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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 22460 del 27 settembre 2017
«...o tacito, ove effettuato fuori dal processo, si inquadra nella fattispecie della dichiarazione confessoria stragiudiziale di cui all'art. 2735 c.c. ovvero della condotta concludente incompatibile con l'esercizio del disconoscimento in giudizio.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1320 del 19 gennaio 2017
«La deposizione “de relato ex parte”, con cui si riferiscano circostanze sfavorevoli alla parte medesima, ha la natura giuridica di prova testimoniale di una confessione stragiudiziale fatta a un terzo, se supportata dal relativo elemento...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9135 del 28 agosto 1993
«La simulazione della quietanza, che è un atto unilaterale recettizio contenente la confessione stragiudiziale del pagamento di una somma determinata, presuppone, ai sensi dell'art. 1414, secondo comma, c.c., un precedente e coevo accordo, tra il...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10825 del 16 agosto 2000
«Le dichiarazioni rese agli organi di polizia giudiziaria, ancorché non siano vincolanti in sede civile, costituiscono confessione stragiudiziale fatta ad un terzo che il giudice ha il potere-dovere di apprezzare liberamente. (Fattispecie relativa...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 18987 del 11 dicembre 2003
«L'affermazione della parte o, se questa è una società, del suo legale rappresentante, di fatti a sé sfavorevoli resa al consulente tecnico d'ufficio, considerato come terzo al di fuori del processo, integra una confessione stragiudiziale...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 23971 del 22 ottobre 2013
«La quietanza, come dichiarazione di scienza del creditore assimilabile alla confessione stragiudiziale del ricevuto pagamento, può essere superata dall'opposta confessione giudiziale del debitore, che ammetta, nell'interrogatorio formale, di non...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 19888 del 22 settembre 2014
«...il privilegio legale per il prezzo, non è prova piena, ma, al pari della confessione stragiudiziale fatta ad un terzo, è liberamente apprezzata dal giudice, senza soggiacere ai limiti di "revoca" della confessione sanciti dall'art. 2732 c. c.»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 13234 del 25 maggio 2017
«Il condominio, non partecipe ed ignaro dell'accordo simulatorio intervenuto tra un condomino e l'ex amministratore, ove deduca la simulazione delle quietanze relative all'avvenuto pagamento degli oneri condominiali è da considerarsi "terzo"...»
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Cassazione civile, Sez. V, ordinanza n. 32458 del 14 dicembre 2018
«Il creditore, il quale rilascia quietanza al debitore, ammette il fatto del ricevuto pagamento e rende confessione stragiudiziale alla parte, con piena efficacia probatoria, ai sensi degli artt. 2733 e 2735 c.c. (Cassa con rinvio,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 11898 del 18 giugno 2020
«La confessione stragiudiziale fatta ad un terzo non ha valore di prova legale, come la confessione giudiziale o stragiudiziale fatta alla parte, e può, quindi, essere liberamente apprezzata dal giudice, a cui compete, con valutazione non...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 3689 del 12 febbraio 2021
«Le dichiarazioni, a sé sfavorevoli, rese dalla persona offesa alla P.G. ed al P.M. nella fase delle indagini preliminari possono essere ricondotte nel novero della confessione stragiudiziale ed utilizzate ai fini della decisione in sede civile,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 25646 del 31 agosto 2022
«Ne consegue che non può riconnettersi validità ed efficacia di confessione stragiudiziale di accettazione dell'eredità all'atto di notorietà, ricevuto da notaio ai fini della successione, nel quale gli attestanti abbiano dichiarato che i chiamati...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 5945 del 28 febbraio 2023
«Il creditore che, rilasciando quietanza al debitore, ammette il fatto del ricevuto pagamento rende confessione stragiudiziale alla parte, con piena efficacia probatoria ex artt. 2733 e 2735 c.c., sicché non può impugnare l'atto se non dimostrando,...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 19283 del 15 giugno 2022
«La quietanza, quale dichiarazione di scienza del creditore assimilabile alla confessione stragiudiziale del ricevuto pagamento, può essere superata dall'opposta confessione giudiziale del debitore, che ammetta, nell'interrogatorio formale, di non...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2619 del 4 febbraio 2021
«...stragiudiziale della quietanza, possano valere, riguardo alla sua posizione, i limiti di impugnativa della confessione stabiliti dall'art. 2732 c.c., applicabili esclusivamente nei rapporti fra il mandatario e il preteso simulato acquirente.»
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Cassazione civile, Sez. VI-1, ordinanza n. 28094 del 5 novembre 2018
«La dichiarazione rilasciata dal soggetto poi fallito non può comunque assumere, nell'ambito dei giudizi relativi allo stato passivo, l'efficacia della confessione stragiudiziale di cui all'art. 2735 c.c., posto che il curatore "rappresenta la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10215 del 11 aprile 2019
«In tema di insinuazione allo stato passivo, la ricognizione di debito avente data certa anteriore alla dichiarazione di fallimento del suo autore, non determina la presunzione dell'esistenza del rapporto fondamentale, trattandosi di documento...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 21258 del 8 ottobre 2014
«La quietanza, rilasciata dal creditore al debitore all'atto del pagamento, ha natura di confessione stragiudiziale in ordine al fatto estintivo dell'obbligazione ai sensi dell'art. 2735 cod. civ., e, come tale, solleva il debitore dal relativo...»
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Cassazione civile, Sez. V, ordinanza n. 14150 del 24 maggio 2021
«Le dichiarazioni del legale rappresentante della società, rese in sede di verifica, possono essere apprezzate come una confessione stragiudiziale e pertanto costituire prova non già indiziaria, ma diretta del maggior imponibile eventualmente...»
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Cassazione civile, Sez. VI-1, ordinanza n. 38975 del 7 dicembre 2021
«Il curatore fallimentare che deduce in giudizio la simulazione della quietanza rilasciata dal fallito "in bonis" rappresenta la massa dei creditori, e non il fallito, sicché tale quietanza non vale, nei confronti del fallimento, come confessione...»