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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1830 del 18 febbraio 2000
«Il limite al diritto di godimento spettante a ciascun condomino iure proprietatis sulle parti comuni, disposto dal regolamento condominiale ed accettato nei singoli atti d'acquisto, ha natura negoziale e può essere modificato solo per iscritto e...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1057 del 6 febbraio 1999
«Qualora il regolamento condominiale non abbia natura contrattuale, l'assemblea dei condomini, anche in mancanza di unanimità, può modificare le disposizioni regolamentari in materia di uso delle cose comuni, purché sia assicurato il diritto al...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7297 del 3 luglio 1993
«L'osservanza, da parte della minoranza dissenziente, della deliberazione legittimamente adottata dall'assemblea dei condomini dell'edificio per il regolamento interno della ripartizione delle spese per il godimento di parti comuni (nella specie,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3848 del 27 giugno 1985
«Il divieto, a carico del condomino di edificio, di dare una determinata destinazione alla porzione di sua proprietà esclusiva, traducendosi in una limitazione delle facoltà inerenti al diritto dominicale, non può derivare da una deliberazione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6260 del 10 luglio 1997
«Quando si manifesta in una attività corrispondente all'esercizio del diritto di proprietà sulla cosa unitariamente considerata, il possesso si estende all'intero bene ed in tal modo si conserva anche se si esprime in forme di godimento limitate...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4360 del 19 aprile 1995
«La conservazione del possesso acquisito animo et corpore non richiede l'esplicazione di continui e concreti atti di godimento ed esercizio del possesso, essendo sufficiente che il bene posseduto, in relazione alla sua natura e destinazione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12621 del 21 dicembre 1993
«Nel negozio traslativo della proprietà o di altro diritto reale non è ravvisabile un costituto possessorio implicito, nel senso che al trasferimento del diritto a favore dell'acquirente segua immediatamente il possesso della cosa, perché tale...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4380 del 14 aprile 1993
«Nell'ipotesi di occupazione preordinata alla futura espropriazione, lo spossessamento — che, nell'ipotesi in cui la P.A. agisca in carenza di potere integra uno spoglio perseguibile con l'apposita azione davanti al giudice ordinario — deve...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5551 del 15 marzo 2005
«La presunzione di possesso utile ad usucapionem di cui all'art. 1141 c.c. non opera quando la relazione con la cosa consegua non ad un atto volontario d'apprensione, ma ad un atto o ad un fatto del proprietario possessore, poiché l'attività del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 21252 del 10 ottobre 2007
«Ai fini del mutamento della detenzione in possesso, chi abbia iniziato il godimento del bene a titolo di detenzione non può acquistarne il possesso finché il titolo non venga mutato per causa proveniente da un terzo o in forza di opposizione da...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3563 del 5 aprile 1991
«Dopo l'adozione ed esecuzione del provvedimento di occupazione d'urgenza, l'eventuale protrarsi del godimento del fondo da parte del privato deve ascriversi a mera tolleranza della P.A., e, pertanto, non può integrare possesso, come tale...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4631 del 22 maggio 1990
«Gli atti di tolleranza, che secondo l'art. 1144 c.c. non possono servire di fondamento all'acquisto del possesso, sono quelli che implicano un elemento di transitorietà e saltuarietà comportando un godimento di modesta portata, incidente molto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3831 del 25 giugno 1985
«Nel giudizio possessorio, fra privati, promosso per la reintegrazione o manutenzione del godimento di una strada mediante transito su di essa, a fronte di atti di spoglio o di turbativa, resta irrilevante accertare se detta strada sia di proprietà...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2635 del 5 luglio 1975
«Rispetto alle cose fuori commercio, quali i beni demaniali o quelli soggetti al regime dei beni demaniali, è configurabile la tutela possessoria nei confronti di altri privati solo se sui beni stessi si esplichino atti di godimento analoghi a...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 12022 del 11 novembre 1991
«A norma dell'art. 1145, secondo comma, c.c. il possesso dei beni appartenenti al demanio dello Stato e di quelli appartenenti alle province ed ai comuni e soggetti al regime dei beni demaniali è, in via eccezionale e per ragioni di ordine...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4504 del 27 ottobre 1989
