Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 337 del 5 marzo 1998

(1 massima)

(massima n. 1)

In tema di sequestro probatorio di cose costituenti corpo di reato, non è necessario offrire la dimostrazione della necessità del sequestro in funzione dell'accertamento dei fatti, atteso che l'esigenza probatoria del corpus delicti è in re ipsa, onde il decreto di sequestro è sempre legittimo quando abbia ad oggetto cose qualificabili come corpo di reato, essendo necessario e sufficiente, a tal fine, che risulti giustificata detta qualificazione. (Fattispecie riguardante il sequestro di un computer, che, secondo la prospettazione accusatoria, costituiva il mezzo di documentazione dei corrispettivi e delle operazioni alberghiere che l'imprenditore doveva per legge effettuare e sul quale era stata operata una cancellazione della memorizzazione di tali dati al fine di evasione fiscale).

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