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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6378 del 13 marzo 2017
«In tema di opposizione di terzo revocatoria, la legittimazione attiva compete al creditore titolare di un credito certo, non essendo a tal fine sufficiente la mera allegazione dello stesso o la produzione di un titolo giudiziale solo...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11417 del 10 maggio 2017
«Nel processo del lavoro, il principio di non contestazione si applica anche ai diritti a prestazioni previdenziali, senza che rilevi il loro carattere indisponibile, dovendosi ritenere che la mancata contestazione operi in relazione alla prova dei...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 25472 del 26 ottobre 2017
«La conciliazione giudiziale prevista dagli artt. 185 e 420 c.p.c. è una convenzione non assimilabile ad un negozio di diritto privato puro e semplice, caratterizzandosi, strutturalmente, per il necessario intervento del giudice e per le formalità...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 25374 del 25 ottobre 2017
«Nel rito del lavoro, l'uso dei poteri istruttori da parte del giudice ex artt. 421 e 437 c.p.c., non ha carattere discrezionale, ma costituisce un potere-dovere del cui esercizio o mancato esercizio questi è tenuto a dar conto; tuttavia, al fine...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 22297 del 25 settembre 2017
«Il licenziamento orale in regime di tutela obbligatoria è inidoneo ad incidere sulla continuità del rapporto e comporta il diritto del lavoratore al risarcimento del danno secondo le regole in materia di inadempimento, sicché non sussiste vizio di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5453 del 3 marzo 2017
«In tema di prestazioni previdenziali ed assistenziali, la preventiva presentazione della domanda amministrativa costituisce condizione di proponibilità della domanda giudiziaria, la cui omissione è rilevabile in qualsiasi stato e grado del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5037 del 28 febbraio 2017
«Nell'espropriazione presso terzo, qualora la dichiarazione da questi resa, ai sensi dell'art. 547 c.p.c., risulti, in esito al successivo giudizio di accertamento contemplato dall'art. 549 c.p.c., reticente od elusiva, sì da favorire il debitore...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7402 del 23 marzo 2017
«In tema di esecuzione forzata per obblighi di fare o di non fare, l’ordinanza emessa ai sensi dell’art. 612 c.p.c., che abbia assunto contenuto decisorio in ordine alla portata sostanziale del titolo esecutivo ed all’ammissibilità dell’azione...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13381 del 26 maggio 2017
«In sede esecutiva, al fine della corretta qualificazione della domanda occorre fare riferimento alla "causa petendi" ed al "petitum", che, nell'opposizione all'esecuzione, investono l'"an" della esecuzione, cioè il diritto del creditore di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5608 del 7 marzo 2017
«L’opposizione all’esecuzione già iniziata, di cui all’art. 615 c.p.c., pur essendo - nella sua attuale disciplina - distinta in due fasi, la prima sommaria e la seconda a cognizione piena, costituisce un giudizio unico anche quando il processo nel...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12612 del 19 maggio 2017
«In tema di esecuzione cd. esattoriale, quando l'opposizione proposta dal debitore è accolta in relazione a vizi del procedimento o di merito ascrivibili esclusivamente all'ente creditore, il diritto del concessionario del servizio di riscossione...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 1218 del 18 gennaio 2017
«L’opposizione agli atti esecutivi, la cui fase di merito debba essere introdotto con le forme del rito del lavoro, è improcedibile qualora, pur essendo stata tempestivamente proposta con il deposito del ricorso nel termine perentorio assegnato dal...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 9652 del 13 aprile 2017
«In tema di opposizione agli atti esecutivi ex art. 617 c.p.c., è inammissibile il ricorso straordinario per cassazione avverso il provvedimento con il quale il giudice dell’esecuzione, rilevato il mancato rispetto del termine perentorio per...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2353 del 31 gennaio 2017
«In tema di opposizione agli atti esecutivi, l’ordinanza adottata ai sensi dell’art. 618, comma 2, c.p.c. non è autonomamente impugnabile con opposizione agli atti esecutivi, in quanto contiene provvedimenti indilazionabili o provvedimenti sulla...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 20637 del 31 agosto 2017
«È improcedibile l'opposizione agli atti esecutivi da introdursi col rito del lavoro - sebbene la fase di merito sia stata tempestivamente proposta nel termine perentorio assegnato dal giudice dell'esecuzione - qualora la notificazione del ricorso...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7043 del 20 marzo 2017
«L'estinzione del processo esecutivo sospeso ai sensi dell'art. 624, comma 3, c.p.c. (nella formulazione introdotta dalla l. n. 69 del 2009) si produce anche in caso di estinzione del giudizio di merito sull'opposizione, pur tempestivamente...»
