proprietario del fondo contiguo al muro...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4599 del 8 luglio 1983
«La comunione del muro sul confine comporta la proprietà pro indiviso sul muro e del suolo su cui esso è eretto, senza, quindi, che sia configurabile un diritto dominicale di ciascuno dei proprietari dei fondi confinanti di utilizzare in modo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3638 del 16 febbraio 2007
«In tema di distanze tra costruzioni, in base al principio della prevenzione, è consentito a chi costruisce per primo di operare la scelta fra il costruire alla distanza legale e l'erigere la propria fabbrica fino ad occupare l'estremo limite del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12483 del 26 agosto 2002
«In tema di distanze tra costruzioni, l'eventuale diritto del proprietario frontista a mantenere un fabbricato preesistente sin dall'origine costruito ad una distanza inferiore a quella legale rispetto all'immobile limitrofo non conferisce al...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15382 del 1 dicembre 2000
«In tema di distanze tra costruzioni, il principio cosiddetto della prevenzione, in base al quale quello, tra i proprietari di fondi finitimi, che costruisce per primo ha la facoltà di scelta fra il costruire alla distanza regolamentare e l'erigere...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3769 del 20 aprile 1996
«In tema di costruzioni sulla zona di confine, la scelta offerta al preveniente dal combinato disposto degli artt. 873, 874, 875, 877 c.c. (costruzione sul confine ovvero con distacco legale dal confine o a distanza inferiore al distacco legale) è...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2473 del 22 marzo 1996
«Il criterio della prevenzione, previsto dall'art. 875 c.c. allo scopo di regolare armonicamente i rapporti tra le costruzioni di fondi contigui, impone a colui che costruisce dopo di adeguarsi alle scelte del vicino che ha costruito per primo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10395 del 3 dicembre 1994
«In tema di distanze legali nelle costruzioni il principio della prevenzione comporta che il preveniente il quale abbia scelto per la sua costruzione tra le facoltà consentitegli dallo stato di inedificazione del suolo del vicino quella di porsi...»