(massima n. 2)
Per la sussistenza dell'aggravante della premeditazione č necessario che ricorra un intervallo di tempo apprezzabile tra l'ideazione e l'esecuzione del proposito criminoso, nel corso del quale non solo tale proposito si consolida e si rafforza, ma vengono anche studiate le modalitā e predisposti i mezzi per l'attuazione del piano. (Nella fattispecie si trattava di tentato omicidio, essendo emerso che l'imputato, con volontā omicidiaria, aveva stretto con le mani in modo prolungato il collo della vittima adoperando guanti per non lasciare tracce. La Suprema Corte ha escluso la configurabilitā dell'aggravante della premeditazione, affermando che la circostanza che l'imputato si fosse presentato nell'appartamento della vittima con le mani giā guantate non potesse ritenersi idonea, da sola, a fornire la dimostrazione che il proposito fosse giā maturato in precedenza in un lasso di tempo sufficiente per una meditata riflessione).