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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11071 del 9 novembre 1993
«L'opposizione del creditore escluso dal passivo fallimentare, ai sensi dell'art. 98 del R.D.L. 16 marzo 1942 n. 267, apre, in ordine all'esistenza del diritto allegato, un giudizio di cognizione, il quale ha come contraddittori non soltanto i...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2431 del 2 marzo 1995
«Nel giudizio innanzi alla Corte di cassazione, secondo quanto disposto dall'art. 372 c.p.c., non è ammesso il deposito di atti e documenti non prodotti nei precedenti gradi di processo, salvo che non riguardino l'ammissibilità del ricorso e del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3691 del 29 marzo 1995
«Il termine di prescrizione del diritto al risarcimento del danno da fatto illecito inizia a decorrere non dal momento in cui la condotta del terzo determina la modificazione produttiva di danno all'altrui diritto, ma dal momento in cui il danno si...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 548 del 25 gennaio 1996
«Qualora la parte sia rappresentata in giudizio da due procuratori, con autonomi poteri, uno soltanto dei quali eserciti il proprio ufficio nella circoscrizione del tribunale al quale è assegnato, ovvero abbia eletto domicilio nel luogo ove ha sede...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13331 del 6 ottobre 2000
«In tema di condominio, la legittimazione ad impugnare una deliberazione assembleare compete individualmente e separatamente agli assenti e ai dissenzienti (nonché ai presenti e consenzienti, senza limiti di tempo, quando si verte in tema di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15023 del 21 novembre 2000
«L'art. 330, comma terzo c.p.c., a norma del quale decorso l'anno dalla pubblicazione della sentenza, l'impugnazione, se ammessa, si notifica personalmente, secondo gli artt. 137 ss. c.p.c., riguarda anche il caso in cui si tratta di notificare...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15082 del 22 novembre 2000
«La notificazione del ricorso per cassazione fatta al professionista che, avendo rappresentato la parte in primo grado, ha cessato di rappresentarla, ma ha tuttavia continuato a difenderla anche in appello, è viziata da nullità sanabile, poiché c'è...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8380 del 20 giugno 2000
«In tema di azione per la dichiarazione della filiazione naturale proposta dal genitore esercente la potestà sul minore, qualora quest'ultimo divenga maggiorenne dopo la conclusione del processo di secondo grado, l'eventuale ricorso per cassazione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6906 del 21 maggio 2001
«Deve esser disposta la rinnovazione della notifica, ai sensi dell'art. 291 c.p.c., dell'atto di riassunzione del giudizio dinanzi al giudice di rinvio — da fare personalmente, ai sensi dell'art. 392 c.p.c. — nei confronti di un condominio rimasto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1439 del 4 febbraio 2002
«La rinuncia alla domanda o ai suoi singoli capi, qualora si atteggi come espressione della facoltà della parte di modificare ai sensi dell'art. 184 c.p.c. (e 420 c.p.c. per le controversie soggette al cosiddetto rito del lavoro), le domande e le...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 15515 del 16 ottobre 2003
«Le dichiarazioni rese in giudizio dal difensore, contenenti affermazioni relative a fatti sfavorevoli al proprio rappresentato e favorevoli all'altra parte non hanno efficacia di confessione ma costituiscono elementi di libero apprezzamento da...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 116 del 9 gennaio 2004
«Il raggiungimento della maggiore età da parte del minore costituito nel processo per mezzo del suo legale rappresentante, se non sia stato formalmente dichiarato o notificato dal difensore a norma dell'art. 300, c.p.c., resta privo d'incidenza nel...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 17564 del 1 settembre 2004
«La denuncia del mancato rispetto da parte del giudice di rinvio del decisum della sentenza di cassazione concreta denuncia di error in procedendo (art. 360, comma primo, n. 4 c.p.c.) per aver operato il giudice stesso in ambito eccedente i confini...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18178 del 9 settembre 2004
«In tema di notificazione presso il domiciliatario, l'art. 141, quarto comma, c.p.c., nel contemplare la morte del domiciliatario quale causa di cessazione degli effetti dell'elezione di domicilio, esibisce un fondamento analogo alla norma...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12899 del 31 maggio 2006
«In tema di rappresentanza, benché il rappresentato ed il rappresentante costituiscano un unico centro di imputazione dell'attività processuale (art. 77 c.p.c.), l'appello della sentenza resa nei confronti del rappresentato va proposto nei...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18170 del 16 agosto 2006
