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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 639 del 27 gennaio 1996
«La parte adempiente che chiede la risoluzione del contratto preliminare di compravendita per inadempimento del promittente venditore ha diritto sia alla restituzione della somma pagata in conto prezzo, in virtù dell'efficacia retroattiva della...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 12942 del 4 dicembre 1992
«Con riguardo alla risoluzione del contratto per inadempimento, l'obbligo di restituire la somma ricevuta a titolo di anticipo del corrispettivo costituisce debito di valuta e non di valore, insensibile, come tale al fenomeno della svalutazione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5426 del 16 ottobre 1981
«L'obbligazione del venditore di restituire al compratore la somma ricevuta a titolo di prezzo, in conseguenza della risoluzione giudiziale del contratto per inadempimento del venditore stesso, diventa esigibile solo con l'esecutività della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10482 del 22 ottobre 1993
«Con riguardo al cosiddetto leasing finanziario, stabilire se il canone dovuto dal detentore del bene costituisca corrispettivo del godimento di questo per una durata prestabilita, di guisa che tale funzione di godimento viene a prevalere su...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 14926 del 21 giugno 2010
«La parte che si avvale legittimamente del suo diritto di sospendere l'adempimento della propria obbligazione pecuniaria a causa dell'inadempimento dell'altra non può essere considerata in mora e non è, perciò, tenuta al pagamento degli interessi...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2474 del 18 marzo 1999
«La sospensione dell'esecuzione del contratto, ai sensi dell'art. 1460 c.c., non necessita di preventiva diffida ad adempiere e non contrasta con i principi di buona fede e correttezza anche se è formulata per la prima volta in giudizio per...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1182 del 24 febbraio 1982
«Nei contratti con prestazioni corrispettive il carattere non essenziale del termine per la prestazione di una delle parti non osta a che il protrarsi nel tempo dell'inadempimento della prestazione medesima, ove sia tale da ledere un interesse non...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11430 del 16 maggio 2006
«Il giudice, ove venga proposta dalla parte l'eccezione inadimplenti non est adimplendum , deve procedere ad una valutazione comparativa degli opposti adempimenti avuto riguardo anche allo loro proporzionalità rispetto alla funzione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1077 del 30 gennaio 1995
«Il promittente compratore, il quale chieda ai sensi dell'art. 2932 c.c. l'esecuzione specifica dell'obbligo di concludere un contratto avente per oggetto il trasferimento della proprietà di una cosa determinata, è tenuto, ai fini dell'accoglimento...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3072 del 18 maggio 1982
«Le norme degli artt. 1461 e 1481 c.c. sono applicabili anche al contratto preliminare, essendo dirette a garantire in tutti i contratti con prestazioni corrispettive il sinallagma funzionale tra le contrapposte prestazioni. Pertanto il promissario...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 337 del 9 febbraio 1972
«Il pericolo di non conseguire la controprestazione, che, ai sensi dell'art. 1461 c.c., autorizza ciascun contraente a sospendere l'esecuzione della prestazione da lui dovuta, deve essere un pericolo attuale e non soltanto ipotizzabile in futuro e,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4446 del 21 febbraio 2008
«In tema di fideiussione, la cosiddetta clausola solve et repete inserita nel contratto con formule del tipo «senza riserva alcuna» ovvero «dietro semplice richiesta» ove prevedente l'esclusione per il garante di poter opporre al creditore...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 26958 del 20 dicembre 2007
«La risoluzione del contratto per impossibilità sopravvenuta della prestazione, con la conseguente possibilità di attivare i rimedi restitutori, ai sensi dell'art. 1463 c.c., può essere invocata da entrambe le parti del rapporto obbligatorio...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1037 del 28 gennaio 1995
«La impossibilità sopravvenuta della prestazione, che derivi da causa non imputabile al debitore ai sensi dell'art. 1218 c.c., opera, paralizzandola, più propriamente in relazione ad una domanda di adempimento, determinando, essa, di diritto, nei...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2548 del 24 aprile 1982
«La risoluzione per impossibilità sopravvenuta, analogamente a tutte le ipotesi (risoluzione per inadempimento, annullamento) in cui vengono meno dopo la costituzione del rapporto lo stesso fondamento e causa dell'obbligazione, è pur sempre...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1623 del 25 gennaio 2007
