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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10239 del 4 agosto 2000
«La disposizione contenuta nell’art. 5 della legge n. 392 del 1978, che ha predeterminato la gravità dell’inadempimento ai fini della risoluzione del contratto di locazione, è dettata per il tipo contrattuale della locazione ad uso abitativo e non...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6023 del 29 maggio 1995
«L’art. 5 della L. 27 luglio 1978, n. 392 sulla «predeterminazione» della gravità dell’inadempimento, ai fini della risoluzione del rapporto, correlandosi alle peculiari regole sulla determinazione del canone dettate per le locazioni ad uso...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8605 del 23 novembre 1987
«Il disposto dell’art. 5 della legge n. 392 del 1978, per il quale il mancato pagamento del canone costituisce motivo di risoluzione del contratto di locazione, ai sensi dell’art. 1455 c.c., soltanto se siano decorsi venti giorni dalla scadenza...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12709 del 21 dicembre 1998
«In tema di locazione, il mancato pagamento del canone anche per una sola mensilità giustifica la risoluzione del contratto, giusta disposto dell’art. 5 della legge 392/78, senza che tale norma possa considerarsi incostituzionale (per contrasto con...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7934 del 17 luglio 1991
«In tema di risoluzione per morosità del contratto di locazione di immobile urbano, la mancata corresponsione, da parte del conduttore, dell’aggiornamento Istat del canone, in difetto dell’accertamento giudiziale di illegittimità della clausola...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3001 del 28 febbraio 2012
«In tema di locazione di immobili urbani disciplinata dalla legge 27 luglio 1978, n. 392, avuto riguardo alle norme che attribuiscono rilevanza alle risultanze catastali ai fini della determinazione del canone, è facoltà delle parti contestare la...»
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Corte d'appello Potenza, sentenza n. 39 del 17 febbraio 2003
«Anche nell’ipotesi di dissimulazione di un contratto di locazione di un immobile ad uso abitativo, con un’apparente finalità «ad uso studio», fino all’accertamento giudiziale dell’illegittimità della pattuita misura del canone il conduttore non...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4474 del 21 agosto 1985
«L’art. 5 della legge n. 392 del 1978 - per il quale il mancato pagamento del canone decorsi venti giorni dalla prevista scadenza, ovvero il mancato pagamento degli oneri accessori nel termine previsto, quando l’importo di essi superi quello di due...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4598 del 16 luglio 1986
«Con l’art. 5 della legge n. 392 del 1978 cosiddetta dell’«equo canone» il legislatore ha effettuato una valutazione dell’importanza dell’inadempimento del conduttore nel pagamento del canone locatizio (o degli oneri accessori) ai fini della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3791 del 17 aprile 1987
«Il mancato pagamento del canone di locazione, decorsi venti giorni dalla prevista scadenza, costituisce, ai sensi dell’art. 5 della L. n. 392 del 1978, motivo di risoluzione del contratto ai sensi dell’art. 1455 c.c., senza che il giudice possa...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8418 del 11 aprile 2006
«A seguito dell’entrata in vigore della legge 27 luglio 1978, n. 392, la valutazione, quanto al pagamento del canone, della gravità e dell’importanza dell’inadempimento del conduttore in relazione all’interesse del locatore insoddisfatto, non è più...»
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Tribunale civile Milano, sentenza n. 8397 del 9 luglio 1998
«La circostanza che il ritardo nel pagamento del canone e degli oneri accessori abbia acquistato rilevanza (ai fini della risoluzione del contratto), per il decorso del termine di cui all’art. 5 L. n. 392/1978, in giorni di fine settimana in cui le...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13004 del 30 dicembre 1993
«Le locazioni abitative relative ad immobili costruiti a totale carico dello Stato, alle quali, per ragioni di reddito del conduttore, non si applica il canone sociale, sono soggette alla disciplina della legge n. 392 del 1978 con riferimento non...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5836 del 16 maggio 1992
«In tema di locazione di immobile urbano, la controversia concernente il pagamento degli oneri accessori è devoluta al giudice competente secondo gli ordinari criteri di valore, non venendo in rilievo la speciale competenza del pretore che l’art....»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3132 del 30 marzo 1994
«Il disposto dell’art. 9 della L. 27 luglio 1978, n. 392, nella parte in cui, addossando al conduttore i cosiddetti oneri accessori (totalmente, per quanto riguarda il servizio di pulizia, il funzionamento e la manutenzione ordinaria...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 680 del 14 gennaio 2005
«Benché nella locazione di immobili per uso non abitativo non esista una predeterminazione legale dei limiti massimi del canone, tuttavia, poiché opera il combinato disposto degli artt. 9 e 41 L. n. 392/78, non è dovuto dal conduttore un onere...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4588 del 22 aprile 1995
«II credito del locatore per il pagamento degli oneri condominiali posti a carico del conduttore dall’art. 9 della legge sull’equo canone si prescrive nel termine di due anni indicato dall’art. 6 della L. 22 dicembre 1973, n. 841 per il diritto del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4360 del 25 luglio 1984
«In tema di locazione di immobili urbani, l’art. 11 della legge n. 392 del 1978 - il quale, disponendo che il deposito cauzionale non può essere superiore a tre mensilità del canone produttive di interessi legali da corrispondere al conduttore alla...»
