(massima n. 1)
In tema di tutela del diritto d'autore, la condotta di detenzione per la vendita o del commercio di supporti audiovisivi abusivamente riprodotti, punita dall'art. 171 ter della legge 22 aprile 1941, n. 633, non concorre con il reato di ricettazione, di cui all'art. 648 c.p., atteso che tra le due norme sussiste un rapporto di continenza in quanto nella norma codicistica sono compresi tutti gli elementi costitutivi della norma introdotta dalla legge n. 633, che descrive pił specificamente condotte gią ricomprese, sul piano astratto, nella prima, con la quale si pone in rapporto di specialitą. Pił in particolare entrambe le norme presuppongono la commissione di un delitto, l'esistenza di un bene che ne costituisce il provento, la detenzione del bene illecito, il fine di profitto, la condizione negativa del non avere l'agente concorso nel reato presupposto, e presentano omogeneitą dell'interesse tutelato, individuato nella repressione del traffico di cose che costituiscono il provento della commissione di reati.