Cassazione penale Sez. I sentenza n. 425 del 23 febbraio 1993

(1 massima)

(massima n. 1)

La sussistenza in concreto di esigenze probatorie, ai fini del sequestro previsto dall'art. 253 c.p.p., deve essere verificata e motivata non solo quando si tratti di «cose pertinenti al reato» ma anche quando il detto sequestro abbia ad oggetto cosa qualificabile come «corpo di reato», dovendosi escludere la configurabilitą di quello che, altrimenti, sarebbe un quartum genus di sequestro, da aggiungersi ai tre previsti dal codice di rito (probatorio, conservativo e preventivo).

Hai un dubbio o un problema su questo argomento?

Scrivi alla nostra redazione giuridica

e ricevi la tua risposta entro 5 giorni a soli 29,90 €

Nel caso si necessiti di allegare documentazione o altro materiale informativo relativo al quesito posto, basterà seguire le indicazioni che verranno fornite via email una volta effettuato il pagamento.