Cassazione civile Sez. I sentenza n. 22080 del 26 settembre 2013

(1 massima)

(massima n. 1)

L'errore di fatto, quale motivo di revocazione della sentenza ai sensi dell'art. 395, n. 4, c.p.c., deve consistere in una falsa percezione di quanto emerge dagli atti sottoposti al suo giudizio, concretatasi un una svista materiale su circostanze decisive, emergenti direttamente dagli atti con carattere di assoluta immediatezza e semplice e concreta rilevabilitā, con esclusione di ogni apprezzamento in ordine alla valutazione in diritto delle risultanze processuali. Ne consegue che il vizio con il quale si imputa alla sentenza un'erronea valutazione delle prove raccolte č, di per sé, incompatibile con l'errore di fatto, essendo ascrivibile non giā ad un errore di percezione, ma ad un preteso errore di giudizio.

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