«Ai sensi dell'art. 285 c.p.c. e per effetto del richiamo, in esso contenuto, all'art. 170, commi primo e terzo, dello stesso codice, la notificazione della sentenza al procuratore che abbia rappresentato più persone nel giudizio in cui il...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 19467 del 20 settembre 2007
«In tema di determinazione della giusta retribuzione, il giudice del merito che assuma come criterio orientativo un contratto collettivo non vincolante per le parti, mentre deve prendere in considerazione solo gli elementi e gli istituti...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9486 del 20 aprile 2007
«Il giudicato sostanziale di cui all'art. 2909 c.c. — il quale, come riflesso di quello formale previsto dall'art. 324 c.p.c., fa stato ad ogni effetto tra le parti quanto all'accertamento di merito, positivo o negativo, del diritto controverso —...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10677 del 24 aprile 2008
«Se il conduttore di un immobile adibito ad uso non abitativo recede anticipatamente ed ingiustificatamente dal contratto, il locatore per pretendere il risarcimento del danno rappresentato dalla mancata percezione del canone cui avrebbe avuto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 21244 del 5 ottobre 2009
«Ove il processo, interrotto a seguito della morte di una parte dichiarata in udienza, venga riassunto con atto notificato al domicilio eletto anziché a quello effettivo del "de cuius", la notifica deve ritenersi affetta da inesistenza e non da...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12039 del 17 maggio 2010
«La prescrizione del diritto del terzo al risarcimento del danno, e ai relativi interessi, nei confronti del "falsus procurator", decorre dalla conclusione del contratto perché il fatto costitutivo della responsabilità extracontrattuale di questi è...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19736 del 27 settembre 2011
«Le cause di estinzione della fideiussione previste dagli artt. 1955 e 1957 c.c. hanno presupposti diversi: la prima ipotesi (liberazione del fideiussore che, per fatto del creditore, perda il diritto di surrogazione) esige infatti una condotta...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 25984 del 5 dicembre 2011
«In tema di interruzione della prescrizione, posto che l'efficacia interruttiva va riconosciuta all'atto di costituzione in mora anche quando sia indirizzato al rappresentante del debitore, non può essere negata tale efficacia all'atto di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 28900 del 27 dicembre 2011
«La partecipazione ad un fondo comune di investimento, in assenza di un certificato individuale, autonomo e separato, costituisce non un titolo di credito nei confronti del fondo, ma solo un credito, rappresentato dall'obbligo della società di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 16556 del 2 luglio 2013
«La risoluzione parziale del contratto, esplicitamente prevista dall'art. 1458 c.c. per i contratti ad esecuzione continuata o periodica, è possibile anche per il contratto ad esecuzione istantanea, quando il relativo oggetto sia rappresentato -...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17267 del 12 luglio 2013
«È ammissibile l'impugnazione notificata presso il procuratore costituito se costui, unico legittimato a tale fine, ometta di dichiarare o notificare alle altre parti, durante il processo, il verificarsi dell'evento interruttivo per soppressione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18660 del 6 agosto 2013
«La distinzione tra comodato e locazione poggia fondamentalmente sul carattere di essenziale gratuità del comodato, laddove si realizzano gli estremi costitutivi del contratto di locazione quando per il godimento di un bene sia pattuita una...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19229 del 20 agosto 2013
«In tema di contratto concluso dal rappresentante con se stesso, l'art. 1395 c.c. contiene una presunzione "iuris tantum" di conflitto di interessi, che è onere del rappresentante superare mediante la dimostrazione delle condizioni assunte dal...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 20904 del 12 settembre 2013
«Allorquando la responsabilità medica venga invocata a titolo contrattuale, cioè sul presupposto che fra il paziente ed il medico e/o la struttura sanitaria sia intercorso un rapporto contrattuale (o da "contatto"), la distribuzione, "inter...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 24133 del 24 ottobre 2013
«Il contratto concluso dal rappresentante senza potere non è nullo e neppure annullabile, ma soltanto inefficace nei confronti dello pseudo-rappresentato, fino all'eventuale ratifica di questo, e tale inefficacia (temporanea) è rilevabile...»