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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 34685 del 24 novembre 2022
«Nella fideiussione per obbligazione futura, il garante che chieda la liberazione della garanzia invocando l'art. 1956 c.c., ha l'onere di provare che successivamente alla prestazione della garanzia in parola, il creditore, senza la sua...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 5017 del 17 febbraio 2023
«In tema di fideiussione per obbligazione futura, la liberazione del garante ex art. 1956 c.c., non si determina per la sola circostanza che il debitore garantito si sia successivamente trasformato da società di persone in società di capitali,...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 40829 del 20 dicembre 2021
«Nell'ambito del termine ex art. 1957 c.c., il creditore può consentire al debitore le proroghe che ritiene opportune, assumendosi, tuttavia, il rischio di quelle che non gli consentono di agire entro i termini di legge; ne consegue che, ove per...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 19694 del 17 giugno 2022
«In tema di garanzia patrimoniale, l'anticresi è il contratto col quale il debitore o un terzo si obbliga a consegnare un immobile al creditore a garanzia del credito, affinché il creditore ne percepisca i frutti imputandoli agli interessi, se...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 27362 del 8 ottobre 2021
«L'intento elusivo del divieto legale del patto commissorio è configurabile allorché sussista, tra le diverse pattuizioni, un nesso di interdipendenza tale da far emergere la loro funzionale preordinazione allo scopo finale di garanzia piuttosto...»
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Cassazione civile, Sez. VI-1, ordinanza n. 23482 del 9 ottobre 2017
«L'oggetto del negozio transattivo va identificato non in relazione alle espressioni letterali usate dalle parti, non essendo necessaria una puntuale specificazione delle contrapposte pretese, bensì in relazione all'oggettiva situazione di...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 7194 del 13 marzo 2019
«In materia di transazione novativa, è necessario che l'accordo raggiunto dalle parti disciplini per intero il nuovo rapporto negoziale, ricorrendo altrimenti una novazione conservativa, perché la novazione oggettiva si configura come un contratto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13367 del 29 maggio 2018
«L'accordo transattivo tra il difensore della parte vincitrice in primo grado, dichiaratosi antistatario, e la parte soccombente avente ad oggetto i soli compensi professionali del primo, non può ritenersi esteso anche al rapporto oggetto della...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 15411 del 20 luglio 2020
«La transazione è estranea al rapporto di lavoro ed agli obblighi contributivi, perché alla base del calcolo degli oneri previdenziali deve sempre essere posta la retribuzione prevista per legge o per contratto, individuale o collettivo; ne...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 28170 del 31 ottobre 2019
«Il principio generale secondo cui la transazione - stipulata nel corso di una lite - non dedotta in giudizio è travolta dal giudicato è applicabile solo nel caso in cui essa abbia ad oggetto il diritto controverso, laddove, nell'ipotesi in cui le...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18219 del 5 luglio 2019
«In riferimento al contratto di transazione, deve distinguersi la cosiddetta "transazione generale" dalla "transazione speciale": mediante la prima le parti in lite chiudono definitivamente ogni contestazione su tutti i loro pregressi rapporti,...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 6821 del 7 marzo 2023
«L'effetto novativo della transazione può essere ritenuto sussistente solo allorquando esso discenda direttamente dal negozio transattivo che tale effetto contempla, mentre non può ritenersi immediatamente novativa la transazione che colleghi...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 1067 del 16 gennaio 2023
«Affinché una transazione sia validamente conclusa, è necessario, da un lato, che essa abbia ad oggetto una "res dubia", e, cioè, che cada su un rapporto giuridico avente, almeno nella opinione delle parti, carattere di incertezza, e, dall'altro,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 16154 del 9 giugno 2021
«In tema di transazione, le reciproche concessioni, cui si riferisce il primo comma dell'art. 1965 c.c., devono essere intese in correlazione con le reciproche pretese e contestazioni e non già in relazione ai diritti effettivamente a ciascuna...»
