(massima n. 1)
Integra il delitto di tentata estorsione la condotta di chi nella specie necroforo presso ospedale induca i familiari di persona deceduta a non servirsi di impresa di pompe funebri, perché indicata come abusiva, circostanza non corrispondente al vero, ed indichi strumentalmente altra impresa, correlativamente formulando al titolare della prima, dopo le rimostranze di questi, richiesta di denaro («ed a me questi chi me li dą?» sfregando il pollice e l'indice della mano destra), dopo avere affermato che per ogni funerale egli riceveva dalle altre imprese una somma di denaro.