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Cassazione civile, Sez. VI-1, ordinanza n. 23775 del 11 ottobre 2017
«Il decreto ingiuntivo acquista efficacia di giudicato sostanziale, idoneo a costituire titolo inoppugnabile per l'ammissione al passivo, solo nel momento in cui il giudice, dopo avere controllato la ritualità della sua notificazione, lo dichiari,...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 25317 del 25 ottobre 2017
«Il decreto ingiuntivo non opposto acquista efficacia di giudicato tanto in ordine all'oggetto che ai soggetti del rapporto giuridico con riguardo alle sole questioni dedotte ed a quelle che costituiscono i necessari e inscindibili antecedenti o...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17049 del 11 luglio 2017
«L’ordinanza di convalida dello sfratto per morosità ha efficacia di cosa giudicata sostanziale su ogni questione in merito alla risoluzione del contratto ed al possesso di fatto della cosa locata, ma non preclude, nell'autonomia dei rispettivi e...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 14625 del 13 giugno 2017
«L’ordinanza di convalida di sfratto, ove erroneamente emessa malgrado l’opposizione dell’intimato, assume natura decisoria e contenuto sostanziale di sentenza, sicché è impugnabile con l’appello, potendo con tale atto l’intimato chiedere la...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 10678 del 3 maggio 2017
«Il giudice d’appello, qualora accerti la nullità dell’ordinanza di estinzione del procedimento per convalida di sfratto, adottata in primo grado per effetto dell’avvenuta sanatoria della morosità nel termine di grazia, non può rimettere la causa...»
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Cassazione civile, Sez. VI-lav., ordinanza n. 18264 del 24 luglio 2017
«Nel rito del lavoro la scelta del foro competente operata dal ricorrente che agisce in sede cautelare "ante causam", in caso di esplicito accertamento della correttezza della scelta da parte del giudice o di mancata formulazione dell’eccezione o...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13631 del 30 maggio 2017
«I documenti depositati nel corso di un procedimento cautelare instaurato in pendenza del giudizio di merito sono utilizzabili anche in quest'ultimo processo, purché la relativa produzione sia avvenuta prima che in esso siano maturate le...»
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Cassazione civile, Sez. VI, ordinanza n. 4860 del 24 febbraio 2017
«In tema di separazione personale dei coniugi, le dichiarazioni rese da questi ultimi in sede di udienza presidenziale non hanno valore probatorio di confessione giudiziale e, pertanto, la loro omessa valutazione non integra il vizio di cui...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1665 del 23 gennaio 2017
«In tema di giudizio di scioglimento della comunione, il giudice, nel risolvere con sentenza gli incidenti cognitivi tipici (quali le contestazioni sul diritto alla divisione, le controversie sulla necessità della vendita e le contestazioni sul...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, ordinanza n. 2144 del 29 gennaio 2018
«La preclusione alla proposizione del regolamento preventivo di giurisdizione, prevista dall'art. 41, comma 1, c.p.c. - che di regola si verifica, non al momento della pubblicazione del provvedimento decisorio nel merito in primo grado, ma da...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16904 del 27 giugno 2018
«La titolarità attiva o passiva della situazione soggettiva dedotta in giudizio è un elemento costitutivo della domanda ed attiene al merito della decisione, così che grava sull'attore l'onere di allegarne e provarne i fatti costitutivi, salvo che...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 14364 del 5 giugno 2018
«L'apprezzamento del giudice di merito sul carattere sconveniente od offensivo delle espressioni contenute nelle difese delle parti e sulla loro estraneità all'oggetto della lite, nonché l'emanazione o meno dell'ordine di cancellazione delle...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 14077 del 1 giugno 2018
«La modificazione, da parte del giudice di appello, della qualificazione giuridica della domanda operata dal primo giudice è illegittima - per violazione del giudicato interno formatosi in ragione dell'omessa impugnazione sul punto della parte...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 9059 del 12 aprile 2018
«In tema di prova per presunzioni, il giudice, dovendo esercitare la sua discrezionalità nell'apprezzamento e nella ricostruzione dei fatti in modo da rendere chiaramente apprezzabile il criterio logico posto a base della selezione delle risultanze...»