(massima n. 1)
Integra il vizio di motivazione della sentenza l'errore di logica giuridica che rende la motivazione stessa incongrua o incoerente. (Nella specie, la S.C. ha cassato la sentenza di merito che, nel riconoscere ad un lavoratore la superiore qualifica di operaio di V livello, aveva ritenuto sussistente, nell'attività del lavoratore, l'elemento della "autonomia operativa" previsto come necessario dalla contrattazione collettiva per l'inquadramento in detta qualifica, laddove però le risultanze testimoniali contrastavano siffatta ricostruzione, giacché ponevano in evidenza che il lavoratore non aveva mai direttamente impartito direttive ad altri operai, ma semmai espresso il proprio parere sugli interventi da eseguire, sulla cui effettuazione decideva comunque il capo operaio).