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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4049 del 20 marzo 1989
«In tema di lesioni personali, ai fini dell'integrazione dell'aggravante ex art. 583, primo comma, n. 2 del c.p., il concetto di «apprezzabilità» del danno permanente, sia esso organico che funzionale, va definito essenzialmente sotto l'aspetto...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 17601 del 7 maggio 2010
«In materia di omicidio colposo, l'automobilista il quale per colpa - consistita in violazione di regole di prudenza e delle norme sulla circolazione, sbandi ripetutamente e si arresti, alla fine, ponendosi di traverso sulla carreggiata di una...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 24823 del 26 giugno 2007
«In tema di circolazione stradale, l'osservanza della regola cautelare imposta dalla legge non vale sempre ad esonerare dalla responsabilità per il reato colposo quando esistano concrete circostanze che la rendano inidonea, nel caso concreto, a...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 10468 del 16 novembre 1993
«In tema di prevenzione infortuni sul lavoro, l'obbligo dell'imprenditore — che si avvalga per l'esecuzione di opere accessorie di un lavoratore autonomo in base ad un contratto d'opera — di renderlo edotto dei rischi specifici esistenti...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2502 del 25 febbraio 1994
«Il contratto di appalto importa che del rispetto delle norme antinfortunistiche risponda, di norma, l'appaltatore, spettando a costui, per l'esecuzione dell'opera avuta in appalto, l'organizzazione del lavoro e, nell'ambito di questa, la...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1559 del 8 febbraio 1994
«Il direttore dei lavori nominato dal committente è responsabile dell'infortunio sul lavoro quando gli viene affidato il compito di sovrintendere all'esecuzione dei lavori con la possibilità di impartire ordini alle maestranze sia per convenzione,...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 12275 del 30 marzo 2005
«La posizione di garanzia dell'équipe chirurgica nei confronti del paziente non si esaurisce con l'intervento, ma riguarda anche la fase post operatoria, gravando sui sanitari un obbligo di sorveglianza sulla salute del soggetto operato; ne...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4557 del 13 aprile 2000
«In tema di responsabilità per omicidio colposo, colui che conduce un trattore agricolo cui è agganciata una fresatrice non solo è tenuto a prestare l'ovvia attenzione a quanto accade nel proprio campo visivo, ma è anche obbligato dalle regole...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 9665 del 18 settembre 1991
«Rettamente è affermata la responsabilità per il reato di cui all'art. 589 c.p. di un maestro incaricato di svolgere un corso di sci fuori pista, che abbia accompagnato in una zona nella quale era previsto il pericolo di valanghe alcuni allievi che...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 12348 del 20 marzo 2008
«In tema di prevenzione degli infortuni sul lavoro, qualora il lavoratore presti la propria attività in esecuzione di un contratto d'appalto o di un contratto d'opera, non per questo viene meno la responsabilità del committente per gli infortuni...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 18799 del 8 maggio 2008
«Non integra il delitto di diffamazione la condotta di colui che, in qualità di sindaco di un Comune, indirizzi una missiva al presidente della Provincia committente del servizio di pulizia delle strade definendo il servizio svolto dall'appaltatore...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 30255 del 9 agosto 2005
«In tema di diffamazione attribuita ad un parlamentare, non sussistono i presupposti di fatto per sollevare, da parte dell'A.G., conflitto di attribuzione a fronte di una delibera di insindacabilità emessa, ai sensi dell'art. 68 comma primo della...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3047 del 27 gennaio 2011
«In tema di diffamazione a mezzo stampa, la sussistenza dell'esimente del diritto di critica presuppone, per sua stessa natura, la manifestazione di espressioni oggettivamente offensive della reputazione altrui, la cui offensività possa, tuttavia,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1369 del 15 gennaio 2009
«In tema di diffamazione, il divieto di "exceptio veritatis", alla luce di un'interpretazione costituzionalmente orientata dell'art. 596, comma primo, c.p., non può trovare applicazione qualora l'autore del fatto incriminato abbia agito...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5781 del 5 febbraio 2013
«In tema di diffamazione a mezzo stampa, qualora si verifichino successive edizioni di un libro, recanti riferimenti diffamatori, ciascuna di esse assume carattere autonomo, siccome dotata di propria, se non di rinnovata valenza lesiva, essendo,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 761 del 17 settembre 1998