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Cassazione civile, Sez. V, ordinanza n. 17869 del 23 giugno 2021
«La transazione può atteggiarsi come atto di composizione dell'originario rapporto litigioso mediante la conclusione di un rapporto costitutivo di obbligazioni autonome, diverse da quelle originarie (transazione novativa), ovvero come atto di...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 8240 del 22 marzo 2013
«Ai fini dell'interpretazione di un negozio come transazione divisionale, nel quale la causa transattiva prevale su quella divisionale, non è possibile presumere la volontà di transigere con rinuncia ai propri diritti, sulla base della semplice...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12744 del 21 aprile 2022
«L'annullamento della transazione su pretesa temeraria, ai sensi dell'art. 1971 c.c., presuppone la presenza di due elementi, uno obiettivo e uno soggettivo, ossia che la pretesa fatta valere dalla parte nei cui confronti si chiede l'annullamento...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 10865 del 18 aprile 2019
«L'art. 1972, comma 1, c.c., sancisce la nullità della transazione soltanto se questa ha ad oggetto un titolo nullo per illiceità della causa o del motivo comune ad entrambe le parti, e non quando si tratta di contratto nullo per mancanza di uno...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 7963 del 20 aprile 2020
«La distinzione tra transazione "novativa" e "conservativa" assume rilievo dirimente ai fini dell'applicazione dell'art. 1972 c.c.: la transazione novativa che interviene su un titolo nullo è sanzionata con la nullità (comma 1) soltanto se relativa...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 21557 del 27 luglio 2021
«In tema di annullabilità della transazione, l'ipotesi di annullabilità per cosa giudicata di cui all'art. 1974 cod. civ. trova applicazione tanto nella transazione generale che in quella speciale, con priorità rispetto all'ipotesi di annullabilità...»
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Cassazione civile, Sez. VI-1, ordinanza n. 28094 del 5 novembre 2018
«Dal curatore del fallimento non può provenire l'effetto dell'inversione della prova di cui all'art. 1988 c.c. ("la promessa di pagamento o la ricognizione di un debito dispensa colui a favore del quale è fatta dall'onere di provare il rapporto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10215 del 11 aprile 2019
«In tema di insinuazione allo stato passivo, la ricognizione di debito avente data certa anteriore alla dichiarazione di fallimento del suo autore, non determina la presunzione dell'esistenza del rapporto fondamentale, trattandosi di documento...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14773 del 30 maggio 2019
«La rinuncia al vantaggio della dispensa dell'onere della prova del rapporto fondamentale, derivante dall'effetto di astrazione processuale prodotto dalla promessa di pagamento ai sensi dell'art. 1988 c.c., può essere anche implicita, ma richiede...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 31879 del 6 dicembre 2019
«In materia di titoli di credito, il mero possessore di un assegno bancario che non risulti né prenditore né giratario dello stesso non è legittimato alla pretesa del credito ivi contenuto se non dimostrando l'esistenza del rapporto giuridico da...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 731 del 15 gennaio 2020
«Il mero possessore di un assegno bancario, il quale non risulti prenditore o giratario dello stesso (nella specie, mancante dell'indicazione del beneficiario), non è legittimato alla pretesa del credito ivi contenuto se non dimostrando l'esistenza...»
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Cassazione civile, Sez. VI-1, ordinanza n. 2431 del 4 febbraio 2020
«La ricognizione di debito avente data certa anteriore alla dichiarazione di fallimento del suo autore è opponibile alla massa dei creditori, in quanto deve presumersi l'esistenza del rapporto fondamentale, salva la prova - il cui onere grava sul...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 7682 del 16 marzo 2023
«La scrittura privata non autenticata di ricognizione di debito che, come tale, abbia un carattere meramente ricognitivo di un situazione debitoria certa, non avendo per oggetto una prestazione a contenuto patrimoniale, è soggetta ad imposta di...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 2091 del 25 gennaio 2022
«La promessa di pagamento, al pari della ricognizione di debito, non costituisce autonoma fonte di obbligazione, ma ha soltanto effetto confermativo di un preesistente rapporto fondamentale, venendo ad operarsi, in forza dell'art. 1988 c.c.,...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 33576 del 15 novembre 2022
«Il biglietto del gioco del lotto non può essere annoverato tra i titoli di credito, ex art. 1992 c.c. e, quindi, non incorpora il diritto indicato, in quanto non è dotato dei requisiti di letteralità e autonomia che connotano tali titoli; esso,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 20449 del 11 ottobre 2016
«L'assegno bancario privo di data di emissione, benché nullo ex art. 2, comma 1, del r.d. n. 1736 del 1933, vale come promessa di pagamento, ed in tal caso non sussiste l'onere del suo deposito in cancelleria di cui all'art. 58 del r.d. citato,...»