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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4383 del 8 aprile 1999
«In tema di assegno bancario, la tesi della emissione del titolo in una data diversa da quella che appare sullo stesso deve essere rigorosamente provata, in quanto, fino a dimostrazione del contrario, avrà vigore la prova derivante dal dato formale...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 46231 del 2 dicembre 2003
«L'interruzione della prescrizione si verifica al momento della lettura del dispositivo e non alla data di deposito della sentenza di condanna.»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 35488 del 24 settembre 2007
«Il delitto di falsa attestazione del privato di cui all'art. 483 c.p. può concorrere — quando la falsa dichiarazione sia prevista di per sé come reato — con quello della falsità per induzione in errore del pubblico ufficiale nella redazione...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 1827 del 24 febbraio 1995
«Anche nell'atto dispositivo — che consiste in una manifestazione di volontà e non nella rappresentazione o descrizione di un fatto — è configurabile la falsità ideologica in relazione alla parte «descrittiva» in esso contenuta e, più precisamente,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8816 del 15 giugno 1990
«La soppressione, la distruzione e l'occultamento della dichiarazione dei redditi ai fini della tassazione concernente l'Irpef o l'Irpeg, dopo che sia stata presentata all'ufficio delle imposte e sia stata controllata con apposita attestazione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15032 del 17 luglio 2015
«L'art. 732 c.c., che prevede il diritto di prelazione e di riscatto dei coeredi, non è applicabile quando il testatore abbia effettuato direttamente la divisione, ancorché assegnando ad un gruppo di discendenti un bene in comunione, in quanto tale...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 41322 del 14 ottobre 2015
«In tema di successione di leggi processuali nel tempo, non opera il principio della retroattività della disposizione più favorevole, nemmeno nell'ambito delle misure cautelari, poiché non esistono principi di diritto intertemporale propri della...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 20432 del 18 maggio 2015
«Ai fini del computo della prescrizione rileva il momento della lettura del dispositivo della sentenza di condanna e non quello successivo del deposito della stessa. (In applicazione del principio, la Corte ha dichiarato inammissibile il ricorso...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 446 del 19 gennaio 1994
«In tema di oblazione speciale, lo scopo e il contenuto dispositivo dell'art. 127 L. 24 novembre 1981, n. 689, sulle modifiche al sistema penale, sono quelli di introdurre una deroga alla disciplina generale dell'oblazione nei casi di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 41073 del 4 novembre 2008
«L'indulto concesso con L. n. 241 del 2006 non può applicarsi nel caso in cui il giudicato sia comprensivo della circostanza aggravante prevista dall'art. 7 D.L. n. 152 del 1991, conv. in L. n. 203 del 1991. (Nel caso di specie, la sussistenza...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7492 del 15 febbraio 2013
«In tema di peculato, la nozione di possesso di danaro deve intendersi come comprensiva non solo della detenzione materiale della cosa, ma anche della sua disponibilità giuridica, nel senso che il soggetto agente deve essere in grado, mediante un...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11633 del 20 marzo 2007
«In tema di peculato, la nozione di possesso di danaro deve intendersi non solo come comprensiva della detenzione materiale della cosa, ma anche della sua disponibilità giuridica, nel senso che il soggetto agente deve essere in grado, mediante un...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9389 del 31 agosto 1994
«In tema di tentativo di concussione, è necessario valutare la adeguatezza della condotta attraverso la cosiddetta prognosi postuma, che impone al giudice di collocarsi idealmente nel momento in cui è stata realizzata la condotta per accertare se...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 20550 del 25 maggio 2007
«È configurabile il delitto di falso ideologico in un atto pubblico a contenuto dispositivo nella cui parte descrittiva, che costituisce presupposto necessario alle susseguenti determinazioni, si afferma volutamente l'esistenza di una situazione di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 20073 del 5 maggio 2003
«Ricorre il reato di falso ideologico in atto pubblico nell'ipotesi di atto a contenuto dispositivo nel quale la parte descrittiva, nel documentare una certa realtà, quale necessario presupposto delle relative determinazioni, attesta l'esistenza di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 636 del 25 marzo 1992