«In materia di diffamazione a mezzo della stampa rientra nel diritto di critica di un esponente politico indicare all'opinione pubblica eventi che tra loro possono anche non avere connessione logica. Precludere ad un esponente politico nel vivo di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2329 del 24 febbraio 1994
«In tema di diffamazione a mezzo stampa, per l'attività di scienza opera il principio di libertà fissato dall'art. 33 della Costituzione, senza lo specifico condizionamento della verità del fatto riconosciuto dalla giurisprudenza per la...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2775 del 26 gennaio 2011
«Ai fini della configurabilità del delitto di riduzione in schiavitù (art. 600 c.p.) non è necessaria un'integrale negazione della libertà personale ma è sufficiente una significativa compromissione della capacità di autodeterminazione della...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 18072 del 12 maggio 2010
«Il reato di riduzione in schiavitù nella precedente formulazione dell'art. 600 c.p. - per il quale chiunque riduce una persona in schiavitù, o in una condizione analoga alla schiavitù è punito con la reclusione da cinque a quindici anni -...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 46128 del 15 dicembre 2008
«Integra il delitto di riduzione in schiavitù mediante approfittamento dello stato di necessità altrui, la condotta di chi approfitta della mancanza di alternative esistenziali di un immigrato da un Paese povero, imponendogli condizioni di vita...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2841 del 25 gennaio 2007
«In tema di riduzione e mantenimento in servitù posta in essere dai genitori nei confronti dei figli e di altri bambini in rapporto di parentela, ridotti in stato di soggezione continuativa e costretti all'accattonaggio, non è invocabile da parte...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18610 del 22 settembre 2015
«Il rapporto che si instaura tra paziente e casa di cura (o ente ospedaliero) ha la sua fonte in un atipico contratto a prestazioni corrispettive con effetti protettivi nei confronti del terzo, da cui, a fronte dell'obbligazione al pagamento del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 21090 del 19 ottobre 2015
«In materia di responsabilità per attività medico-chirurgica, l'osservanza da parte di un nosocomio - pubblico o privato - delle dotazioni ed istruzioni previste dalla normativa vigente per le prestazioni di emergenza non è sufficiente ad escludere...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3390 del 20 febbraio 2015
«In materia di responsabilità per attività medico-chirurgica, l'accertamento del nesso causale - da compiersi secondo il criterio della "preponderanza dell'evidenza" (altrimenti definito anche del "più probabile che non") - implica una valutazione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15305 del 19 giugno 2013
«Il notaio che, chiamato a stipulare un contratto di compravendita immobiliare, ometta di accertarsi dell'esistenza di iscrizioni ipotecarie pregiudizievoli sull'immobile, risponde del danno patito dall'acquirente, essendo comunque tenuto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18244 del 26 agosto 2014
«Incorre in responsabilità professionale il notaio che rogiti un contratto di compravendita immobiliare senza compiere le visure dei pubblici registri per verificare la libertà e disponibilità dell'immobile; tuttavia il danno risarcibile derivante...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 18815 del 5 settembre 2014
«In tema di competenza per territorio, il criterio determinativo previsto dall'art. 20 cod. proc. civ. si applica anche quando l'oggetto dell'azione non sia l'adempimento dell'obbligazione, ma l'accertamento della nullità del contratto che ne...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 24415 del 29 ottobre 2013
«L'accordo con il quale le parti di un contratto abbiano stabilito una deroga convenzionale alla competenza territoriale non opera nei confronti di chi sia rimasto estraneo all'accordo, a nulla rilevando la sussistenza di un'ipotesi di...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 3725 del 24 febbraio 2015
«La richiesta del convenuto di accertamento con efficacia di giudicato ex art. 34 cod. proc. civ. di un rapporto pregiudicante deve essere ritualmente formulata con la comparsa di risposta tempestivamente depositata, mentre, ove egli abbia dedotto...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 14185 del 8 luglio 2015
«Il contratto stipulato dalla P.A. per il reperimento di immobili da adibire alla propria attività istituzionale (nella specie, la ASL con riguardo a locali da destinare a distretto socio sanitario territoriale) rientra nella fattispecie tipica...»