«Nel contratto preliminare di vendita di cosa da costruire, il venditore che assuma anche l'obbligazione di realizzazione del bene è tenuto a prestare la relativa, necessaria attività e risponde di inadempimento contrattuale nel caso in cui non...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12011 del 28 novembre 1997
«Il contratto di lavoro autonomo, o contratto d'opera, è caratterizzato dalla prevalenza dell'obbligazione di fare su quella di dare, con o senza l'onere di acquisto del materiale, requisito questo che sostanzialmente lo differenzia dal contratto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4772 del 10 novembre 1989
«A differenza della vendita di cosa futura, la quale ha per oggetto beni prodotti dalla natura, come i frutti di un fondo, i parti degli animali o altre cose la cui venuta ad esistenza è considerata dai contraenti come incerta e non dipendente in...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1981 del 21 marzo 1983
«Il compratore ha il dovere di ricevere la cosa acquistata e di mettere così il venditore in grado di liberarsi dalla relativa obbligazione della consegna, ma una mora accipiendi del compratore può configurarsi solo dopo la scadenza del termine...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 16216 del 16 giugno 2008
«La consegna del certificato di abitabilità dell'immobile oggetto del contratto, ove questo sia un appartamento da adibire ad abitazione, pur non costituendo di per sé condizione di validità della compravendita, integra un'obbligazione incombente...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 11624 del 18 maggio 2006
«In tema di contratto preliminare di vendita, il promittente venditore di una cosa che non gli appartiene, anche nel caso di buona fede dell'altra parte, può adempiere la propria obbligazione procurando l'acquisto del promissario direttamente...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12410 del 11 ottobre 2001
«Nella vendita o nella promessa di vendita di cosa altrui, la quale non integra una promessa del fatto del terzo, in quanto con essa il venditore (o il promittente venditore) assume in proprio l'obbligazione del trasferimento del bene, il diritto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7054 del 5 luglio 1990
«Nel caso di vendita di cosa altrui avente effetti meramente obbligatori, l'obbligazione del venditore di far acquistare al compratore la proprietà della cosa può essere adempiuta non solo mediante l'acquisto della cosa da parte del soggetto...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1676 del 15 marzo 1982
«Nella vendita di cosa altrui, la quale non integra una promessa del fatto del terzo, in quanto con essa il venditore assume in proprio l'obbligazione del trasferimento del bene, il diritto alla risoluzione del contratto ed all'eventuale...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 26367 del 29 dicembre 2010
«Al contratto preliminare di compravendita di cosa parzialmente altrui (nella specie, un fondo indiviso) si adatta la disciplina prevista dagli artt. 1478 e 1480 c.c., con la conseguenza che il promittente venditore resta obbligato, oltre che alla...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3677 del 18 aprile 1996
«È valido ed efficace il preliminare di compravendita di cosa parzialmente propria, atteso che il prominente venditore resta obbligato a procurarsi la proprietà del bene o almeno il consenso alla vendita del comproprietario, con la conseguenza che,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7471 del 5 giugno 2000
«Il destinatario di una promessa di vendita immobiliare, ove la cosa sia gravata da vincoli reali (nella specie pignoramento) della cui esistenza egli non sia stato edotto, può esercitare, in luogo dell'azione di risoluzione del contratto per...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5300 del 7 dicembre 1977
«In materia di vendita di cosa gravata da garanzie reali o altri vincoli non dichiarati dal venditore e ignorati dal compratore l'art. 1482 c.c., applicabile indifferentemente alla vendita perfetta e al preliminare di vendita, mentre attribuisce al...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 20165 del 18 ottobre 2005
«Gli effetti della garanzia per evizione, che sanziona l'inadempimento da parte del venditore dell'obbligazione di cui all'art. 1476 c.c., conseguono al mero fatto obiettivo della perdita del diritto acquistato e, quindi, indipendentemente dalla...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3249 del 16 maggio 1981
«Ai sensi dell'art. 1483 c.c., la garanzia per evizione — che sanziona l'inadempimento del venditore all'obbligazione di cui all'art. 1476 n. 2 c.c. — impone al venditore medesimo di risarcire il danno nei limiti del cosiddetto interesse negativo,...»