«Anche l'atto pubblico a contenuto «dispositivo» può essere suscettibile di falso ideologico in atto pubblico, se esso ha come necessario presupposto l'attestata (pure implicitamente) esistenza di una situazione di fatto non conforme alla realtà.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2316 del 15 febbraio 1989
«Le deliberazioni delle giunte municipali debbono indicare la causale che legittima l'erogazione del pubblico denaro, di tal che il falso sulla causa addotta a sostegno della spesa finisce con il permeare tutto il procedimento di formazione della...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2274 del 14 febbraio 1989
«In tema di responsabilità per colpa, il produttore di una elettrocoperta risponde della morte di una bambina, rimasta ustionata per eccessivo calore, quando si accerti che il predetto manufatto era privo di dispositivo idoneo a provocare la...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 22382 del 27 ottobre 2011
«Il regolamento preventivo di giurisdizione non può essere richiesto dopo che sia stata resa una decisione idonea a definire il giudizio, come quella attinente alla giurisdizione o ad altra questione pregiudiziale o preliminare, preclusiva o meno...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 22525 del 23 ottobre 2014
«In tema di regolamento di competenza qualora il giudice, a seguito di discussione orale della causa, abbia pronunciato sentenza ai sensi dell'art. 281 sexies, secondo comma, cod. proc. civ., sia sul merito che sulla competenza mediante lettura...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 19074 del 25 settembre 2015
«La portata precettiva di una sentenza va individuata tenendo conto non solo del dispositivo, ma anche della motivazione, quando il primo, contenga comunque una decisione che, pur di contenuto incompleto e indeterminato, si presti ad essere...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18948 del 1 settembre 2006
«La sentenza è costituita essenzialmente dal dispositivo e dalla motivazione che, nella loro intima compenetrazione, concorrono a formare la forza imperativa della decisione, con la conseguenza che, mancando l'uno o l'altra, la sentenza è affetta...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1965 del 26 febbraio 1994
«La giuridica inesistenza della sentenza, assimilabile nel trattamento al caso espressamente previsto dall'art. 161, secondo comma c.p.c., ricorre allorché il provvedimento manchi di quel minimo di elementi o di presupposti necessari per la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14966 del 2 luglio 2007
«Sussiste un contrasto insanabile tra dispositivo e motivazione, che determina la nullità della sentenza, ai sensi degli artt. 156 e 360 n. 4 c.p.c., nel caso in cui il provvedimento risulti inidoneo a consentire l'individuazione del concreto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 17392 del 30 agosto 2004
«Il contrasto tra motivazione e dispositivo che dà luogo alla nullità della sentenza si deve ritenere configurabile solo se ed in quanto esso incida sulla idoneità del provvedimento, considerato complessivamente nella totalità delle sue componenti...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1369 del 26 gennaio 2004
«La difformità tra il dispositivo letto in udienza e quello trascritto in calce alla motivazione della sentenza non è causa di nullità di quest'ultima, giacchè, nel contrasto tra i due dispositivi, prevale quello portato a conoscenza delle parti...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 300 del 11 gennaio 2001
«Nel rito del lavoro solo il contrasto insanabile tra dispositivo e motivazione determina la nullità della sentenza, da far valere mediante impugnazione, in difetto della quale prevale il dispositivo che, acquistando pubblicità con la lettura in...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14788 del 15 novembre 2000
«Non ricorre un'ipotesi di insanabile contrasto tra motivazione e dispositivo — e pertanto non si ha nullità della sentenza — nel caso in cui il giudice di secondo grado, rilevata una nullità che non dà luogo a rimessione al primo giudice e...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8946 del 4 luglio 2000
«Il contrasto tra motivazione e dispositivo il quale non consenta di individuare il concreto comando del giudice attraverso la valutazione di prevalenza di una delle contrastanti affermazioni contenute nella sentenza e neppure offre la possibilità...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2093 del 29 gennaio 2013
«La mancata riproposizione della domanda (o eccezione) nella precisazione delle conclusioni comporta l'abbandono della stessa, assumendo rilievo solo la volontà espressa della parte, in ossequio al principio dispositivo che informa il processo...»