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Tribunale civile Napoli, Sez. VI, sentenza n. 13562 del 29 dicembre 1990
«La somma versata dal conduttore al locatore a garanzia del pagamento del canone, della restitutio in integrum e per la copertura degli aumenti previsti e prevedibili del canone per effetto degli scatti ISTAT, s’intende versata a titolo di deposito...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9059 del 21 giugno 2002
«In materia di contratto di locazione di immobile urbano, l’obbligo del locatore di corrispondere al conduttore gli interessi legali sul deposito cauzionale versato da quest’ultimo (obbligo stabilito non soltanto dall’art. 11 legge n. 392 del 1978,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 33688 del 31 dicembre 2018
«In tema di contributi per l'occupazione di spazi pubblici, appartengono alla giurisdizione del giudice ordinario le controversie relative a ogni tipologia di canone che l'ente locale pretenda a fronte della concessione di aree per l'installazione...»
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Commissione Tributaria Regionale Per Il Lazio, sentenza n. 2102 del 3 marzo 2018
«Qualora due aziende condividano lo stesso immobile non è detto necessariamente che il canone di affitto debba essere ripartito in parti uguali potendo le due locatarie stabilire un criterio conforme al «buon esercizio dell’attività...»
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Consiglio di Stato, Sez. Ad. Plen., sentenza n. 3 del 23 marzo 2011
«Sulla base di principi già desumibili dal quadro normativo precedente ed oggi recepiti dall'art. 30, comma 3, del codice del processo amministrativo, il Giudice amministrativo è chiamato a valutare, senza necessità di eccezione di parte ed...»
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Corte costituzionale, Sez. I, sentenza n. 348 del 24 ottobre 2007
«Lo scrutinio di costituzionalità sulla norme CEDU non può limitarsi alla possibile lesione dei principi e dei diritti fondamentali o dei principi supremi, ma si estende ad ogni profilo di contrasto tra le "norme interposte" e quelle...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6591 del 12 giugno 1995
«All’affitto di azienda sono inapplicabili sia le norme della legge sull’equo canone n. 392/78, sia le disposizioni della legge 12 marzo 1968, n. 326 art. 2 lett. e) e ss. concernenti le agevolazioni in favore dei soggetti realizzatori di impianti...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6537 del 27 giugno 1990
«L’art. 27 della L. n. 392/1978, che disciplina la durata delle locazioni di immobili urbani adibiti ad uso diverso da quello di abitazione, concerne tutti gli immobili urbani, di qualunque specie, in cui si eserciti una delle attività contemplate...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 587 del 22 gennaio 1999
«L’art. 7 del D.L. 30 dicembre 1988, n. 551, convertito, con modificazioni, nella legge 21 febbraio 1989, n. 61, che dispone, nel primo comma, la sospensione dell’esecuzione dei provvedimenti di rilascio per finita locazione alla scadenza del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1633 del 16 febbraio 1998
«La forma scritta ad substantiam è prevista dall’art. 1350 n. 8 c.c. soltanto per quei contratti che originariamente prevedono una locazione di durata superiore ai nove anni e non anche nelle ipotesi previste per le locazioni non abitative dagli...»
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Tribunale civile Napoli, Sez. III, sentenza n. 688 del 4 febbraio 1999
«Posto che si ha novazione del rapporto di locazione qualora le variazioni non riguardino solo il termine di scadenza o la misura del canone, si è in presenza di un nuovo contratto qualora le parti abbiano inteso disciplinare ex novo il rapporto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4709 del 29 aprile 1991
«La sanzione di nullità prevista dall’art. 79 della L. 27 luglio 1978 n. 392 si riferisce alle pattuizioni che preventivamente tendono a limitare i diritti attribuiti al conduttore dalle disposizioni inderogabili della legge sull’equo canone e non...»