«Con riguardo ad azione di spoglio, nel rapporto fra privati, per la reintegrazione nel possesso di un corso d'acqua, non è influente l'eventuale demanialità di detto corso d'acqua, posto che, anche in tale ipotesi, l'azione medesima sarebbe...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5180 del 29 aprile 1992
«A norma dell'art. 1145 c.c. l'azione di manutenzione del possesso è consentita nei rapporti fra privati non solo a colui che abbia già conseguito in concessione il godimento di un bene demaniale, ma anche a chi eserciti sul bene stesso poteri di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13259 del 9 giugno 2009
«Il coniuge che, in costanza di matrimonio, abbia provveduto a proprie spese ad eseguire migliorie od ampliamenti dell'immobile di proprietà esclusiva dell'altro coniuge ed in godimento del nucleo familiare, in quanto compossessore ha diritto ai...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4206 del 6 maggio 1987
«Anche al fine dell'usucapione, il possesso si deve esteriorizzare in un comportamento univocamente corrispondente all'esercizio della proprietà od altro diritto reale, e, pertanto, specie a fronte di atti del proprietario, che, pur se privi di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1019 del 10 aprile 1974
«Perché si abbia possesso ad usucapionem della proprietà di beni immobili o di altri diritti reali di godimento sui beni medesimi, è necessaria la sussistenza di un possesso continuato, ininterrotto, pacifico e pubblico, esercitato...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15171 del 24 novembre 2000
«In tema di possesso ad usucapionem di una servitù prediale di passaggio, non è necessario che il possesso del passaggio sia esercitato in modo esclusivo, cioè inconciliabile con la possibilità di fatto di un contemporaneo godimento della cosa da...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1596 del 5 febbraio 2001
«La donazione di beni altrui non può essere ricompresa nella donazione di beni futuri, nulla ex art. 771 c.c., ma è semplicemente inefficace e, tuttavia, idonea ai fini dell'usucapione abbreviata ex art. 1159 c.c., in quanto il requisito,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5310 del 20 ottobre 1984
«Il godimento di un immobile nell'esercizio di un diritto reale di abitazione non costituisce possesso idoneo all'usucapione del diritto dominicale, occorrendo a tal fine un mutamento del titolo del possesso stesso, ai sensi dell'art. 1164 c.c....»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6349 del 28 novembre 1981
«In tema di interruzione dell'usucapione — poiché il possesso non richiede, per il suo permanere, il costante, materiale rapporto con la cosa che ne costituisce l'oggetto, essendo sufficiente la disponibilità del godimento della cosa stessa da...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7538 del 20 aprile 2004
«In tema di azione di spoglio, il possesso (o compossesso) di un bene, concretandosi in un potere di fatto sulla cosa, che si manifesta in un'attività corrispondente all'esercizio del diritto di proprietà, non presuppone l'effettiva e continua...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2744 del 4 maggio 1982
«La tutela possessoria della servitù di derivazione d'acqua e di acquedotto riguarda non solo il possesso dell'acqua o dell'impianto sito sul fondo dominante, ma tutto ciò che è necessario per usare della servitù stessa e che costituisce godimento...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12740 del 29 maggio 2006
«In tema di possesso, il requisito della clandestinità dello spoglio, che va riferito allo stato di ignoranza di chi lo subisce, postula che quest'ultimo si sia trovato nell'impossibilità di averne conoscenza nel momento in cui lo stesso viene...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 16496 del 5 agosto 2005
«In tema di condominio, le parti comuni di un edificio formano oggetto di un compossesso pro indiviso che si esercita diversamente a seconda che le cose, gli impianti ed i servizi siano oggettivamente utili alle singole unità immobiliari, a cui...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10406 del 30 luglio 2001
«In una situazione di compossesso il godimento del bene da parte dei singoli compossessori assurge ad oggetto di tutela possessoria quando uno di essi abbia alterato e violato senza il consenso e in pregiudizio degli altri partecipanti lo stato di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12227 del 25 novembre 1995
«In tema di uso della cosa comune, non può ritenersi consentita l'installazione, da parte di un condomino, per suo esclusivo vantaggio ed utilità, di un cancello in un certo punto di un viottolo comune, destinato fin dalla costituzione del...»