(massima n. 1)
In tema di responsabilità civile della P.A. l'omessa disapplicazione della normativa interna in contrasto con quella comunitaria evidenzia di per sé l'esistenza dell'elemento soggettivo, atteso che la condotta lesiva è stata posta in essere da un operatore qualificato tenuto a conoscere il sistema delle fonti. Ne consegue che solo la deduzione dell'inconoscibilità incolpevole della disciplina di riferimento può escludere la colpa in capo all'agente. (Nella specie la S.C. ha confermato la sentenza di secondo grado che aveva riconosciuto l'abuso di posizione dominante nella condotta tenuta dall'Agenzia del territorio nei confronti di una società commerciale, per non avere fornito le informazioni contenute in pubblici registri detenuti in regime di monopolio legale, in applicazione della normativa interna contrastante con quella comunitaria).