(massima n. 1)
La sottrazione con violenza o minaccia deve essere configurata come rapina, e non come esercizio arbitrario delle proprie ragioni, nel caso in cui l'agente persegua la pretesa di recuperare danaro dato per prestazioni sessuali. Infatti, tale pretesa come quella di ottenere il compenso pattuito per prestazioni sessuali deriva da un contratto illecito, e quindi nullo ex art. 1343 c.c., ed č pertanto inidonea ad ottenere qualsiasi tutela giurisdizionale.