(massima n. 1)
Commette il reato di esercizio arbitrario delle proprie ragioni e non quello di violenza privata colui il quale, a fronte dell'illegittima occupazione, da parte di un pedone, di uno spazio destinato al parcheggio di autoveicoli, nell'attesa del sopraggiungere di un determinato veicolo, adoperi violenza o minaccia per ottenere la liberazione di detto spazio onde potervi parcheggiare il proprio veicolo.